Come molti, anch'io ascoltavo punk, post-punk, noise, post-rock ed ero dell'idea che la musica, in quanto espressione creativa e quindi artistica, dovesse rifiutare l'idea dell'intrattenimento fine a sè stesso, del divertimento stupido, della musica da ballo, della discoteca.
Poi, dopo tutti questi anni, finalmente ho aperto gli occhi: c’è di meglio che fare il punk anti-sociale con la faccia cattiva.
Con un po’ di sarcasmo puoi sembrare a tuo agio dentro il sistema, anche se, scavando un po’ più a fondo, è subito chiaro che non lo sei.
Se il mondo è fatto di plastica, dimostriamo anche noi di avere un’anima di plastica, anzi: diventiamo i più perfetti uomini di plastica.
Proprio perchè è solo apparenza, la nostra versione sarà così perfetta che nessun impostore potrà fare altrettanto.
Qui poi, dalla plastica generica si passa alla speciale plastica morbida con la quale era realizzato il pupazzo originale di Topo Gigio.
Che, in quanto pupazzo, è plastica all’ennesima potenza.
E, in quanto pupazzo animato, è inequivocabilmente perfetto nella sua parte: quando fa Topo Gigio, lui è Topo Gigio.
La differenza tra il pupazzo animato e un eventuale vero Topo Gigio è irrilevante.
Se poi hai cinque anni, non c’è nessun dubbio: Topo Gigio è vero.
E ha una voce stupenda e divertentissima, come i suoi occhioni e gli orecchi enormi, misto di tenerezza e ironia.
Quando Topo Gigio cantava quel pezzo, lui in quel momento era, inequivocabilmente, Topo Gigio: nessun dubbio al proposito.
Certo, era un pupazzo animato: ma lo era in modo così perfetto che la differenza tra il pupazzo animato e un eventuale vero Topo Gigio era irrilevante.
E se avevi cinque anni, ci credevi senz'altro: Topo Gigio era vero.
E aveva una voce stupenda e divertentissima.
Che funzionava perfettamenta quando era accoppiata alla musica dei 45 giri.
Perchè Gigio Twist è musica - per l’epoca in cui è stata pubblicata - di pura avanguardia.
E’ un pezzo del 1962.
I Beatles non hanno ancora pubblicato “She loves you”, che è dell’Agosto 1963.
Nel 1962 il twist è la musica che i Beatles suonano ad Amburgo, vestiti di pelle e con chitarre rumorose.
E Topo Gigio ne da la sua interpretazione “contemporanea”, non a distanza di qualche decennio, quando il tempo ha ormai assorbito e normalizzato tutto, anche il punk e il noise industriale.
La sua è un’interpretazione che rinnova il pop, assemblata da gente che evidentemente conosce la musica d’avanguardia: è impossibile non riconoscere nei dettagli, nei suoni, nel ritornello memorabile, una cura maniacale per l’arrangiamento perfetto.
Ancora più significativo: Gigio Twist era in realtà un lato B.
Sul lato A del 45 giri c’era “Cosa dici mai” (quella canzone con l’irresistibile ritornello “cosa mi dici, cosa mi dici, cosa mi dici muaaai”), grande pezzo ma oggettivamente una spanna sotto al capolavoro Gigio Twist.
Lo stesso Topo Gigio si rendeva conto che il pezzo era troppo in anticipo sui tempi per poter reggere il peso di un lato A, e ha dovuto acconsentire a "nasconderlo" sul retro del disco.
Pensateci bene: le canzoni di Topo Gigio erano la quintessenza dell'hit per bambini: le progressioni armoniche, i suoni calibrati in mini-orchestrazioni, il timbro e le rtimiche esuberanti ma di ottimo gusto, tutto risulta così sopra la tipica mediocrità delle produzioni da Zecchino d'Oro, che solo il pregiudizio o la malafede assoluta potranno non rendere giustizia a quest'opera artefatta e fatta-ad-arte al tempo stesso, che si trasforma nell' archetipo del prodotto confezionato elevando gli standard tipici del genere, facendo passare per pura spazzatura la concorrenza: una bomba, innocua, piazzata dal sistema al suo interno.
Altro che primo disco dei Velvet Underground: chiunque abbia ascoltato da bimbo Gigio Twist da grande ha formato un gruppo musicale, tanta era la potenza di questa bomba piazzata all’interno del sistema. Come non rimanerne influenzati per sempre?
Sono passati, per me, quasi quarant’anni da quando ho ascoltato Gigio Twist per la prima volta, e non ho certo bisogno di cercarlo su Youtube: me ne ricordo perfettamente.
Nonostante la critica tutta, per decenni, abbia congiurato contro di lui: dai critici rock degli anni ‘60 ai punk degli anni ‘80, dalla kritika militante degli anni ‘70 alla critica indie pseduo-intellettuale post-rock degli anni ‘90.
Ma anche la critica appassionata di musica classica, yodel, liscio, cori alpini, west-coast pop rock, jazz, pop-soul di classe, industrial-minimal-drone: avete mai letto articoli sull’arte di Topo Gigio? No, perchè è stata una congiura globale.
