mercoledì 16 maggio 2012

La più antica registrazione sonora conosciuta

Questo post nasce da un mio commento al post precedente:
"Credo che la serie del "torno a" sia finita qui, prima dei cilindri di cera non esiste nient'altro..."
Ecco, credevo male.
Già i cilindri di cera erano un perfezionamento dell'originale[1] di Edison, che prevedeva l'incisione su un foglio di alluminio arrotolato intorno a un cilindro con un solco pre-inciso.

Mentre prima del fonografo di Edison sono in effetti esistiti altri apparecchi sperimentali, e con uno di questi, il fonoautografo[2] di Leon Scott de Martinville è stata realizzata quella che è ora ritenuta la più antica registrazione sonora mai realizzata: una decina di secondi di "Au Clair de la Lune", una canzone francese per bambini.
Registrazione che è stato possibile ascoltare sono nel 2008[3]: il fonoautografo infatti era un apparecchio che permetteva solo di registrare la voce, e non di riprodurla, a differenza del fonografo di Edison.
Il fonoautografo realizzava una rappresentazione grafica del materiale sonoro (una sorta di forma d'onda, allo scopo di poter studiare i fenomeni sonori attraverso la loro rappresentazione visiva), e solo recentemente, attraverso i computer, è stato possibile convertire quelle rappresentazioni grafiche in forma sonora.

Bene, questa prima registrazione è del 9 aprile 1860, cioè 17 anni prima della realizzazione del fonografo di Edison (1877).
Prima di questa "scoperta", la più antica registrazione disponibile e riproducibile della voce umana era quella realizzata da Frank Lambert nel 1878, con la sua versione del fonografo di Edison, per un progetto di "orologio parlante", mentre la più antica registrazione di musica era quella, realizzata su un cilindro fonografico il 28 giugno 1888, di un brano di musica per coro di Handel eseguito al Crystal Palace di Londra.

Purtroppo non ho potuto trovare testimonianze di dibattiti sulla superiore qualità sonora del foglio di alluminio in rapporto alla cera, ma sono piuttosto certo che ci siano stati dei sostenitori di quella tesi...


Note e links:
[1] Nel 1886 la cera rimpiazzò il foglio di alluminio, troppo poco resistente e delicato.

[2] Articolo di wikipedia sul fonoautografo

[3] Articolo in inglese che spiega il procedimento impiegato. Da qui è anche possibile ascoltare il frammento sonoro del 1860.

9 commenti:

Leandro Giovannini ha detto...

pensa che sballo una registrazione su fonoautografo dell' adagio in do minore e rondò in do per armonica a bicchieri, flauto, oboe, viola e violoncello di Mozart.

Leandro Giovannini ha detto...

...su vinile c'è :P

allelimo ha detto...

Mmhh, Mozart è morto circa settant'anni prima dell'invenzione del fonoautografo, quindi in ogni caso non sarebbe possibile avere una sua registrazione originale.
Mentre esistono registrazioni di esecuzioni di musiche di Mozart su vinile, certo. Come anche su cilindro fonografico, cd, cassetta, stereo8, mp3, dat, e su qualsiasi altro supporto fonografico ti venga in mente, ma non ho capito qual è il punto...
:)

Leandro Giovannini ha detto...

potrebbe essere un gancio per parlare di strumenti "eccentrici" nella storia della musica quale appunto era la glassharmonica, arrivando al theremin..

allelimo ha detto...

Non sono un esperto di storia degli strumenti musicali, però a volte ne parla Joyello sul suo blog.

Anonimo ha detto...

Bellissimo! Attendo con impazienza la ristampa della discografia dei Pink Floyd per fonoautografo.

beppekin ha detto...

Noo, non ci posso credere, siamo proprio sicuri che non sia nient'altro di antecedente al fonoautografo ??? E logicamente superiore in qualità sonora ??? :)

allelimo ha detto...

Purtroppo sembra sia proprio così, siamo arrivati alla fine (o meglio, all'inizio) della storia della riproduzione sonora.

Jess Starkey ha detto...

This was great to reaad