Eccola qui la nuova frontiera!
Ogni settimana riusciamo a spostare il tutto un passettino più in là.
Oggi con i Jesus and Mary Chain (o chi per loro), che si inventano la ristampa per la prima volta in vinile di cose già edite su cd.
Fantastico, no?
La storia che cammina all'indietro, nientemeno.
Non solo si ristampano su vinile i dischi originariamente usciti così, che in fondo in fondo ci sta anche.
Si stampano su vinile dischi originariamente mai usciti così, cioè registrazioni fatte per il 99% direttamente in digitale.
Ma la ristampa serve a conferire loro la magia dello scricchiolio che aumenta ascolto dopo ascolto, la dinamica limitata e le dimensioni della copertina, dandogli nel contempo un'aurea di verginità musicale primigenia, quella dei dischi che uscivano solo in vinile nei bei tempi che furono, quando noi si aveva ancora vent'anni...
(come sarebbe a dire che il cd non era ancora stato inventato? che scusa puerile...)
E quindi, per la prima in vinile!
La ristampa di due trascurabili concerti dal vivo del 1992 e del 1995, più tutte ma tutte le Peel Sessions, già uscite complete ma solo in cd, disdetta.
Dove metteremo l'asticella la settimana prossima?
Sono ansioso di scoprirlo...
Note e links:
Lo trovate qui, al miserrimo prezzo di 159 eurini.
Naturalmente, ma non c'è bisogno di dirlo, insieme con i soliti ricchi premi e cotillons: libretto fotografico, memorabilia e puttanate varie, scarti di registrazione, etc.
Ma in edizione "numerata e limitata", che così chi se la accaparra può pure immaginare di avere in mano un oggetto che aumenterà di valore nel tempo...
25 commenti:
come dicevo..la prossima frontiera sarà far uscire in vinile un album MAI uscito prima...
Brazz: la ristampa di albun mai usciti è pratica già piuttosto diffusa.
:-)
Allelimo: Smettila di votare "Place to be"
:-)
E' un vortice di ristampe!
Francamente mi piacerebbe sentire chi ha effettivamente speso le sterline o gli euri per questi acquisti, mah?!?
Poi ora i Gesù e Mariacatena, toccherà ai Sanfrancischipsichi poi ai Maddrrepanchina poi ...
C'è poi chi effettivamente ascolterà tutto questo popò di robbba?
O sono feticci?
enri, se li fabbricano, perché evidentemente hanno individuato un target a cui rivolgersi. I "normali" appassionati di musica non li comprano (come non li compravano in passato). L'industria sta spremendo gli ultimi baluardi del collezionismo che, evidentemente, sono ancora parecchi.
Ma il punto di questo post è: che senso ha pubblicare in vinile (analogico) qualcosa che è stato registrato in digitale?
La magia dell'analogico, posto che esista, si deve all'analogico.
Se è digitale, la magia non c'è più.
Non basta mettere una registrazione digitale su un vinile analogico per restituirgliela.
Oh, voglio dire: logicamente parlando. Patafisicamente si può sostenere qualsiasi cazzata e convincersi che sia vera.
Se senti la magia dell'analogico in una registrazione digitale pubblicata su un vinile, sei scemo.
Oppure audiofilo.
Loro sono specializzati nel sentire cose che non esistono.
Le ristampe, chi le acquista e chi le ascolta, boh.
Chi le acquista, direi i collezionisti e i malati di mente (non che la differenza etc.)
Chi le ascolta, sicuramente NON chi le acquista (le due categorie sopra menzionate non sono interessate all'ascolto della musica)
Probabilmente le ascolta chi 'ste cose qui non riesce a fare a meno di scaricarle, perchè magari c'è quell'inedito di 3 minuti che non sei mai risucito ad ascoltare quando il farlo ti avrebbe cambiato la vita etc.
E allora scarichi, ascolti una barra due volte, e poi metti da parte per sempre.
