giovedì 4 luglio 2013

Esperienza di ascolto: Sonic Youth - Daydream Nation De Luxe Edition vinile 180 gr.

Bene, ho dovuto ricredermi.
Ho comprato la ristampa remasterizzata in vinile de luxe da 180 gr. di "Daydream Nation" dei Sonic Youth, sono andato a casa di un mio amico dotato di impianto hi-fi esoterico e mi son messo lì, a cercare di capire se davvero il rig vinile-hifi fosse infinitamente più godibile all'ascolto del mio misero iPod.
Non volevo crederci, ma è proprio così!

Non solo.
I dettagli sonori che si colgono sono infinitamente più profondi, più definiti, più precisi.
Un piacere uditivo per le orecchie, un piacere conoscitivo per la mente.

Eh sì, perchè la precisione del dettaglio che si riesce a cogliere è sorprendente.
Ad esempio, io sapevo che Kim Gordon in quel disco suonava un basso Fender Jazz.
Ma non mi ero mai accorto così chiaramente che il basso era sicuramente un modello del 1959, colorazione Sunburst.
Si sente chiaramente l'uso pressochè esclusivo del pickup al ponte (i toni più metallici sono inconfondibili) e si riesce addiritura a capire che le corde Ernie Ball usate non sono le più comuni 2844 ruvide, ma le 2804 lisce, che rendono il suono più morbido: in combinazione con il pickup al ponte, metallico ma non sgradevole.
Azzarderei che (ma qui non sono sicuro al 100%) la tracolla usata durante le registrazioni fosse una Fender originale marrone-gialla, un classico degli anni '80.
Il plettro invece è chiaramente un Dunlop morbido, colore rosso.

Il suono amplificato è molto probabilmente un mix di suono diretto collegato tramite d.i. box al mixer e suono dell'ampli, senza ombra di dubbio un Trace Elliot 7215 SMC, coni Celestion da 12".
Con l'ipod non ero mai riuscito a sentire la dimensione dei coni dell'ampli, ma l'accoppiata vinile-hifi rende chiarissimo l'uso dei 4 coni da 12".
Il rig degli effetti è altrettanto chiaro, adesso: chorus+flanger TC Electronic, distorsore Boss OD-1 (alimentato a pila, si sente chiaramente la differenza sui transienti rispetto all'alimentazione a corrente), delay digitale Roland DD2000 e riverbero Eventide 2016, quest'ultimo usato chiaramente con il preset nr. 12, "Small Hall", ma con i tempi di pre-delay e early reflections sicuramente customizzati da Kim, probabilmente a 0,10 ms il primo e 0,15 ms il secondo.

Dicevo prima della d.i. box collegata al mixer: sul mixer non metterei la mano sul fuoco, ma direi che è un SSL customizzato Neve: il tono dell'equalizzazione applicata al canale è inconfondibile, pura scuola inglese.

Per finire, sono piuttosto sicuro che Kim abbia suonato in piedi su un tappeto Kilim non originale, una probabile copia di fattura mediocre made in Hong Kong.
Però, e qui viene il bello, il tappeto era appoggiato su un pavimento certamente in parquet: in alcuni passaggi si sente Kim che, variando il peso di appoggio da un piede all'altro, attraverso il tappeto manda in risonanza i listelli del pavimento.
E qui si sente in modo davvero inequivocabile che il parquet era in mogano rosso, listelli da 30 cm e lucidatura effettuata da non più di 2 anni.

Insomma, il dettaglio sonoro restituito dall'accoppiata vinile e hifi è una cosa assolutamente incredibile.
Senza nemmeno integrare il tutto con le gioie della copertina di grandi dimensioni, dell'odore della confezione e della visione dello spinning del disco, beh: tutte le cose che sono riuscito ad ascoltare questa volta le avevo ignorate per almeno 25 anni.

Ora, si cambia.
Da domani, solo vinile e hifi.
Magari non ascolterò più nemmeno una canzone, ma non mancherò più di riconoscere il colore della maglietta indossata dal tecnico delle chitarre durante la registrazione di quel disco...

23 commenti:

Lucien ha detto...

Incorreggibile!
Però l'impianto esoterico lo voglio anch'io. :)

brazzz ha detto...

ahahahahahahahahahh...

allelimo ha detto...

Preciso: l'impianto hifi esoterico non è mio, è del mio amico.
Che l'ha pagato due bazillioni di eurodollari.
Io non potrei mai permettermelo.

enri1968 ha detto...

Incredibile, puoi organizzare dei tour a casa del tuo amico?
Pagherei ...

allelimo ha detto...

Posso provare a chiedere.
Avendo il mio amico speso due bazillioni di eurodollari, magari dei tour a pagamento potrebbero permettergli di rientrare un po' dall'investimento...
:)

joyello ha detto...

