giovedì 20 marzo 2014

Pareidolia acustica

Fantastico il post di Joyello di qualche giorno fa, che parlando di Funky Town dei Lipps, Inc. mi ha fatto scoprire il fenomeno della "pareidolia acustica".
La spiegazione è necessaria. Il primo verso della canzone, a 0'11" dall'inizio del video, in inglese, suona così:

"Gotta make a move to a town that’s right for me"

Se lo ascoltate guardando le parole scritte qui sopra, è chiarissimo.
Se invece lo ascoltate guardando la frase qui sotto:

"Caro amico mio, culattone, aspettami"

Beh, accidenti, è chiarissimo anche qui: dice proprio queste parole in italiano!



Ora, per "pareidolia acustica" si intende la capacità della mente di ingannare le orecchie (o il contrario), attribuendo un senso compiuto a qualcosa che non ha forma o ne ha un'altra completamente diversa.[1]

Su Facebook invece qualcuno ha postato l'immagine qui sotto:


La serie di Batman che prende a schiaffoni Robin è ormai un classico: in questo particolare caso si parla di un Minimoog originale contro la sua replica al computer sotto forma di strumento VSTi.

A mio parere il 99,99% delle persone (quorum ego) NON è in grado di distinguere in un disco una parte suonata con un vero minimoog da una suonata da una sua replica virtuale.

Così come il 99,99% delle persone non è in grado di distinguere una parte suonata con una Stratocaster pre-CBS da una suonata con una replica coreana o cinese, anzi: mi piacerebbe trovare qualcuno che da una registrazione su disco sia in grado di distinguere se una parte è stata suonata con una Fender o con una Gibson...

Quindi, tirando le somme: orecchie e cervello sono strumenti sofisticatissimi, eppure ingannarli è semplicissimo.
Ma gli appassionati di supporti fonografici, i musicisti, gli audiofili, sono tutti pronti a giurare che le loro convinzioni siano assolutamente oggettive: il tal supporto fonografico suona meglio di quell'altro, il tal modello di chitarra costruito nel tal anno suona meglio di quell'altro, il tale cavo per la corrente elettrica suona meglio etc.

Hanno quasi più ragione i collezionisti, che sono disposti a pagare di più la stessa identica musica se contenuta in una particolare edizione piuttosto che in un'altra: almeno non affermano che "si sente meglio"...  


Note e links:
[1] Su Wikipedia c'è una buona spiegazione del fenomeno.

4 commenti:

enri1968 ha detto...

Bella lettura come sempre e ben ritrovato!
Certo che ne scovi sempre una !
:)

mr.Hyde ha detto...

Concordo pienamente.Il post mi piace molto. Anche sulla questione del 'tal modello di chitarra che suona meglio dello stesso però dell'anno dopo'..
E' questione di 'paraculìa'.Insomma,Sonore minchiate.Suonare o ascoltare è qual cosa di meno sofisticato..

fuzz ha detto...

Grande ritorno con bastonate audiofile (devo ammettere che mi mancavano)
Se posso permettermi un appunto, nell'esempio di Funky Town piu che di pareidolia parlerei di effetto McGurk.

spin the black circle

Joyello ha detto...

Effetto McGurk. Fico! Quante se ne imparano
:-)