Tenhi[1] - Saivo (2011)
Gruppo finlandese, ne avevo letto per la prima volta sul blog di Webbatici.
Il loro "Airut:Aamujen" mi era piaciuto, l'uso costante del piano mi aveva ricordato uno dei miei gruppi di culto degli anni '80, i Fra Lippo Lippi.
Il nuovo disco è una palla mostruosa: neo-folk dark-marziale-medioevale, piatto e noioso come la voce del cantante, sempre più su toni bassi ed inespressivi. Con l'aggravante del cantato in finlandese, che suona come una versione peggiore dell'italiano nel rock (e in più, ovviamente, incomprensibile a chiunque non parli finlandese, direi il 99,99% della popolazione nata fuori dal paese in questione)
Giudizio: delete.
Birds of Passage with Aidan Baker[2] - Highwaymen in Midnight Masks (2011)
Gran bel disco: musica drone più cantato (sussurrato), per me è una cosa nuova.
Sulla distanza dell'album il cantato è un po' ripetitivo, ma quando azzecca la melodia come nel "singolo" in questione (ahem, singolo, sette minuti e passa) è estremamente suggestivo. Con qualcosina ina dei Cocteau Twins.
Ottimo anche il pezzo con la chitarra dell'ospite Aidan Baker: mi ha fatto venire la curiosità di ascoltare qualcosa di suo. Peccato che, tra dischi a suo nome e dischi a nome Nadja (43 + 27 album dal 2001 al 2011, al netto di live, collaborazioni ed ep) mi sono spaventato e ho lasciato perdere. Direi troppo, a prescindere. E non che Birds of Passage sia su una strada molto diversa, eh: da marzo a dicembre 2011, due album e un ep...
Claudio Rocchi[3] - In alto (2011)
Orrore.
Una delusione tremenda: ho dovuto smettere di ascoltarlo alla terza canzone.
Poi magari le altre sono bellissime e il disco è un capolavoro e io non lo saprò mai.
Grouper & Ilyas Ahmed[4] - Visitors (2011)
Lei è Liz Harris aka Grouper, lui boh.
Ottimo: due chitarre, effetti, loop e noise.
I pezzi sono belli, a differenza dei dischi di Liz Harris che sono solo suoni senza canzoni.
Potete ascoltarli in una esibizione live, scaricabile gratuitamente oppure visionabile su Vimeo, prima di cercare il loro nuovissimo ep.
Fennesz[5] - Seven Stars (2011)
Fennesz & Sakamoto - Flumina (2011)
"Seven Stars" è l'ultimo ep di Fennesz, per me uno degli artisti fondamentali di questi anni.
Ed è una direzione nuova, dopo gli eccessi poco comunicativi di "Black Sea".
In questo lavoro c'è una chitarra riconoscibile nel primo brano, una batteria nell'ultimo, e sono due brani (fenneszianamente parlando) melodici e piacevoli.
Da avere.
Mentre lasciate tranquillamente perdere l'ultima collaborazione con Sakamoto: il primo pezzo (accordi sparsi del piano di Sakamoto come rocce nel fiume del lento fluire dei paesaggi sonori di Fennesz) è bellissimo, il resto di "Flumina" è tutto uguale: una palla inascoltabile, oltretutto lunghissima, monotona e noiosa come la peggiore musica ambient. Un passo falso (per me quasi incomprensibile) di due artisti che stimo molto.
Altre robe (tutte del 2011):
Willamette - Echo Park: ambient/drone banale e noioso.
Emily Plays - The Fall & Rise Of Graeme Obree: bitolserie assortite, carino ed innocuo.
Glowstone - Todo está Bien, Todo va a estar Bien
Peter and the Wolf - Easy Mountain: due dei tanti gruppi "scoperti" grazie a Microphones in the Trees, blog di freakkerie folkedeliche varie. A volte cose buone, a volte ottime, a volte schifezze: in questo caso, folkerie poco interessanti i primi, e folkerie meno interessanti i secondi.
Note e links:
[1] Il sito ufficiale dei Tenhi (in inglese, grazie a dio)
[2] Il sito ufficiale di Birds of Passge e quello di Aidan Baker. Entrambi anche su Bandcamp.
[3] Sito web di Claudio Rocchi.
[4] MySpace di Grouper e sito di Ilyas Ahmed.
[5] Sito di Fennesz
1 commento:
Di Birds of passage recupera almemo l'ottimo "without the world".
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