Un tentativo di rimozione culturale che sfiora le caratteristiche del genocidio.
Ma Topo Gigio, lui, se ne fa un baffo (eheh!)
Batte il piedino, scuote le orecchie e vi invita a ballare con lui il Gigio Twist.
Ballare, certo.
Perchè Gigio Twist è musica per la mente e per il corpo, da ascoltare e da ballare.
Di', perchè, non balli con me?
Parappapera pa, parappappa.
Aaahh!
Parappapera papa
Parappapera papa
Parappapera perapera perapera perapera pa
Note e links:
[1] Due doverosi ringraziamenti per l'ispirazione di questo pezzo: AndBot con il suo pezzo sugli Aqua (dal quale ho copiato interi paragrafi) sul blog di Tony-Face e il grandissimo Harmonica per il video con la cover cantata da Topo Gigio di "Raindrops keep falling on my head"
[2] Il sito ufficiale di Topo Gigio, e la discografia su Discogs.
7 commenti:
Io ho sempre capito il valore di Topo Gigio ma non sono mai riuscito ad apprezzarlo completamente. Il porblema, suppongo, è l'estremismo della sua avanguardia. Riconosco che molte intuizioni delle sue composizioni giovanili sono state seminali per lo sviluppo generale della musica giovanile ma io non ho mai apprezzato certe scelte stilistiche come il falsetto e i sovracuti insistenti.
Anche la produzione realizzata tra gli anni 70 ed 80 (dopo il passaggio dalla EMI/Pathè alla Curci/Carosello), pur ammorbidita e smussata nelle asperità, non riesce a convincermi, nonostante il successo commerciale di brani come "strapazzami di coccole" e "se avessi la coda anch'io".
Eh no, Joyello, la scelta stilistica del falsetto di Topo Gigio (1962, ricordiamocelo!) è alla base di tutto quello che avrebbero fatto in seguito gruppi come Bee Gees, Cugini di Campagna, Bronoski Beat e Scissor Sisters.
Invece i sovracuti e, in generale, una certa esuberanza tecnico-espressiva si sarebbero poi pienamente manifestati nell'influenza su performer straordinari come Demetrio Stratos, Diamanda Galas e il pupazzo One.
La produzione tarda è, come purtroppo succede quasi sempre, più debole di quella degli esordi.
Non si sfugge alle bollette da pagare anche se ti chiami Topo Gigio.
come spesso accade,quindi,le rivoluzioni passano attraverso le pieghe del sistema,che,ignaro,addirittura le diffonde..concetto applicabile a tutta la produzione warner..la valenza rivoluzionaria di silvestro e del coyote non devo nemmeno stare a spiegarvela,giusto?
Certo, allelimo, infatti ho detto che riconosco il valore seminale dell'arte topogigia sia pure lasciandomi sempre interdetto per una (MIA) difficoltà di comprendere certi passaggi. La trilogia di Canzonissima, per fare un esempio, è stata talmente imitata da diventare ormai un modo di dire.
Ad esempio, brazz ha colto perfettamente il punto, donando alle creazioni di Gigio la giusta collocazione artistica.
ragazzi il mondo dei cartoon è pieno di esempi di musica-avanti:
-la sempiterna introduzione a looney tunes/merry melodies
-i pezzi psichedelici di scoobi-doo
-il soundtrack della pantera rosa
-il dream pop di barbapapà
-la mitteleuropa essenziale di gustavo.....potremmo andare avanti per ore!!!
E Scaruffi ? Cosa dice di Gigio Twist Scaruffi ?
Scaruffi ne parla bene: "Incantevoli canzoncine, un noncurante incrocio di music-hall, ninnananne folk, world-music e anche musica per bambini."
Per il resto, boh.
Stavo scherzando, eh.
Non credo per nulla al cambiare il sistema dall'interno: questa è una comoda scusa per chi si accontenta di come vanno le cose.
Se ti mascheri così bene all'interno del sistema che nessuno riesce a scoprirti, beh, allora fai parte del sistema proprio come tutti gli altri, qualunque fosse la tia motivazione originaria.
Le rivoluzioni fatte in Rolls Royce sono molto più comode di quelle fatte in bicicletta, ma sono rivoluzioni?
Chiedere a qualche mega rock-star che rivoluzione ha fatto, al di là di quella del suo portafoglio.
Il vero scopo di questo post era cercare di far vedere come, con due frasi generiche sul rivoluzione e arrangiamenti di classe, si possa parlare bene di qualsiasi cosa, anche della musica fatta da un pupazzo di plastica.
E' vero che ho tolto dal post tutti gli accenni scherzosi più scoperti, ma insomma, ho lasciato un accenno ai Velvet Underground, uno ai Talking Heads (musica per il corpo e la mente) e uno al genocidio culturale. Mi sembrava più che chiaro...
Gigio Twist mi piaceva molto quando avevo cinque anni, come lo stesso Topo Gigio.
Adesso che di anni ne ho qualcuno in più, diciamo che la prospettiva è diversa.
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