Bravo. Solo i cretini non cambiano mai idea. Ora ti aspettiamo al varco con le ristampe in 180gr. dei Weimar Gesang, inclusi gli inediti dei 2+2=5 inclusa la maglietta in cotone idrofobo dell'epoca :)

allelimo ha detto...

La ristampa dei vinili dei Weimar Gesang la vedo dura purtroppo.
Quella dei 2+2=5 c'è già stata un paio di anni fa (il primo lp), in teoria a breve dovrebbe essere ristampato anche il secondo.
Probabilmente senza maglietta, ma quella orignale con la figa stilizzata ce l'ho ancora.
Non ci entro più da tempo, ma non ho avuto il coraggio di buttarla via...

allelimo ha detto...

Appena premuto invio mi sono reso conto che la frase sulla figa stilizzata in cui non entro più da tempo si presta a diverse interpretazioni, ahem.
Parlavo solo della maglietta eh...
:)

Joyello ha detto...

Mai dire mai. Stanno stampando in questi giorni L'LP dei Morrowyellow. Contemporanei dei WG ma "unsigned". Secondo me è probabile. Anzi, sai che ti dico? Se li ristampano li compro. Li ho amati ma all'epoca ero troppo squattrinato e mi sono accontentato della cassetta (registrata dagli LP che mi ero fatto prestare) che suonao oggi veramente da far schifo :)

allelimo ha detto...

Ho visto Fabio circa sei mesi fa, lui e Paolo sono assolutamente d'accordo nel considerare quella dei WG un'esperienza chiusa, e non hanno nessuna intenzione di ristampare i dischi in nessuna forma.
Dischi che sono reperibili però in versione rimasterizzata da Paolo in mp3 nei soliti circuiti di file sharing.

silvano ha detto...

Ale, sei una vecchia iena, ma devo dire simpaticissima.

Faccio un unico appunto personale

"Da domani, solo vinile e hifi.
Magari non ascolterò più nemmeno una canzone, ma non mancherò più di riconoscere il colore della maglietta indossata dal tecnico delle chitarre durante la registrazione di quel disco... ",

ci sono anche quelli come me che ascoltano i dischi e non guardano il colore dei calzini del chitarrista. ;)

allelimo ha detto...

silvano, ni.
nel senso che la parte sul parquet era ispirata a una tua recensione di (jarrett forse?) in cui parlavi degli scricchiolii delle assi del palco che si potevano cogliere ascoltando la registrazione x con l'impianto y.

il post è ovviamente scherzoso, ma tutte le cose che ho citato (in modo assolutamente causale rispetto al disco e alla strumentazione effettivamente usata da Kim Gordon, della quale non ho nessuna idea) sono cose reali, di cui spesso i musicisti si occupano e si preoccupano.
e sono tutte cose che, all'ascolto della registrazione, nessuno nota, anzi: nessuno può notare.

perchè anche ammesso che con un plettro medium il suono sia diverso da quello ottenuto con un plettro hard, ci sono tali e tante altre variabili che entrano in gioco nella registrazione di un suono che i singoli dettagli diventano insignificanti.

e immaginare che con un supporto fonografico piuttosto che con un altro (o con un impianto hi-fi piuttosto che con un altro) si possano cogliere questi fantastici particolari che ti stravolgono l'esperienza di ascolto, boh, a me sembra sempre una pia illusione.
anche fosse possibile coglierli, cosa aggiungerebbero di sostanziale all'ascolto?
la mia risposta, ovviamente, è: nulla.

silvano ha detto...

Ach, non ci casco e, non ci casco.

Sì era una mia recensione, credo del cd "La Scala" che si sente lo sgabello che cigola quando il maestro muove le chiappe.

:-D

Il parquet, anzi le assi del palco sono in The Koln Concert, ma quello si sente anche con una radiolina cinesina da 5 euro, che là proprio batte il tempo con i piedi.

joyello ha detto...

Poi c'è anche la domostrazione del contrario: Nel CD di "Sgt pepper's..." (di un gruppetto niente male chiamato The Beatles) negli ultimi minuti del pezzo conclusivo (A Day in The life) si sente nettamente il cigolio del seggionino del pianoforte, durante il "MI" dell'accordo finale, lasciato estinguersi naturalmente.
Un rumore che non si sente in NESSUNA versione in vinile, nemmeno nella recentissima edizione remasters 2009.
:-)
Io, personalmente, trovo che sentire suoni estranei a quelli mediamente necessari per il brano, sia "un difetto". Sono certo che George Martin fosse "infastidito" da quel cigolio sul primo CD di Pepper. :-)

tony-face ha detto...

