Sottotitolo: a proposito di estensione vocale, tecnica strumentale e puttanate simili.
Intervista a Manuel Agnelli degli Afterhours, tratta da Rockit.
D - Nel paese dei Talent Show, la definizione "rock band italiana", nel senso più puro e primordiale, è ancora un ossimoro?
R - Se rispondo a questa domanda mi danno dell'arrogante, presuntuoso e testa di cazzo. Andate a leggere i commenti su Youtube sotto le nostre canzoni dal vivo, sono molto simili a quelli che si fanno nei talent. Il nostro pubblico si è inconsciamente uniformato a quel metro di giudizio: "qui stona", "qua fa fatica", "in questo passaggio non sono compatti", ma chi cazzo se ne frega. E’ deprimente.
Quando un ascoltatore mi dice "fa cagare il tuo disco" io non posso criticarlo, mi ha detto la verità. Ma quando si entra in commenti tipo: quell'assolo però, quel passaggio vocale... cazzo. Oggi l'effetto dei Talent Show è di gente che canta e suona da dio, che può imitare perfettamente chiunque. Le cover che ho cantato al Primo Maggio magari erano una merda, ma i commenti erano: hai una voce troppo diversa da Thom Yorke, lui non la canta così, hai fatto errori. Una nostra fortuna fin dagli esordi è stata che noi non sapevamo suonare. Io suonavo il pianoforte decentemente, ma ho deciso di suonare male la chitarra perché venivo dal post punk e non volevo un'imposizione didattica sullo strumento. Poi sono rimasto sempre una merda alla chitarra, ma ho sempre suonato come volevo. Tutte le volte che abbiamo provato a imitare i nostri riferimenti non ci siamo riusciti. E questa è una figata. Perché è venuta fuori la nostra pastrocchiata, la nostra personalità. E dura da venticinque anni.
Sa dio se non mi piacciono gli Afterhours: in realtà non ho mai superato il trauma di sentire le versioni italiane di "Marylin" e "Come inside" su "Germi".
Colpa mia, ma non ce la faccio nemmeno adesso, anche se dopo tanti anni ho cambiato idea sulla lingua che dovrebbero usare per cantare i gruppi italiani.
Ma con loro non ci riesco: io continuo ad amare "During Christine Sleep", e gli Afterhours per me sono quelli.
Però Manuel Agnelli, nell'intervista qui sopra, dice delle cose che non posso non condividere.[1]
Tutte le volte che sento parlare di estensione vocale e tecnica strumentale mi viene voglia di mettere le mani su un mitra: ma che cazzo me ne frega della tecnica, la musica che mi piace non è fatta di queste cose!
Sono categorie, come dice Agnelli, da talent show, e riguardano gli interpreti e gli strumentisti, non gli artisti.
Con questo metro di giudizio del cazzo, dobbiamo cancellare Bob Dylan, Beatles e Rolling Stones, Velvet Underground e Stooges, Patti Smith e Talking Heads, Sonic Youth e My Bloody Valentine.[2]
Perchè tutti questi non avrebbero mai passato le selezioni di un talent show: perchè non erano tecnicamente "bravi".
Perchè sono nomi di artisti, non di interpreti/strumentisti/cantanti.
Chi non riesce a vedere la differenza, si merita di disquisire dell'estensione vocale di Steve Perry e della tecnica strumentale di Yngwie Malmsteen.
Note e links:
[1] E qui, nel mio piccolo, so che mi prenderò anch'io dell'arrogante presuntuoso e testa di cazzo, soprattutto perchè negli esempi seguenti userò dei nomi che per qualcuno significheranno provocazione. Ma se devo fare degli esempi ho bisogno di qualche nome, e quelli che voglio usare mi sembrano perfetti per il caso in esame...
[2] Primi nomi che mi vengono in mente, di artisti che spero siano (non da tutti ma da parecchi) ritenuti "significativi".
