Dunque.
I miei due figli piccoli (piccoli, insomma: 12 e 13 anni ormai, ma per me sono sempre "i piccoli") ascoltano molta musica, altro che "i giovani non ci piace più la musica".
Con i telefonini di solito, o tramite Youtube, certo.
E ascoltano il rap.
Quello italiano, quello di solito citato come esempio di banalità inascoltabile: Emis Killa, Fedez, Marracash, Fabri Fibra, Club Dogo, etc.
Che a me non piace, eh.
Non lo capisco, non ci trovo niente di stimolante.
Però.
A loro piace, e molto.
Ci si ritrovano, in quello che quei rapper lì dicono.
E certo, quelli lì sono artisti "commerciali", mica artisti "seri".
Quelli che non è mica musica questa, dai!
Quelli che questi qui non hanno nessun talento, tra sei mesi nessuno si ricorderà di loro.
A me continua a non piacere, però mi viene da pensare...
Ad esempio, a quello che dicevano i cinquantenni degli anni '50 a proposito di Elvis Presley.
A quello che dicevano i cinquantenni degli anni '60 a proposito dei Beatles.
A quello che dicevano i cinquantenni degli anni '70 a proposito dei Sex Pistols.
A quello che dicevano etc. etc.
Dicevano esattamente le stesse cose.
E allora, un po' sono contento che a me non piacciano, e ai miei figli invece sì.
Note e links:
[1] Il post nasce dall'aver appena letto su Facebook il solito cinquantenne, residuato vinilitico, che si domanda "ma chi caspita mi è 'sto Emis Killa?!"
Beh, c'è Google, invece di scrivere "ma chi è" scrivi il nome lì e lo scopri...
16 commenti:
Fai bene (a pensare quello che dicevano i 50 eccetera...) perché adesso i ragazzi ascoltano QUESTO.
Io trovo GIUSTO che a me non piacciano: Non sono io il target, sarebbe triste se mi riconoscessi in quelle parole. Poi, figuriamoci, io non amavo nemmeno l'hip-hop dei nostri tempi, non potrò mai affezionarmi a questo... Ma cerco di non fare il vecchio. Secondo me il RAP di oggi non è brutto, è solo una cosa che non mi appartiene, che non viene indirizzata a me e che quindi... Non mi piace.
:-)
A noi piace il Rock che non è più musica di rottura (se non di coglioni, in taluni casi) ma un genere classico.
:-)
direi che joyello ha perfettamente ragione..come hai ragione tu col discorso sui 50 enni eccetera...semplicemente ,dobbiamo cominciare a pensare di non esserepiù tanto giovani..idem x le cose che ascoltiamo noi,nella maggior parte dei casi,almeno...
la differenza rispetto a una volta è solo che mentre nei secoli scorsi,a una certa età(la nostra)non si ascoltava più nulla,ggi si continua ad ascoltare musica..quella musica che,fatalmente,è invecchiata con noi
Alle ...
i miei figli hanno esattamente la metà in termini dei tuoi, allora mi chiedo: cosa ascolteranno fra 6-7 anni?!? E io ?
Hahahahahah ai posteri l'ardua sentenza.
Io col rap sono rimasto ai GrandMaster Flash e ai Beastie Boys...
Per i tuoi figli: ci sta con l'età che hanno...
Un po' più inquietante il figlio di un amico di (8 anni) che l'altro giorno mi ha sciorinato a memoria tutta questa canzone...
"Ma chi ci salverà?
Dai banchieri, dai politici, dal deficit,
dalla crisi, dagli alieni, dai maya,
da Scilipoti in città..
C'è Alfonso Signorini"
io c'ho provato col grande (12 anni) quando ne aveva 9/10, ed era diventato un "best of rock" dai classici ai miei amati pearl jam.
iniziato le medie è passato totalmente alla sponda rap italiana. va bene uguale, sperando che non perda la curiosità di conoscere cose nuove e/o diverse.
saluti
ragazzi, oggi sono d'accordo con tutti :)
Aggiungo una riflessione nata di là, su Facebook: cosa avremmo detto noi sedicenni se un orribile vecchio cinquantenne avesse provato a convincerci che Claudio Villa era molto ma molto meglio dei Clash?
Ecco, gli orribili vecchi cinquantenni siamo noi adesso.
Non è bello e non è facile rendersene conto, ma è giusto che la "nostra" musica non sia anche la "loro".
Resto in Ascolto, anche il mio quando era più piccolo ha provato ad ascoltare quello che ascoltavo io, diceva anche che gli piaceva, per dire, baba o'riley degli who, ma era una roba così, tra il desiderio di compiacere il vecchio padre e l'indifferenza per la musica come tipo di espressione.
appena la musica è entrata nella sua vita, attraverso i contatti coi coetanei, ha cominciato a sviluppare i suoi gusti, o i "loro" gusti, ma a quell'età è lo stesso.
Il mio (9 anni) è ancora nella fase tipo "baba o'riley", tentativo di compiacimento sul genitore ma viene traviato dalla madre (Jovanotti...)e dai compagni (lady Gaga o altro, che ne so..)Confermo che va bene così...
beppekin, infatti: è una fase che passano tutti.
va bene così :)
Dopo questi commenti parlo della mia "esperienza".
Ho pensato ai Beatles per loro e per avvicinarli gli ho fatto vedere Yellow Submarine il film animato, poi da lì l'album.
Cmq è servito perché alcune canzoni la maestra d'inglese le utilizzò per le lezioni.
Nessuno avrebbe MAI cercato di convincerci che Claudio Villa è meglio dei clash.
Però ricordo NETTAMENTE chi mi diceva che erano (meglio dei clash) i Grateful Dead.
Chissà... forse era vero.
:-)
A me hanno sempre continuato a fare schifo i Greatful Dead. :)
Joyello, davvero?
pensavo di essere uno tra i pochi a non apprezzare i Grateful Dead (mitici, leggendari, etc.)
e ci ho provato eh, una ventina di anni fa ho anche comprato il "mitico" (?) Live/Dead, e mi sono annoiato a morte...
:)
Ciao Allelimo, usti è un po che non passo di qua. Ottimo post, vivo anche io una situazione simile (un razzo di 15 anni e uno di 11), ascoltano musica di continuo, oltre ai rappers da te citati anche questi nuovi 'fenomeni' dj del quale non ricordo neppure un nome. Concordo con te, sono contento che ascoltino, cosa non importa, vivono la loro età e il loro tempo, giusto così ai miei tempi ho fatto uguale. La cosa migliore è che poi comunque non stan fossilizzati li, ma quando stò ascoltando qualcosa io, ogni tanto uno di loro drizza le antenne e fa 'oh pa bella questa chi è?' oppure molto più semplicemente li becchi che fischiettano e approvano un vecchio pezzo rock.
Bene così
Un ragazzo, non un razzo (anche se ai tempi della naja ci sarebbe stato pure quello, ha ha ha ha)
grazie Sir, è quello che penso anch'io: che vivano il LORO tempo, non una brutta replica del tempo di qualcun'altro.
:)
Il valore del rap/hip-hop è nel contenuto dei testi, nel modo di fare la rima e nel sound. Il rapper italiano che salvo è frankie hi-nrg... non (quel che fu) Jovanotti, non (quel che fu) J-Ax, non Neffa, non Fabri Fibra, non Marrakesh... questi vanno bene per la loro età. Come i miei coetanei che alla loro età si rivedevano negli 883.
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