venerdì 6 luglio 2012

Quando avevo dieci anni

A volte mi perdo su Youtube, avete presente il meccanismo dei video correlati?
Non ricordo come, sono capitato su un pezzo di Massimo Ranieri del 1969 che francamente ignoravo.
Però mi ricordavo benissimo di "Erba di casa mia", una delle mie preferite di quegli anni.
Di anni ne avevo 9 e mi ricordo che la cantavamo sul pullman con la scuola, forse una settimana bianca?
Su Youtube naturalmente c'era.

Da lì ho cominciato a fare un giro: "Vent'anni" sempre di Massimo Ranieri, poi Gianni Morandi e "Scende la pioggia", Donatello e "Io mi fermo qui", Little Tony e "La spada nel cuore" e "Riderà" e "Cuore matto", i Nomadi e "Io vagabondo", Al Bano e "Nel sole", Modugno e "La lontananza".
Poi Mario Tessuto e "Lisa dagli occhi blu", Nico Fidenco e "Parole", "Il mondo è grigio il mondo è blu", Marcella Bella e "Montagne Verdi", i Ricchi e Poveri e "Che sarà", Nada e "Ma che freddo fa", Rocky Roberts e "Stasera mi butto", Gianni Nazzaro e "Quanto è bella lei" (tu mamma non lo sai).
E Nicola di Bari e "La prima cosa bella", i Profeti e "Gli occhi verdi dell'amore", i Camaleonti e "Perchè ti amo", Renato dei Profeti e "Lady Barbara", Jimmy Fontana e "Il mondo".
Senza dimenticare Umberto Tozzi, da "Donna amante mia" a "Tu", da "Stella stai" a "Ti amo", "Qualcosa qualcuno", "Mamma Maremma", "Perdendo Anna" (mi è sempre piaciuto Umberto Tozzi)

Accidenti, me le ricordo tutte!
Di molte ricordo perfettamente anche tutto il testo, e non le riascoltavo più da quasi 40 anni.
Per dire, dei Sonic Youth e dei Joy Division mica ne so così tante a memoria.
E queste erano solo canzoni pop.
Ma proprio pop nel senso di roba da classifica, mica pop di classe o popular music: proprio musica fatta per essere facilmente memorizzata e di conseguenza venduta.
Niente arte, niente ribellione, niente espressione del sè profondo.
Giusto canzonette.
Che dopo 40 anni sono ancora lì, indimenticate e indimenticabili, e quindi perfette: hanno ottenuto esattamente il risultato per il quale erano state scritte, cantate e registrate.

E quindi, mi viene un altro dubbio: non è che abbiamo sbagliato tutto?
Rock, punk, new wave, grunge, indie, noise, etc. (ma per chi vuole anche hard, metal, funk, soul, blues, etc.): tutta roba inutile.
Tutta musica con una sovrastruttura, e domando scusa per la categoria abusata.
Ma senza la sovrastruttura di ribellismo/elitarismo/etc. cosa sarebbero tutte queste canzoni pop che vendono poco e non si ricordano più di tanto?

Che la vera musica sia da cercare lì, nel pop puro e semplice?
Perchè riascoltare quelle canzoni lì mi ha fatto passare un paio di ore allegre e spensierate, inframezzate da lacrimucce furtive e occhi lucidi di commozione per un passaggio che ricordavo ancora, e più spesso per i ricordi che si legano a queste canzoni: io tra i sette e dodici anni.
Quando i mesi estivi delle vacanze erano lunghissimi e il mondo era tanto più semplice e bello, con la mamma, il papà, i fratelli, i nonni, gli amici: giocare e poco altro (e anche la scuola in fondo era divertente).


Note e links:
[1] Lo so che sono tutte variazioni della Madeleine di Proust.
Però di fronte a tutti quelli che sostengono che una volta era tutto bello e adesso no, e abbasso la critica roccocentrica (forse quella che sosteneva l'importanza delle dimensioni, altro che l'uso che se ne fa?) e si sbrodolano adosso sul soul e sul funk che qualche cattivone non gli ha mai fatto ascoltare (?), beh, mi vengono degli attimi di scoramento. E invece di sostituire il rock con il funk, forse è meglio andare ancora più a fondo.
E conviene fermarsi qui.
Perchè andando più indietro, già affiorano dalla memoria le edizioni dello Zecchino d'Oro con il mago Zurlì, e "44 gatti", "Popoff", "Il valzer del moscerino", "Torero Camomillo", "Parapapà", "Per un ditino nel telefono"...