15 commenti:
Condivido in pieno quello che dice Manuel Agnelli e quello che dici tu (visto il contesto mi prendo la liberta di darti del tu). Purtroppo le giovani generazioni si stanno abituando ai fenomeni sfornati dai talent show che hanno la durata e l’intensità di un cerino, perché hanno ben poco da dire.. sono fantocci che fanno girare il carrozzone dell’industria discografica, una volta spremuti.. avanti il prossimo! Per quanto riguarda la tecnica strumentale.. mille volte meglio i riffs immortali di Keith Richards che gli incomprensibili assolo di Yngwie J. Malmsteen!
be,hai completamente ragione..discorso ineccepibile...ah,sono brazzz..ciao..hai visto il concerto dei massive attack che ho postato su fb?..mica male,che ne dici?
Diciamo che se incarico un imbianchino di ridipingermi la casa, di solito pretendo che la sua tecnica sia oggettivamente perfetta e che non ci siano pecche e sfumatore. Se invece Jackson Pollock venisse a divertirsi sui miei muri, direi che la sua imperfettissima soggettività mi farebbe del tutto contenta.
Può aver relativamente senso analizzare la "perfezione tecnica" in chi è unicamente chiamato a riprodurre, quando invece si parla di arte e creazione non c'è analisi più fuori luogo.
E per la prima volta, credo, sono d'accordo con Agnelli.
Non ho mai avuto una passione per Agnelli e gli Afterhours, però concordo. L'arte (in musica) centra relativamente con la bravura tecnica, e coi vari parametri di cui si parla. Anzi...
Un conto ero io che, essendo piuttosto cane (specialmente all'inizio),spesso non riuscivo ad esprimere pienamente le mie idee musicali. Fondamentale è che ci siano (le idee).
Tutti: infatti, l'eccellenza tecnica è assolutamente necessaria per gli strumentisti/orchestrali.
Se suoni in un'orchestra, in una cover-band o come session-men, devi essere tecnicamente ineccepibile. Perchè non ti si chiede di creare, ma di riprodurre quello che altri hanno già creato.
Il discorso mi sembra assolutamente lineare: meglio avere idee e fare fatica a metterle in musica che non fare nessuna fatica a mettere in musica l'assenza di idee...
perfettamente in accordo con quanto espresso da Manuel. Se c'è la bravura tecnica male non fa, ma quello che mi fa venire i brividi è altro.
Unico appunto agli Afterhours (di cui ho grande considerazione) è talvolta sulla scelta delle cover (da 21st century schizoid man in avanti). In alcuni casi la pastrocchiata c'era, la personalità meno.
Ovviamente non si può non essere d'accordo con Agnelli.
Quello che continuo però a sostenere a spada tratta è che non bisogna essere prevenuti nemmeno al contrario.
Spesso, se non sempre, appena si sente uno che canta o suona "tecnicamente" bene si fa la fila per NON considerarlo un'artista ma solo uno strumentista.
Santiddio ma chi l'ha detto che non si possono avere personaggi eccellenti sia dal punto di vista creativo/artistico che dal punto di vista meramente tecnico? Perchè escludere sempre A PRIORI che la cosa sia possibile bollando come esibizionisti quelli che (sarà mica una colpa eh) sanno anche suonare?
eh si Diamond, più sei cialtrone tecnicamente e più ti si apriranno le porte del paradiso della critica "rock".
mica vorrai paragonare il genio di thurston moore, o come cazzo si chiama, con quei falliti di chet baker e donald fagen? ma anche miles davis, va....
Secondo me il discorso è da fare senza integralismi in nessuna direzione. In ogni ambito ci sono i virtuosi palllosi e quelli creativi, gli anti-tecnici geniali e quelli mediocri.
Magari l'unica cosa che potrei permettermi di dire è che generalmente i virtuosi o presunti tali non sono grandi compositori di canzoni in senso "stretto".
Io invece sono triste perchè ho appena scoperto che è stato aggiunto un nuovo 'nome' al 10 giorni suonati di Vigevano...
