lunedì 19 dicembre 2011

Dead Can Dance

Ma guarda te, i Dead Can Dance: hanno pubblicato due ep dal vivo gratuiti, in download dal loro sito.
Non li ascoltavo da parecchio tempo: direi dal quarto album, quello con il serpente in copertina. Ah no, avevo sentito anche l'ultimo cd, "Spiritchaser", ma non era andato oltre un paio di ascolti distratti.
Per un certo periodo sono stati un punto di riferimento: il post-punk/dark del primo album, le ambientazioni via via più medievaleggianti/folk/neo-classiche dal secondo album in poi, la voce surreale e ultraterrena di Lisa Gerrard (grandi dosi di riverbero e grandi doti vocali naturali), l'esperienza laterale di This Mortal Coil.

Ricordo un concerto fantastico all'Odissea 2001, credo fosse il tour del secondo album, grande impatto sonoro tra strumenti elettrici, acustici e percussioni, Lisa di bianco vestita e ieratica, Brendan Perry con i capelli da paggio medievale a guidare una grande band.
Poi si sono (in)(ev)oluti verso il medioevo, sino a scomparire tra il rumore di fondo del mondo[1], altri erano i fragori alla ribalta, tra psy-noise-slacker-grunge.
Riformati per un tour qualche anno fa, visto in video: Lisa sempre ieratica, Brendan completamente pelato(!), e un suono identico a quello che ricordavo.

Ho ascoltato i due ep: belli, ben registrati, gratuiti: cosa volere di più?
Nah, ma chi voglio prendere in giro? C'è molto da volere di più.
In questi due ep gratuiti c'è un pezzo ancora molto bello ("Nierika"), ci sono alcuni brani interessanti, altri pretenziosi e inutili. Ma tutti, dal primo all'ultimo, sono identici a come erano venti o trent'anni fa, e i DCD sono diventati esattamente come i Rolling Stones o i Pink Floyd, cover-band un po' ridicole di sè stessi, costretti a ripetersi eternamente, con un misto di coerenza e mancanza di coraggio in cui è difficile capire dove comincia il primo e finisce l'altro.[2]

Nel complesso, visto che sono in download gratuito, i due ep sono consigliabili solo:
- a chi non avesse mai ascoltato nulla dei DCD;
- a chi fosse un inguaribile nostalgico degli anni '80 e del dark.
Per tutti gli altri, ci sono cose molto più interessanti in giro.

Note e links:
[1] Citazione da uno dei brani pop italiani più belli dell'anno. Il primo che indovina il brano non vince niente.

[2] Come tanti altri, eh: ma siamo alle solite, è difficile rimanere "artisti" quando l'arte diventa il tuo lavoro. Tocca accontentarsi di essere entertainer, più o meno credibili.
Non c'è nulla di male in questo, solo che a me non interessa.

14 commenti:

brazzz ha detto...

non l'ho sentito,ma a prescindere dal caso specifico..è il solito problema del non aver più niente da dire e del continuare,così, a citare e ricitare(recitare?)sè stessi all'infinito..gli stones sono maestri in questa stucchevole e penosa manfrina..definirla poco interessante è eufemistico...e adesso..ce la facciamo a parlarne senza permalosità, senza offese e senza prevenzioni?..partiamo da questo post, sarebbe "simpatico" no?

Anonimo ha detto...

finalmente un post dove non c'è supponenza nel catalogare un artista come "scorreggione" (ah no scusate tutti l'ha detto entwistle), e sentire da te che i dcd siano "identici a come erano venti o trent'anni fa, e i DCD sono diventati esattamente come i Rolling Stones o i Pink Floyd, cover-band un po' ridicole di sè stessi, costretti a ripetersi eternamente, con un misto di coerenza e mancanza di coraggio in cui è difficile capire dove comincia il primo e finisce l'altro" è un buon passo verso una scrittura un po' più matura e meno "chiagne e fotte".

Gustav.

allelimo ha detto...

Essere definito "maturo" da un anonimo che oggi si firma "Gustav", ieri "paolo" o "giangi" e domani magari "ciccio" è veramente preoccupante.
Mi pare inutile far notare che non ho mai definito nessun artista "scorreggione", ma vista la bella coerenza con cui continui a inventare quello che avrei scritto io, se vuoi puoi mandare tu i post da pubblicare qui.

p.s. - è l'ultima risposta che do a un commento anonimo, torno sui miei passi e riprendo la strategia dell'anno scorso: i commenti anonimi verranno semplicemente ignorati.

Anonimo ha detto...

Scusa lo so che non c'entra niente, ma volevo chiederti in merito ad un post di qualche settimana fa sui chitarristi, cosa ne pensi di John Frusciante? Se secondo te è uno valido, vorrei un tuo parere, ciao.

Anonimo ha detto...

giusto per precisazione, l'anonimo su NON sono io.
ripeto, io mi firmo, SEMPRE.
paolo.

allelimo ha detto...

Faccio l'ultima eccezione per gli anonimi: caro "paolo", tu non ti firmi.
Metti un nome sotto al tuo commento, ma questo non vuol dire niente.
Vuoi vedere?
Ecco qui:

Anonimo ha detto...

giusto per precisazione, l'anonimo SONO io.
ripeto, io mi firmo, SEMPRE con nomi diversi.
paolo.

allelimo ha detto...