26 commenti:

Webbaticy ha detto...

No per carità, non è da cercare lì...e soprattutto non abbiamo sbagliato!
Se mi capita incidentalmente di sentire 5 secondi di pezzi famosi di Sanremo epoca quand'ero bambino, mi viene il voltastomaco proprio perchè mi accorgo che me le ricordo quasi perfettamente :-)

allelimo ha detto...

Eppure.
Ho letto rivalutazioni postume di chiunque sia morto negli ultimi mesi, da Donna Summer a Lucio Dalla, da Amy Winehouse ai Bee Gees.
E anche rivalutazioni prestume (?) di altra gente inascoltabile, da Adele ad Adriano Celentano: "musicista sempre attento alle ultime novità in campo musicale che sapeva plasmare a proprio uso e consumo", e vabbè...
E allora, perchè no la "musica leggera" da "Canzonissima"?
Oltretutto, è buona musica perchè è stata incisa prima del 1995 e perchè i critici roccocentrici ne hanno sempre parlato male.
Una nuova frontiera?

brazzz ha detto...

bè,io ne so tante a memoria di battisti e anche i david byrne..voglio dire..è la mia memoria storica..che mette tutto insieme..poi il ragionamento mi porta a selezionare i ricordi,a metterli ognuno al proprio poosto..per cui ricordo con piacere mario tessuto e il fatto che non mi ha certo cambiato la vita..poi ricordo crosseyed and painless e mi ricordo che ha cambiato il mio modo di vedere la musica..e comunque..cosa ne dice "suono" di quest'argomento???
vorrei uniformarmi..

allelimo ha detto...

Per sapere cosa dice Suono dell'argomento, bisognerebbe comprarne una copia.
Qualche volontario?
:)

brazzz ha detto...

potremmo fare una colletta...

toni ha detto...

alle che hai contro celentano? ;-) non mi pare coi così malvagio rispetto a tanto altro pop italiano d'antan.

allelimo ha detto...

Non ho proprio nulla contro Celentano, solo che me lo ricordo più come attore che come cantante.
A parte forse "Chi non lavora non fa l'amore" non credo di aver mai ascoltato altre sue canzoni "in diretta".

brazzz ha detto...

"chi non lavora"..l'inno più vergognosamente padronale che si sia mai sentito...

enri1968 ha detto...

Come prima, più di prima t'amerò ...

Nell'ultimo album di Vinicio inciso con musicisti greci del Rebetiko c'è alla fine questo brano come ghost song e mi sono sorpreso a cantarlo e allora è emerso un ricordo di un persona umile e semplice che conobbi tanti anni fa che la cantava. Ecco mi hai fatto scavare nella memoria e forse ha ragione il senso del tuo post.

Leandro Giovannini ha detto...

Hai omesso "Come le viole" del grande Peppino Gagliardi e non hai citato il mio omaggio post mortem a Whitney Houston, questo per completezza. Su Celentano, visto che sono parte in causa dal momento che hai citato un mio post, ha prodotto delle schifezze inenarrabili, alcuni brani tra i più sconosciuti però non sono male e comunque è stato sempre attento a quel che girava intorno. Poi va beh, non deve mica piacere per forza. Comunque per me nessun problema di ascolto, da Canzonissima allo Zecchino D'oro, parliamo di musica, non di sociologia.

Leandro Giovannini ha detto...

Va da se che il rock ha significato tanto per la mia formazione, musicale e non, insieme ai suoni neri, non vedo però perché non dovremmo parlare di altre musiche, anche da classifica, senza trovarci dentro significati reconditi per forza.

joyello ha detto...