Io di solito faccio così...
Joyello, dimenticavo: grazie del promemoria, vado subito a dare il mio voto giornaliero alla cover più bella etc.
:)
Ach! ucciso. Collezionista e audiofilo...ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa....
Ma... J&MC sono (credo) nati in analogico.
Joyello, ho i miei dubbi.
Uno, per quello di cui ho già parlato qui.
Due, perchè fino a un decina di anni fa la fregola dell'analogico non esisteva.
Tre, perchè i dischi "per la prima volta in vinile" sono registrazioni del 1992 e del 1995, e ho serissimi dubbi che siano anche lontanamente analogiche.
Non sono stato chiaro: dei J&MC sono nati probabilmente in un misto di analogico e digitale i primi dischi, ma non quelli di cui stiamo parlando qui.
In molti casi l'acquisto è solo "speculativo".
Quando con Lilit and the Sinnersaints pubblicammo "The black lady and the Sinner Saints" ne facemmo una versione "limited" in 100 copie con allegato un CD singolo già uscito e un plettro (un plettro !) con il logo del gruppo.
100 copie a 18 euro l'una...sparite in pochissimo tempo. E con quelli l'etichetta si è pagata in buona parte la stampa del CD normale.
Il prossimo lo stampiamo in un cofanetto di metallo e ci sono già parecchie prenotazioni di chi non ha alcun interesse per la musica in sè ma per l'oggetto....
Funziona così e per noi piccolissimi è una benedizione....:)
tony-face, esatto: l'esistenza dei collezionisti è una benedizione per i piccoli produttori (ma anche per i grandi, direi, vista la quantità di puttanate a loro dedicate pubblicate ogni mese)
Ma esatto anche il fatto che ci sia chi compra l'oggetto in sè, senza nessun interesse per la musica contenuta.
Ecco, io, da piccolissimo ex-chitarrista, non credo avrei nessun piacere a sapere che qualcuno compra un mio disco perchè gli piace la confezione, e poi magari nemmeno lo ascolta perchè la musica non gli interessa.
La trovo una cosa deprimente.
Poi certo, se uno dall'attività musicale deve almeno non perderci troppo denaro, tutto fa brodo, anche i collezionisti di confezioni.
Però allora potremmo fondare una nuova etichetta che produce solo confezioni: bellissime, raffinatissime, stravaganti.
Di sicuro interesse per il mercato dei collezionisti, eh.
Con dentro fotografie, testi, libretti, ricchi premi e cotillons, con dentro niente.
Nessun disco, nessun cd, nessun file, nessuna musica.
Magari non-registrata in analogico.
Non-stampata in vinile.
Magari facciamo il botto commerciale...
:)
Il contenuto musicale non interessa al collezionista, ma ci deve essere. Quindi l'idea della confezione senza contenuto non funzionerebbe, ok che il collezionista è un malato di mente ma non puoi dirglielo in faccia.
A proposito di follie, ma questa (percorso opposto rispetto alla ristampa dei J&MC) dove si colloca?
Disponibile alla modica cifra di $581.94 High Vibration, A Limited Edition 16 SACD Box Set High Resolution 96khz/24bit Stereo Remasters, 13 YES albums from 1968-1987 + Bonus SACD Disc
400 e passa euro per la discografia degli Yes sono circa 25 euro a disco.
In alta risoluzione audiofila, eh.
Come se la merda valesse la pena di ascoltarla in alta risoluzione...
:)
Ci è anche capitato (e non pochissime volte) che qualcuno acquistasse DUE copie del CD o disco ("una da ascoltare, una da tenere sigillata per la mia collezione").
E' speculazione.
In effetti se ai tempi, invece di compare tre copie del 45 Indigesti/Wretchd autoprodotto a 2.000 lire l'uno, ne avessi prese 20, ora avrei la possibilità di fare u nbel gruzzolo (visto che volano via a 100 e passa euro, nonostante mille ristampe).
