E' in edicola (insomma, si fa per dire: solo in alcune selezionatissime edicole e in alcuni selezionatissimi negozi di vinile, se no in pdf) il nuovo mensile di Max Stefani.
Velocemente leggo sul sommario (click sulla foto per ingrandire) i contenuti:
- Troggs
- Van Morrison
- Eric Burdon
- John Mayall
- Gram Parsons
- John Martyn
- Stepehn Stills
- Jethro Tull
E anche (probabilmente infilati da qualche giovane redattore) qualcuno che non ha cominciato a suonare negli anni '60:
- Wayne Coyne
- Umberto Palazzo
- John Grant
Quest'ultimo specificando che trattasi di cantante e non del vecchio presidente degli Stati Uniti (?), il che dice molte cose sia sul senso dell'umorismo che sui riferimenti culturali dei (?) redattori (?) della nuova e rivoluzionaria rivista rock.
Siccome oggi mi sento buono, mi fermo qui.
Blog a chiusura estemporanea
("A mio parere, secondo me, io penso che, credo ma potrei sbagliarmi, la mia umile opinione è che, se non è troppo disturbo
mi azzarderei a sostenere che" - distribuire a piacere in ogni cosa da me scritta!)
mercoledì 29 maggio 2013
giovedì 23 maggio 2013
The Clash - Sound System
Era un po' che non si parlava di cofanetti de luxe, quand'eccolo, finalmente: il box dei Clash.
Curato da Paul Simonon e Mick Jones, eh.
Ma anche basta: io li ho già comprati due volte (la rimasterizzazione di un paio di anni fa l'ho saltata), soldi da me non ne prendono più.
Ah, dimenticavo: per chi (ohibò!) non volesse spendere i miseri 290 dollari per il cofanetto, c'è anche la nuova raccolta su 2 cd ("The Clash Hits Back").
33 pezzi tratti dai cd ma, colpo di genio!, messi in sequenza in modo da replicare la scaletta del concerto del 10 luglio 1982 a Brixton.
Disponibile, a differenza del box set, anche in 3 lp, per gli amanti della purezza del suono analogico etc.
Mai più senza, ovviamente...
Curato da Paul Simonon e Mick Jones, eh.
- Che sembra abbiano approvato, nell'ordine:
- la confezione a forma di Ghetto Blaster, fichissima e raffinatissima;
- la nuova rimasterizzazione dei 5 dischi dei Clash quivi inclusi ("Cut the Crap", perfino Simonon si vergogna del fatto che in copertina ci sia scritto "The Clash"?);
- ben tre cd di alternate takes, b-sides, versioni live etc, in una parola sola: "scarti";
- l'inclusione di alcuni fondamentali filmati su DVD che servono a farcire il cofanetto;
- l'inclusione di poster, adesivi, ricchi premi e cotillons. Immagino la felicità di ogni attempato punk tra i 50 e i 60 che si procurerà il cofanetto per la possibilità di appendere il poster nella sua cameretta e di appiccicare gli adesivi sulla copertina del diario scolastico;
- non ultimo, l'accattivante prezzo di soli 290 dollari, che avrà un peso decisivo nello spingere i fan dei Clash a ricomprare per l'ennesima volta gli stessi dischi con su la stessa musica.
Ma anche basta: io li ho già comprati due volte (la rimasterizzazione di un paio di anni fa l'ho saltata), soldi da me non ne prendono più.
Ah, dimenticavo: per chi (ohibò!) non volesse spendere i miseri 290 dollari per il cofanetto, c'è anche la nuova raccolta su 2 cd ("The Clash Hits Back").
33 pezzi tratti dai cd ma, colpo di genio!, messi in sequenza in modo da replicare la scaletta del concerto del 10 luglio 1982 a Brixton.
Disponibile, a differenza del box set, anche in 3 lp, per gli amanti della purezza del suono analogico etc.
Mai più senza, ovviamente...
martedì 21 maggio 2013
Ray Manzarek
Odio i coccodrilli, e odio la banalità del "son sempre i migliori che se ne vanno".
Perchè ovviamente se ne vanno tutti, indistintamente.
Dei migliori ce ne accorgiamo, degli altri no.
Ma di Ray Manzarek non posso non scrivere qualcosa: lui era almeno il 50% dei Doors.
(Jim era l'altro 50%, gli altri due non han mai contato un cazzo)
E i Doors per me sono stati IL gruppo della mia adolescenza.
Se n'è andato, e umanamente mi dispiace, molto.
Ma se non altro adesso la pianteranno con quelle puttanate delle riunioni dei Doors con cantanti sempre meno credibili...
Perchè ovviamente se ne vanno tutti, indistintamente.
Dei migliori ce ne accorgiamo, degli altri no.
Ma di Ray Manzarek non posso non scrivere qualcosa: lui era almeno il 50% dei Doors.
(Jim era l'altro 50%, gli altri due non han mai contato un cazzo)
E i Doors per me sono stati IL gruppo della mia adolescenza.
Se n'è andato, e umanamente mi dispiace, molto.
Ma se non altro adesso la pianteranno con quelle puttanate delle riunioni dei Doors con cantanti sempre meno credibili...
venerdì 3 maggio 2013
Briuuùùùùùss!
Beh ma insomma, come non andarci?
Il Boss a Milano il 3 giugno prossimo, bastano quattro soldi: 63 euro per un terzo anello di S. Siro, 150 per il prato, 200 per un secondo anello e da 280 a 725 per un primo anello.
Prezzi popolari, alla portata di tutte le famiglie che sono ormai il pubblico naturale per i concerti dell'anziano giovinotto statunitense.
Con moglie e due figli, ve la cavate con una modica spesa compresa tra i 250 e 2900 euro.
Uno spettacolo per tutti, insomma.
Se lo chiedete a me: di fronte a questi prezzi, se il pubblico avesse un minimo di intelligenza il Boss suonerebbe in uno stadio deserto.
Non è eticamente accettabile chiedere tutti questi soldi per un qualsiasi spettacolo, fossero pure i Beatles resuscitati e riuniti con Jim Morrison e Janis Joplin a fare i cori e Jimi Hendrix alla chitarra, figuriamoci per il buzzurro del New Jersey.
A meno che il rock non sia definitivamente diventato uno spettacolo per ricchi, alla faccia di chi parla di crisi.
Il Boss a Milano il 3 giugno prossimo, bastano quattro soldi: 63 euro per un terzo anello di S. Siro, 150 per il prato, 200 per un secondo anello e da 280 a 725 per un primo anello.
Prezzi popolari, alla portata di tutte le famiglie che sono ormai il pubblico naturale per i concerti dell'anziano giovinotto statunitense.
Con moglie e due figli, ve la cavate con una modica spesa compresa tra i 250 e 2900 euro.
Uno spettacolo per tutti, insomma.
Se lo chiedete a me: di fronte a questi prezzi, se il pubblico avesse un minimo di intelligenza il Boss suonerebbe in uno stadio deserto.
Non è eticamente accettabile chiedere tutti questi soldi per un qualsiasi spettacolo, fossero pure i Beatles resuscitati e riuniti con Jim Morrison e Janis Joplin a fare i cori e Jimi Hendrix alla chitarra, figuriamoci per il buzzurro del New Jersey.
A meno che il rock non sia definitivamente diventato uno spettacolo per ricchi, alla faccia di chi parla di crisi.
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