Io, lo sapete, sono da sempre un appassionato di canzonette. Mi piacciono quelle dei "miei tempi" perchè c'è la questione madeline di Proust ma anche quelle d'oggidì, sebbene un po' meno, per via della mia età che mi inibisce difronte a tematiche talvolta inconciliabili.
Mi piacciono certi pezzi di Emma, altri Arisa e qualcuno perfino di Anonacci e Nina Zilli. So a memoria tutte le canzoni dei Joy Division e anche quelle di Battisti (incluse quelle dei disch "bianchi" scritti da Pasquale Panella). Mi ricordo la scaletta dei primi tre album di The Cure, quella dei primi cinque dei Genesis e potrei cantare a memoria l'intero album "Io canto e tu" di Gianni Bella. Conosco tutti i musicisti coinvolti in "Zoolooklogie" di Jean Michel Jarre ed anche in "Naughty Boys" di Yellow Magic Orchestra. Posso citare tutte le modifiche alla formazione dei Tuxedomoon ed anche dirvi i nomi dei fiatisti nell'album nuovo ci Nina Zilli.
Insomma... Su questo post non ho nulla da dire. :)

allelimo ha detto...

brazzz, mi ricordavo solo del ritornello!
Sono andato a cercare il testo e devo dire che a me sembra abbastanza ironico :)

""Chi non lavora non fa l'amore!"
Questo mi ha detto ieri mia moglie!
A casa stanco ieri ritornai
mi son seduto...niente c'era in tavola
arrabbiata lei mi grida che ho scioperato due giorni su tre...
Coi soldi che le dò non ce la fa più
ed ha deciso che, lei fa lo sciopero contro di me!
"Chi non lavora non fa l'amore!"
Questo mi ha detto ieri mia moglie!
Allora andai a lavorare
mentre eran tutti a scioperare!
E un grosso pugno in faccia mi arrivò,
andai a piedi alla guardia medica!
C'era lo sciopero anche dei tranvai...
Arrivo lì, ma il dottore non c'è!
E' in sciopero anche lui! Che gioco è! Ma?!
Ma come finirà...c'è il caos nella città
Non so più cosa far! Se non sciopero mi picchiano
Se sciopero mia moglie dice:
"Chi non lavora non fa l'amore!"
Dammi l'aumento signor padrone
così vedrai che in casa tua
e in ogni casa entra l'amore."


enri1968: grazie per il tuo ricordo. A volte la musica ha un effetto madeleine fortissimo, più di qualsiasi altra cosa.
Stavo pensando ai coretti introduttivi di "Guarda come dondolo" o "Con le pinne, fucile ed occhiali" di Edoardo Vianello, che per me sono immediatamente immagini di vacanze estive anni '60, mia mamma con gli occhiali a goccia e la Giulia verde di mio padre, io e mio fratello con le magliette del Milan, e potrei andare avanti per ore...

joyello: vedi quello che ho appena risposto a enri1968.
Se c'è un problema che vedo qui, è che l'effetto madeleine ci fa rinunciare completamente alla nostra parte razionale.
Diventa difficile, se non impossibile (o, temo, irrilevante) parlare della qualità musicale di un brano che ti ricorda così tante cose al di là dei suoi meriti specifici.
E questo mi fa venire l'ulteriore dubbio che anche i Clash e i Joy Division siano solo un'altra forma di madeleine, razionalizzati sotto forma di impegno/ribellione/alternatività che in realtà non sono mai esistiti.
E' una possibilità che mi fa un po' paura.
E comunque, stamattina ho messo un greatest hits di Tozzi nell'iPod.
:)

TonyFace ha detto...

boh io mi ricordo i pezzi anni 60 commerciali (che mi ricordano l'infanzia), quelli dei Clash, dei Germs, dei Jam (che mi ricordano i miei 20 anni) ma anche quelli del nuovo Graland Jeffreys o Jack White che mi ricordano un mese fa

allelimo ha detto...

TonyFace, esatto: capita lo stesso più o meno a tutti.
Anch'io, come diceva Joyello, conosco a memoria centinaia di canzoni e formazioni di gruppi e nomi di tecnici del suono e produttori etc.
Però mi ha colpito il fatto di ricordare così tante canzoni e a tanta distanza di tempo, e soprattutto canzoni di cui non ho mai avuto nè un disco nè una cassetta.
Tutte quelle che ho citato erano cose che ascoltavo da piccolo in modo casuale, tra televisione e radio e pochissimo altro.
In casa c'era sì lo stereo di Selezione e i 45 giri dei miei genitori (periodo metà anni '50 - metà anni '60), ma nemmeno una delle canzoni di cui ho parlato nel post è mai entrata in casa mia sotto forma di supporto fonografico.
Da qui, dubbi e domande...

TonyFace ha detto...

