E' in edicola (insomma, si fa per dire: solo in alcune selezionatissime edicole e in alcuni selezionatissimi negozi di vinile, se no in pdf) il nuovo mensile di Max Stefani.
Velocemente leggo sul sommario (click sulla foto per ingrandire) i contenuti:
- Troggs
- Van Morrison
- Eric Burdon
- John Mayall
- Gram Parsons
- John Martyn
- Stepehn Stills
- Jethro Tull
E anche (probabilmente infilati da qualche giovane redattore) qualcuno che non ha cominciato a suonare negli anni '60:
- Wayne Coyne
- Umberto Palazzo
- John Grant
Quest'ultimo specificando che trattasi di cantante e non del vecchio presidente degli Stati Uniti (?), il che dice molte cose sia sul senso dell'umorismo che sui riferimenti culturali dei (?) redattori (?) della nuova e rivoluzionaria rivista rock.
Siccome oggi mi sento buono, mi fermo qui.
11 commenti:
il pubblico ggiovane sta ggià correndo a comprarlo! :)
Ma non gli conviene correre troppo in edicola...
Come dice una delle prestigiose firme della nuova rivista:
"Come lettore è da tempo che soffro nel non aver nulla da acquistare in edicola e nulla da leggere. Come lettore ho nostalgia di quando aspettavo ogni mese l'uscita del numero nuovo della "mia" rivista preferita.
P.S.: Usciamo a fine mese. Non ci trovate in edicola, tranne che a Milano, Roma e negli aeroporti di Fiumicino, Linate, Malpensa. Saremo in una ventina di negozi di dischi, per ora a Genova, Varese, Trento, Modena, Reggio Emilia, Salerno, Taranto, Torino, Verona, Piacenza (fate le vostre richieste per altri negozi in altre città). Per il resto solo abbonamento, in carte ed in formato elettronico. Work in progress."
Potrei anche commentare, ma come ho già detto prima, oggi mi sento buono.
ma cosa vuoi commentare..si commenta da solo...aspetto già con ansia il prossimo numero,dove si parlerà di uno che chiamano il boss(sarà un mafioso)e di un gruppo heavy con un cantante pauroso,con riccioli d'oro..led zep o qualcosa del genere..non vedo l'ora di sentirli e che qualcuno mi spieghi che musica suonano...
Beh, direi che Stefani ha capito tutto. I ragazzi non comprano riviste: c'è l'Internet.
Il target, qui, sono i vecchi nostalgici (Umberto Palazzo, Wayne Coyne e John Grant non sono comunque giovani, tutt'altro)... La sua è una scelta editoriale precisa, che forse funzionerà proprio per questo. Non con me, ovviamente (ché sono vecchio, sì, ma non nostalgico), allo stesso modo in cui, con me, non attaccano riviste sul motociclismo o sulla pesca.
Boh, forse.
Ma il target che dici tu (vecchi nostalgici) non scarica le riviste in pdf dal web, le vuole in carta e ossa, da comprare in edicola e sfogliare seduti in poltrona, indossando un'impeccabile veste da camera e sorseggiando un whisky d'annata.
Palazzo, Coyne e Grant non sono giovani, certo, ma rispetto a tutti gli altri di cui si parla hanno un bel vent'anni di meno... e per l'appassionato nostalgico medio questi tre qui sono tre giovani sconosciuti!
Poi ecco, a me della musica piace lo scoprire sempre cose nuove, comprare una rivista che parla per l'ennesima volta delle solite cose è oltre le mie possibilità di comprensione.
E secondo voi ci saranno davvero abbastanza vecchi nostalgici che invece lo faranno, contenti di comprare una rivista che parla davvero di quello su cui scherza brazzz qui sopra?
Il presidenti degli US si chiamava Ulysses Grant, o sbaglio?
Benvenuto da queste parti Sir!
Esatto, si chiamava Ulysses Simpson Grant, 18° presidente degli Stati Uniti (1869-1877) di cui non so nient'altro di quello che ho letto 2 minuti su Wikipedia.
La sua citazione su "Outsider" rimane a mio parere significativa del quadro di riferimento della rivista: due secoli fa...
:)
Io credo di sì, allelimo. Considerando che alla definizione "vecchi nostalgici", sia io che te, non abbiamo aggiunto le parole "appassionati di musica". Io mi guardo attorno, lavoro in una grande azienda e mi accorgo che il 70% della gente che ascolta musica, è ferma a quei nomi. D'altronde... basta la famosa dichiarazione di Carlo Verdone a chiarire il sentimento generale. Ahimè, gli appassionati, quelli che cercano di aggiornarsi e guardare ad altre possibilità sono (siamo) davvero pochi. Non ci sembra, perché siamo noi e vediamo solo la gente che frequentiamo ma... Siamo la nicchia.
Per chi fosse curioso: The Verdone Affair si può aggiornare qui: http://fardrock.wordpress.com/2007/02/08/lettera-aperta-a-carlo-verdone/
Ciao Allelimo, grazie.
Si si a me è venuto in mente a memoria, per dire oltre ai dubbi sugli argomenti musicali gli si appioppa un bel 4 in storia.
Concordo con Joyello.
Confesso però che io passo di qui principalmente per 'acculturarmi', non sono in grado di sostenere certe conversazioni.
Certo uno fa una rivista musicale, gli picchia su i soliti nomi e voilà, non fa per me, neanche per voi credo.
Certo che John Grant presidente degli US.....
ha ragione joyello..piùfacile trovare un sufficiente numero di nostalgici,che persone con l'idea della musica he possiamo avere noi...siamo minoranza..MA ORGOGLIOSA EH..ahahah
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