L'idea dell'etichetta che produce cose SOLO per collezionisti non è peregrina e sono sicuro che ci si farebbero anche due lire.
Negli 80's andai "a casa" dei RESIDENTS e in un capannone vidi , ad esempio, un "porta pizza" con l'occhio dei Residents stampato in sole 100 copie e venduto a cifre folli o altre amenità simili.
Ci campavano , e ben, con i fans allupati.
Nel nostro piccolo abbiamo 10/20 persone che di noi hanno tutto e tutto vogliono avere e che trovi ai concerti che acquistano o riacquistano cose che già hanno perchè la copia si è rovinata oppure questa la vogliono autografata.
Tutto vero quel che dice Tony.
Noi Peluqueria abbiamo fatto DUE dischi. Di entrambi abbiamo ancora parecchie copie.
L'anno scorso abbiamo fatto un 45 giri in vinile. Cento copie numerate. Sparite in poche settimane (ne ho tenute una ventina di copie da vendere ai concerti - dove... la gente predilige i CD- e per qualche ritardatario) Ma la vendita "on line" di "Tequila" è stata impressionante. E, come dite bene tutti voi... molti mi hanno scritto ringraziandomi della possibilità di scaricare le due canzoni da bandcamp perché il disco non avrebbe nemmeno potuto ascoltarlo, ché non ha più un giradischi. Ma... L'ha comprato!
Io ci ho guadagnato poco ma... è stata una soddisfazione.
Ah, dimenticavo: avevo realizzato un press test di "Amaresque" in vinile. ce ne sono poche copie (solo per noi della band) ma sul sito l'avevamo inserito perché ci piaceva, aggiungendo la scritta "esaurito". In fondo era tutto vero. L'LP esiste (con tando di copertina apribile e poster allegati!) ma non è più disponibile.
Assieme all'ordine per il 45 giri, sono stati molti a richiedere anche l'Album in vinile. Abbiamo dovuto dire che non era più disponibile.
Un tizio (da come scriveva sembrava molto giovane) è arrivato ad offrirmi 200 euro. Confesso di averci fatto un pensierino.
Nella risposta a fuzz non ho detto abbastanza chiaramente che l'edizione SACD 96khz/24bit è, dal punto di vista tecnico, un'assoluta puttanata, senza nessuna giustificazione possibile a parte quella del marketing.
Per il resto, io le edizioni dei dischi De Luxe senza disco proverei a farle.
Per i maniaci del vinile, basterebbe avessero la copertina di dimensioni adeguate.
La purezza di ascolto del vinile immaginario non potrebbe essere battuta da nulla, per la gioa di collezionisti e audiofili.
:)
Anche i miei adorati CAKE...
http://merchnow.com/products/143011/showroom-of-compassion-signed--7-box-set
Apperò, tiratura estremamente limitata eh, solo 5.000 copie?
Conviene affrettarsi per riuscire a procurarsene una...
:)
Certo che firmare tutte le 5.000 copie non è uno scherzo, eh, sul serio, roba da crampi alla mano.
E anche loro hanno la loro cazzatina particolare: "A bonus CAKE temporary tattoo is included in each box set."
Cioè, tipo i tatuaggi all'inchiostro delle cicche di quando eravamo piccoli, quelle rettangolari rosa con la confezione con i disegni degli animali...
Sisì, quella dei "tattoo" è una loro "fissa" anche nel CD di "Comfort Eagle" ce n'era uno. Orribile, va da sé...
LI AMO!
:-)
Beh, conosoderato che in genere il collezionista acquista in triplice copia, una da aprire, una lasciare incelofanata e una di scorta... in realtà fanno poco più di 1.500 copie. Ci sta;-)
W
conosoderate, gente, conosoderate...
eheh, mi sembra davvero carabinieresco/burocratica come cosa - "appuntato, redigete la denunzia in triplice copia"
:)
Eh come minimo sa un tantino di burocrazia...
W
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