Probabilmente perchè sono state le prime musiche entrate nella testa.
Anch'io che ho visto migliaia di partire di calcio ricordo come fosse ieri Bulgaria-Perù a Mexico 1970...perchè era la prima volta che vedevo la TV a colori forse...

allelimo ha detto...

TonyFace, esatto un'altra volta: probabilmente è perchè sono state le prime musiche entrate in testa.
Quindi la qualità non ha nulla a che vedere con il fatto che io me le ricordi e che mi facciano tornare alla mente tanti ricordi legati a quelle canzoni lì?
E, di conseguenza, il fatto che mi ricordi molto bene delle prime canzoni rock che ho ascoltato (Doors e Rolling Stones), ma anche delle prime canzoni Prog (Genesis e Pink Floyd), punk (Sex Pistols e Clash), new wave (Joy Division e Cure)(etc. qui si può proseguire con tutti i generi successivi ed antecedenti) è solo funzione del fatto che erano le prime?
E me le ricordo meglio e come più belle delle altre solo per una questione di rpimato anagrafico?

Quindi in tutti questi anni mi sono sempre crogiolato nella convinzione di saper distinguere tra musica di qualità e altra musica, e in realtà sapevo distinguere solo tra le cose ascoltate prima e quelle ascoltate dopo?

Cioè, i "gusti personali" sono solo dettati dalla casualità della successione temporale degli ascolti?
Avessi scoperto i Van Halen prima dei Doors sarei diventato un fan del metal? Ho davvero corso questo rischio?

enri1968 ha detto...

Hai innescato un effetto a domino-madaleine ....
Franco Battiato La voce del padrone con ... sul ponte sventolo la bandiera bianca ... mia madre che torna a casa con questo vinile ... uno shock in casa non si suonava altro... da shock arrivo ad Elettroshock dei Matia Bazar una strana copertina minimale con lo sfondo dei tabulati grigi, il disco girava girava e mi sembra ancora di sentire la voce della Ruggiero... bello questo giochetto...

brazzz ha detto...

i gusti personali non sono affatto dettati dalla casualità o dell'effetto temporale..fosse così,avrei amato i deep purple e non i primi zep,oppure elp e non i crimson..voglio dire..casuale è la sequenza,poi subentra il ragionamento,l'emozione,e mille altre cose..
ppoi la memoria accomuna tutto,ma non significa nulla...ricordo 50000 album,indistintamente..poi li metto in fila secondo il mio criterio valutativo..idem x libri,film o quel che ti pare...

allelimo ha detto...

brazzz, è quello che ho sempre creduto anch'io.
Mi sto domandando se sia proprio vero.
Perchè "Erba di casa mia" me la ricordo perfettamente, parola per parola, e tantissime canzoni di gruppi che ho amato successivamente no.
E perchè in effetti quasi tutte le cose che ho consociuto "prima" mi sembrano più belle di quelle che ho conosciuto "dopo".

Per dire, mi piacciono di più i Clash e gli X di tutti i gruppi punk venuti dopo.
Mi piacciono di più i Joy Division e i Cure di tutti i gruppi new-wave venuti dopo.
Mi piacciono di più i Gaznevada e i Diaframma di tutti i gruppi etc.

Che è la stessa sindrome dei "primi dischi": mi piacciono di più i primi quattro dischi dei Cure di tutti quelli venuti dopo, mi piacciono di più "Altrove" e "Siberia" dei successivi venti album di Federico Fiumani, etc.

E pure mi piacciono di più, ahimè, i primi album degli Ekca Liena degli ultimi, o il primo album dei Message to Bears piuttosto che il secondo.

E alla domanda di prima, non sono più tanto sicuro di quale sia la risposta corretta...

long horn ha detto...

OT: questo discorso sulla memoria mi ha fatto venire in mente un mio atavico dilemma, mi sono sempre chiesto come fanno musicisti e/o cantanti a ricordare a memoria quasi l'intero loro repertorio, accordi e testi.

TonyFace ha detto...

