giovedì 26 luglio 2012

Ballando con le stelle - parte seconda

Dopo quelle di ieri, altre testimonianze della nuova moda dei concerti: il ballo dei fans con le star.

Concerto dei Pink Floyd: esecuzione di "Another Brick in the Wall" con il Piccolo Coro dell'Antoniano di Bologna, già guidato da Mariele Ventre.
Tarantella finale con tutti i bimbi del coro, mentre i membri del gruppo festeggiano la loro pluridecennale amicizia prendendosi a legnate.

Concerto dei Sonic Youth: vengono invitati a ballare sul palco alcuni bambini delle elementari.
Il giovane Thurston Moore della sonica gioventù non resiste, e alla vista di quei vecchi li sfida a:
1 - battaglia di palline di carta masticata sparata con la penna bic;
2 - battaglia a cerbottana con bussolotto con spillo in punta;
3 - battaglia a colpi di fucile ad elastici (quello fatto con la molletta del bucato).
Sconfitti i suoi antagonisti, Thurston abbandona il palco, chè sta cominciando il cartone del Trenino Thomas.

Concerto di Justin Bieber: invita una mamma (scelta a caso tra il pubblico) e balla con l'anziana (32 anni) signora, tra il tripudio dei piccoli fans che apprezzano l'attenzione del loro idolo verso i vecchi.

Concerto di Rod Stewart: invita a ballare sul palco un gruppetto di sedicenni bionde, per poi trombarsele in camerino.
E' anche vero che lui lo fa da almeno quarant'anni, e quindi non se ne accorge nessuno.

Concerto di Silvio Berlusconi e Mariano Apicella: il primo invita a ballare sul palco un mucchio di troie, che si tromba lì direttamente, per poi candidarle nelle fila del PDL.
E' anche vero che lui lo fa da almeno vent'anni, e quindi se ne accorge solo la procura di Milano.

11 commenti:

brazzz ha detto...

una cosa che forse ti è sfuggita..anche nell'originale di the wall è presente il coro dell'antoniano...

allelimo ha detto...

Eheh, più o meno...
Da wikipedia:
"Per Another brick in the Wall, parte II i Pink Floyd ingaggiarono un coro di ragazzi composto dagli studenti di musica del professor Alun Renshaw dell'Islington Green School.
Benché la scuola avesse ricevuto una somma forfettaria di 1000£, non ci fu nessun accordo con i componenti del coro riguardo ai diritti d'autore sulle copie del brano vendute e, con la legge inglese sul copyright del 1996, essi acquisirono il diritto di guadagnare la quota che gli spettava e la rivendicarono.
La quota che spetta ad ogni membro del coro è stata stimata intorno alle 500£."

brazzz ha detto...

sono preoccupato x le finanze di waters e compagnia..che ne dici,facciamo una colletta?

allelimo ha detto...

Buona idea, con quello che spendono in bende e cerotti ogni volta che si incontrano...

Leandro Giovannini ha detto...

il maestro Pregadio è il vero autore di The Wall, i Pink Floyd lo hanno intortato con salamelle e lambrusco e gli hanno fregato gli spartiti.

carlo ha detto...

alle...e non hai ancora visto la copertina del nuovo Suono.... ahahahaha (ti consiglio di non farlo per non rovinarti il pranzo...)

allelimo ha detto...

Carlo, l'ho vista da tempo, come da tempo avevo letto l'editoriale di Max Stefani, che con bello sprezzo della reltà è riuscito a scrivere:
"Due considerazioni su questo numero. È molto "tradizionale". Non era nei nostri piani, ma il caso ha voluto che si scrivesse di tanti artisti, per certi versi, "datati": Springsteen, Gov’t Mule, Townshend, Lydon, Patti Smith, Allman Brothers. Si tratta di materiale di spessore ma non vogliamo essere così "classici". È stata una contingenza, il nostro intento quotidiano è quello di realizzare un giusto mix di vecchio e nuovo, con il solo obiettivo di parlare di cose belle o di storie interessanti."
No comment...

Joyello ha detto...

La cosa dei Sonic Youth mi ha fatto ricordare un episodio buffo, risalente (e questo aggrava la situazione) agli anni 90; tipo al 95. Concerto dei Sonic Youth a Suzzara, supporto dei Marlene Kuntz. In virtù dell'amicizia col tour manager, riesco ad accedere al back stage durante il concerto. La cosa mi solleva: il concerto era una palla infinita e in questo modo, se non altro, ho potuto vedere da vicino l'immane lavoro del roadie che passa (ed accorda) le 12 chitarre usate da Moore con altrettante accordature aperte. Poi mi soffermo a guardarmi attorno e scopro che i youth erano in tour con tutte le famiglie, inclusi bambini e bambinaie. Il backstage era un accampamento hippie, con bucato steso (I sonic maschietti portano TUTTI boxer di cotone bianco, la Gordon, invece, prevalentemente biancheria nera), tavolini con vivande all-american e altre amenità che mi avevano convinto (già 12 anni fa, suppergiù) che la parola Youth andasse cambiata quanto prima dal moniker del gruppo.
:-)

allelimo ha detto...

Purtroppo mettere "youth" nel nome del gruppo è una cosa che puoi fare, appunto, da giovane.
Poi vai ad immaginarti che a 50 e passa anni sarai ancora lì a suonare con quel nome che non riflette più la realtà...

L'episodio che citi però è ben diverso da quelli di Springsteen e Patti Smith.
I bambini erano dove doevano essere: nel backstage, mica sul palco o tra il pubblico :)

carlo ha detto...

eh ma io mi riferivo proprio al nuovo numero, il II credo, una roba che si sposa bene a questi post ;-)

allelimo ha detto...

Carlo, ho capito, di quel numero stavo parlando, il secondo della nuova serie, con il boss in copertina: è uscito circa venti giorni fa, e da quello è tratto l'editoriale da me citato.