Io che sono di quelli malati, amo tantissimo quel cigolìo del seggoilino e il vibrato della bottiglia che si sente sul Leslie su quell'accordo finale...

allelimo ha detto...

joyello, esempio perfetto: il cigolio del seggiolino del pianoforte è si un dettaglio ma non aggiunge nulla alla musica, semmai sottrae.
però la psicologia dell'appassionato di hifi ("la riproduzione più fedele possibile dell'originale sonoro") lo fa andare in estasi all'idea di poter cogliere un dettaglio insignificante come questo.

sul fatto che il dettaglio si possa sentire solo su cde non su vinile, c'è una cosa sola da dire: ti sbagli.
è sicuramente il contrario, nessun cd può essere più dettagliato di un vinile.
(vedi il già discusso corollario della qualità dei supporti fonografici discendente dal postulato della qualità erga omnia)

joyello ha detto...

In effetti temo di sbagliarmi. Devo PER FORZA avere qualche limite auditivo dal momento che QUEL cigolio non lo sento nel vinile "Remaster 2009" (che ovviamente ho comprato: sono pazzo!), né sul vinile rieditato dalla "Apple" negli anni 80 (ricevuto in regalo da una corteggiatrice che non aveva sufficienti informazioni su di me) ma... nemmeno nella versione ITALIANA della Parlophone, realizzata con le galvaniche completamente rifatte dalla EMI Italiana (per chi non lo sapesse il non plus ultra), che è una delle edizioni storiche più prestigiose nonostante l'assenza del solco concentrico in chiusura, escluso per ragioni misteriose.

allelimo ha detto...

tony-face, ma cosa aggiungono alla musica il cigolio del seggiolino e il vibrato della bottiglia (cui peraltro non ho mai fatto caso, stasera magari rispolvero il cd...)?
ok, sono curiosità, imperfezioni tecniche, ma mi sembrano cose adatte alla rubrica "forse non tutti sanno che..." della settimana enigmistica...
:)

allelimo ha detto...

joyello, se non si sente sul vinile e sul cd sì, è un difetto.
se non si sente sul cd e sul vinile sì, è un pregio.
:)

tony-face ha detto...

Non aggiungono NULLa alla musica, è ovvio.
Ma a me sono sempre piaciuti i "rumori", le imperfezioni nei dischi /Cd/mp3 dei miei gruppi preferiti,
Sentire un rumore, un colpo di tosse, qualcosa di "sbagliato" mi incuriosisce, mi piace.
E' roba da malati, ovvio e altrettanto ovviamente non cerco quello nella musica.

Mi diverto talvolta a consultare questa pagina di un malatissimo che ha sezionato brano per brano il repertorio dei Beatles cercandone le imperfezioni.
Un pazzo. Però mi diverto a riascoltare i Beatles seguendo le sue "indicazioni"
http://steve.hamel.name/songs/

joyello ha detto...

Tony, quel sito è incredibile! Adesso chi si schioda più?? :-)

Comunque, ovvio che anche a me picciono le "cappelle". Quello che non concepisco è amarle più di tutto il resto.
"A day in the life" è un brano assolutamente perfetto che non viene migliorato da un cigolio sul finale. Un cigolio che, per altro, non era percettibile nella versione originale per un (presumo) ritocco di editing.
Anche io amo Lucio Battisti che "chiama" il finale prima delle ultime 12 battute di "Il tempo di morire" ed adoro che quello strillo sia rimasto stampato nel disco, così come è venuto... Poi, certo, se non ci fosse mai stato e l'avessero aggiunto in un remaster, forse non avrei compreso.

tony-face ha detto...

Non è un sito, è una malattia.
E il tipo è un maniaco da rinchiudere.
Però quando mi voglio divertire mi vado sentire al minuto e 44 secondi del tal pezzo, John che nel canale destro dice "wow" o Ringo che perde un colpo in quell'altro punto.

allelimo ha detto...

Il sito è davvero ben fatto, gli ho dato solo un'occhiata superficiale ma ci sono un sacco di curiosità.
La maggior parte sono non troppo interessanti a mio avviso: tipo "a 0'35" si sente il rumore di un respiro" oppure "a 1'23" si sente un click, forse di una corda di un violino" mi sembrano poco significativi.
Altre cose le trovo più musicalmente significative, chessò, il racconto delle battute vuote lasciate su "A Day in the Life" e successivamente riempite con la parte composta da Paul, o il classico racconto della registrazione di "Strawberry Fields", di cui ho parlato anch'io qualche tempo fa.

Trovo comunque perfetta la conclusione di tony: "quando mi voglio divertire", seguire le indicazioni del sito e dare la caccia a rumorini, imprecisioni e scricchiolii va benissimo.
Quando invece mi interessa ascoltare una canzone, sono cose decisamente superflue.