Le prime cose che ho ascoltato sono stati i Beatles, Nada e l'Equipe 84 che ascoltava una "ragazza yè tyè" mia vicina. Avevo otto/nove anni.
Poi black out musicale e ho ripreso dagli Abba, Beatles,Who, Stones.
Per passare a King Crimson, Gong e Area, poi al punk etc etc etc.
Logicamente il primo ascolto non si scorda mai e quand oparte un brano degli Abba alla radio lo ascolto con piacere ma non mi metterei mai a scaricare un loro best of per riascoltarli.
Come dice Brazz c'è una selezione che interviene in seguito.
Ricordo molto bene il mio primo concerto alla "Festa dla Burtleian" a Casaliggio nel 1978 suonando Beatles, Who e Uriah Heep ma non lo rimpiango nè lo metto tra i miei preferiti....

allelimo ha detto...

long horn: non è così difficile ricordare le cose che hai scritto tu. E poi ci sono le prove, che servono proprio a imparare (o ripassare) le tue canzoni.

TonyFace: mi piacerebbe tornare ad avere le certezze tue e di brazzz, per il momento sono in fase fortemente dubitativa.
Esempio.
Pochi giorni fa, festa dei gruppi sportivi all'oratorio.
Ho accompagnato i miei figli, e dopo la classica cena a base di salamella, la direttrice del coro ha tirato fuori la sua chitarra acustica (grande chitarrista, tra l'altro: le canzoni che non conosceva le improvvisava al momento, armonizzando la linea melodica. Io una cosa del genere la saprò fare in un'altra vita...) e ha suonato tutti ma tutti i "classici" da falò sulla spiaggia, da Celentano a Battisti, da Rino Gaetano e Guccini, da Cocciante a De Gregori (etc. dovrei avere reso l'idea) con coro di più o meno tutti i presenti, che si sono pure divertiti un sacco.
Ecco, io tutte quelle canzoni non le conosco perchè appartengono al mio periodo "rock", e un po' mi è spiaciuto di non poter partecipare.
"Ma tu non canti?"
"Eh no, scusate, queste non le concosco, a me piace il rock..."
"E ma tipo cosa, Vasco Rossi?"
"No, i gruppi stranieri..."
"Ah, i Genesis e i Pink Floyd?"
"No, più tipo, non so, i Clash o i Sonic Youth..."
E qui vedevo lo sguardo incredulo/vacuo di chi mi aveva fatto la domanda...

Brutta roba invecchiare: oltre all'inevitabile rincoglionimento, pure tutti 'sti dubbi mi devono venire?

Leandro Giovannini ha detto...

Io da piccolo ho avuto mia mamma e mia nonna che lavorando in casa tenevano la radio accesa tutto il giorno, allora c'era solo la rai, quindi musica leggera italiana in primis e forse è per questo che ricordo volentieri tutti quei cantanti che passavano per le canzonissime e i dischi per l'estate. poi arrivò battisti, gli ultimi vagiti del beat - i primi ero troppo piccolo per ricordarmeli adesso - e di botto, alle medie, deep purple. il problema, se così si può dire, è che nonostante in camera mia ascoltassi quello che piaceva a me, quando rientravo nel mondo "familiare", la musica leggera faceva da colonna sonora e quei cantanti che andavano per la maggiore te li ritrovavi appiccicati addosso. Però certe canzoni erano belle allora e son belle anche adesso, non credo sia solo un fatto di rincoglionimento senile, ma anche per un fatto di qualità. "Se telefonando" di Mina e "Un'altra poesia" degli Alunni del Sole per me sono due capolavori della musica italiana.

allelimo ha detto...

Harmonica, non parlavo di rincoglionimento senile a proposito dell'argomento del post, quella è una realtà che si verifica a prescindere dall'evoluzione dei gusti musicali :)

Però diciamo che una decina di anni fa non avevo nessuno di questi dubbi, anzi.
Avevo granitiche certezze in campo musicale: che nessuno apprezzasse DAVVERO Springsteen, o che nessuno potesse pensare seriamente che Dark Side of the Moon fosse un capolavoro della musica.
O che qualcuno potesse dubitare della grandezza assoluta dei Sonic Youth, etc.

Adesso non so più bene cosa pensare, e non riesco più a vedere il modo per definire cosa sia la musica di "qualità".
Non QUALE sia, ma neppure COSA sia.
Perchè forse quella che sembra tale a ognuno di noi è solo una serie di diverse risposte idiosincratiche (o del loro contrario).

Unknown ha detto...

Dibattito da cui è difficile uscirne!
Credo che il bello non sia tanto nel trovare una risposta univoca quanto nel porsi la domanda ( o le domende...)
Saluti