Ma quello qui sopra non eri tu, ero io.
Mettere un nome a caso sotto un commento non vuol dire firmarsi.
Per "firmarsi" si deve usare un'identità certa: non è necessario avere un proprio blog, si può usare un account di Google (o gmail), o uno di Word Press, di AIM, di Open ID, etc.
Per creare un account di Google ci vogliono un paio di minuti e non ti rubano l'anima, al massimo ti chiedono un indirizzo mail.

Anonimo ha detto...

considerando che se qualcuno scrive con il mio nome io ovviamente lo smentisco e che quindi garanzia che qualcuno non si spacci per me la posso dare io in prima persona, immagino che il punto sia un altro. ovvero che così tu hai la "certezza" che "paolo" scriva solo con "l'account paolo".

però, a parte che "paolo" potrebbe scrivere con il suo account e parallelamente scrivere anche come anonimo facendo finta di non essere sempre lui, allo stesso “paolo” basterebbe creare due, cinque o dieci account gmail, word press, AIM, open ID o qualsivoglia altro (visto che come dici tu, bastano un paio di minuti) perchè tu possa avere la certezza che siano dieci persone diverse con identità certa, mentre in realtà ci sono solo io.
mi sbaglio?
paolo

allelimo ha detto...

Ti sbagli? Direi di sì.
Per creare cinque diversi account e usarli a rotazione per partecipare a un blog bisogna avere una patologia piuttosto seria, spero non sia il tuo caso.

Poi se vuoi ti faccio vedere qui di seguito un tuo commento, una tua smentita e la smentita della smentita, ma credo non sia necessario, dovrei avere reso l'idea.
Usare un account certo mi sembra il minimo necessario per essere presi seriamente sul web.
E con questo ho finito di "parlare" con gli anonimi.

S. ha detto...

sono 2 anni che seguo sto blog delle 3 p: presuntuoso permaloso patetico. e non ti smentisci mai (si lo so che non rispondi agli anonimi so leggere).

Anonimo ha detto...

perché cambiare? solo perché secondo te, questa musica è antiquata e priva di novità?, fortuna che non sei tu a decidere perché altrimenti oggi non esisterebbero molti grandi musicisti, o addirittura diversi generi musicali dalla musica classica al jazz visto le poche novità che vi sono in questi generi, perché è di generi che si parla dato che loro ne hanno creato uno vero e proprio attraverso un percorso artistico tutt'ora continuato con incredibile professionalità. Forse il loro più grosso difetto è di non arrivare a tutti, non tutti riescono ad apprezzare la musica, il testo il modo di esprimersi e di pensare che vi è dietro una loro canzone e per questo che ci sono persone che come te non ne vedono la bellezza.....io non sono nemmeno un loro grande fan, sono intervenuto soltanto perché è assurdo che artisti simili vengano definiti ridicoli.

allelimo ha detto...

Visto l'intervento educato, ancorchè anonimo, (e visto che sono in pausa) faccio un'eccezione e rispondo.
Non ho scritto che non mi piacciono i DCD, anzi, ho scritto esattamente il contrario: li ho visti anche dal vivo nei primi anni '80, i loro primi quattro album (fino a "The Serpent's Egg) sono per me dischi tra l'ottimo e il molto buono.
Ho scritto anche che sono stati un punto di riferimento importante, e sono d'accordo che abbiano inventato un genere: non credo di "non vedere la bellezza" della loro musica...

Però quella che tu definisci coerenza e professionalità (concetto, quest'ultimo, ampiamente sopravvalutato), per me è stanca ripetizione di sè stessi.
Prendi la versione di "Nierika" presente su "Spiritchaser" e quella presente sul nuovo ep dal vivo: sono identiche. Ma in mezzo ci sono 15 anni buoni!

Citazione di Hugh Cornwell (ex cantante degli Stranglers): "Ormai ci siamo trasformati in tribute band. Se ti metti a suonare (sempre e solo, aggiungerei) il vecchio repertorio sei una tribute band. E questo vale anche per me."
Non c'è niente di male, basta accontentarsi. Ma è legittimo anche non accontentarsi e volere di più dalla musica.

Per quanto riguarda jazz e musica classica, non sono competente, però sono d'accordo con quello che dici tu: ci sono poche novità in questi generi, che infatti non mi interessano.
Per quanto riguarda il "fortuna che non dedidi tu", mi sfugge il senso: io decido cosa ascolto io, e cosa piace a me, e direi che la stessa cosa la fa chiunque ascolti della musica (o legga un libro, o guardi un film, etc.)
Essendo questo un blog, scrivo delle cose che piacciono e di quelle che non piacciono a me: di quelle che piacciono o non piacciono agli altri, devono scriverne gli altri.

S. ha detto...

Solo per precisare che l'"S." che ha lasciato un commento qui non sono io.
Giusto perchè un domani potremmo incrociarci sul web - date conoscenze comuni - e non vorrei che pensassi che ti ritengo ciò che non ti ritengo.
Ciao