...G3 (Satriani/Vai/Morse)...:(
Il discorso di Manuel Agnelli non fa una piega.
Per come lo intendo io, lo vedo come una forma di scarsa attenzione all'ascolto del brano e aggiungo di scarso rispetto per il lavoro. Insomma sembra che parte del pubblico, grazie alla TV, siano divenuti esperti nel giudicare.
@ Harmonica: mica capito il confronto T. Moore (Sonic Youth) con Donal Fagen, Chet Baker e Miles Davis, questi artisti appartengono a generi diversi, si sono espressi secondo la loro sensibilità, creatività e ricerca.
@ Webbaticy Condivido in pieno.
Harmonica, nella tua crociata contro il talebanismo del rock (?) sei ormai arrivato ad avere posizioni uguali e contrarie ai tuoi odiati "critici rock"... :)
Ti farei notare che:
1 - qui si stava parlando di musica rock, senza nessun riferimento a jazz, soul, etc.
2 - nessuno ha citato nè Chet Baker nè Donald Fagen, tra l'altro due musicisti difficilmente accostabili agli esibizionisti cui si faceva riferimento con il nome di Yngwie Malmsteen per tutti (Ban Halen e chitarristi solisti similari)
3 - "Thurston Moore o come cazzo si chiama" è un bell'esempio di equilibrio, complimenti. Per sapere la grafia esatta, visto che sei già sul web, ci vogliono all'incirca 15 secondi.
4 - I Sonic Youth possono piacere o no (secondo me non fanno più un disco significativo da una ventina d'anni) ma mi sembra che siano tutto tranne che cialtroni. Purtroppo per capirlo servirebbe tenere le orecchie aperte e non foderarle preventivamente di prosciutto soul e jazz come fa qualcuno...
DiamondDog, non ho scritto che la tecnica è inutile, ho scritto che l'eccesso di tecnica, l'esibizionismo fine a sè stesso tipico degli assoli dei chitarristi metallari, l'estensione vocale e stupidate simili sono inutili.
Mi sembra che ci sia una bella differenza, ma magari mi sbaglio.
fuzz, Webbaticy e enri1968: sono d'accordo. La tecnica serve, ci mancherebbe altro: non puoi suonare nessuno strumento senza un minimo di competenza tecnica. Ma la tecnica è un mezzo: se diventa il fine, come per i tipacci citati sopra, non mi interessa.
SigurRos82, ho cercato il calendario, eccolo qui:
MERCOLEDI' 13 GIUGNO
LYNYRD SKYNYRD + MOLLY HATCHET + BETTA BLUES SOCIETY
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MARTEDI' 26 GIUGNO
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MARTEDI' 10 LUGLIO
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Ingresso € 25+prev
MERCOLEDI' 11 LUGLIO
GARBAGE
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GIOVEDI' 19 LUGLIO
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Ingresso € 45+prev
DOMENICA 22 LUGLIO
G3 (JOE SATRIANI - STEVE VAI - STEVE MORSE)
Ingresso € 40+prev
LUNEDI' 23 LUGLIO
JAMES MORRISON + MUSICANTI DI GREMA
Ingresso € 32+prev
Non so voi, io non andrei a vedere nessuno di quelli lì nemmeno se pagassero me per farlo :)
scusa, io parlavo di "musica" in generale, al di là di qualsiasi genere ed etichetta, ho sicuramente capito male. non ti disturberò più, gradirei che tu facessi altrettanto.
Harmonica, dove ho scritto che disturbi?
Il tuo intervento non mi sembrava molto a fuoco e mi sono permesso di rispondere.
Mi sembra, come al solito, che sia lo scopo delle discussioni: ognuno esprime le proprie opinioni.
Se tu preferisci i monologhi, ok, come vuoi, non verrò più a "disturbare" da te.
Posso però dire che il tuo ultimo intervento non mi sembra particolarmente tollerante ed equilibrato?
"La tecnica non conta. Io mi occupo di emozioni."
E' di Jimmy Page, non la conoscevo. Interessante punto di vista.
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