giovedì 11 marzo 2010

Franti


Un gruppo che ha sempre parlato in una lingua sola: quella della libertà.
Tutto il resto (musica, poesia, anarchia, incazzature, punk, rock, jazz) sono dettagli che fanno parte del tutto – irriducibili ed incorruttibili, li ho incrociati diverse volte a partire dalla prima ristampa su Lp della cassetta “Luna Nera”.
I Franti sono uno dei punti fermi del mio universo musicale: qualcuno che non ti tradisce mai, qualcuno con cui fare pezzi di strada insieme, credendo nelle stesse cose. Qualcuno che c’è sempre quando ne hai bisogno.
Se non li conoscete (ma è davvero possibile?) siete pregati di farvi un favore e procurarvi al più presto almeno “Non Classificato”, che contiene, tra le altre cose, la ristampa integrale dei lavori pubblicati dai Franti durante l’esistenza ufficiale del gruppo.

Tutto disponibile su “stella*nera” [1], insieme a tante altre cose, comprese le produzioni delle tante esperienze nate dai Franti, ed una sezione loro dedicata con testi, interviste, fotografie – e questa bellissima introduzione che copio e incollo qui:

“verso la fine degli anni settanta, un gruppo di compagni torinesi accende la scintilla che prende il nome di franti: …il cattivo del libro "cuore", quello che rompe i vetri a fiondate e non ascolta il maestro, quello che ride quando il re d'italia muore. | un manifesto, più che un nome. fanno musica semplice, che sa pensare di testa propria e non cavalca le tendenze di mercato. per questo, e per il vizio bastardo di non prostituirsi, di essere comunque diversi, si trovano tagliati fuori da tutti i circuiti: quello tradizionale non li vuole perchè gli sputano addosso ridendo tutte le sue contraddizioni, quello alternativo neanche, in fondo per gli stessi motivi. | solo, per la strada, franti è cantante e pittore, saltimbanco e scrittore, sognatore e poeta. la poesia di franti è poesia da strada: canta frasi raccolte dai manifesti e dalle scritte sui muri, le parole della gente sull’autobus, suonano la colonna sonora della periferia della città industriale. non importa se torino, akron o marghera, bhopal o leverkusen: la città di franti è il mondo intero. | la musica di franti è un giardino immaginario: dentro ci sono bob dylan, victor jara e i banshees, robert wyatt e john cale, patti smith e francesco guccini, fabrizio de andrè e i crass. è una musica fatta a pezzi: sono suoni ruvidi e ritmi spigolosi, presi da un mandala di innamoramenti ed influenze. la confezione è sporca, ma il messaggio è una luce vivida nel buio obbligatorio del culto del non-futuro. | l'avventura di franti dura lo spazio di una stagione ma, a dispetto della rivoluzione punk che finirà in fondo a un contratto con una major oppure suicida in un trafiletto in cronaca, franti riprende vita in nuove forme e nuovi suoni. nomi nuovi eppure sempre diversi, come nuovi e sempre diversi sono gli anni che si susseguono: howth castle, environs, yuan ye, panico, orsi lucille, banda di tirofisso, kina, ishi coinvolti in incroci, riunioni, collaborazioni, sovrapposizioni. | l'avventura non è finita. il sogno non è finito. adesso c'è un bambino nuovo in città: gira in bicicletta per le strade come dante di nanni, figlio bastardo del franti bastardo, libero dai recinti della scuola e senza l'obbligo del catechismo, il sole nei capelli, un sasso in mano e una fionda in tasca. e, statene certi, non appena la sua canzone si spargerà per l'aria, il bastardo quella fionda l'impugnerà e farà volare sassi contro le finestre appena pulite che tengono lontana l'aria della strada, e lancerà un bullone rovente contro il tubo catodico del vostro televisore sempre acceso...”


Note e links:
[1] Chi si ricorda di “Rockgarage”? Etichetta discografica e rivista che sarebbe un peccato sminuire con il nome di fanzine, è stata una delle cose migliori successe in Italia nei primi anni ’80.
Dietro “Rockgarage” c’era Marco Pandin, che ora anima stella*nera: cos’è ve lo lascio dire direttamente dalle sue parole di presentazione:
“stella*nera è una non-etichetta discografica indipendente diretta da marco pandin. | l'idea di fondo è mantenere uno spazio aperto, consapevolmente marginale, per certi suoni non rassegnati. uno spazio utilizzato per diffondere controcultura ispirata da sentimenti pacifisti, anarchici e libertari. | non viene preferito un genere musicale specifico, e c'è uguale interesse per vecchie registrazioni e per materiali inediti. | i vari titoli sono pubblicati in confezioni artigianali utilizzando quanto più possibile carte ecologiche. | i materiali pubblicati da stella*nera non vengono distribuiti commercialmente nei negozi ma offerti in cambio di una sottoscrizione a favore di a/rivista anarchica, mensile anarcopacifista milanese che esce regolarmente dal 1971.”

26 commenti:

romilar ha detto...

si è possibile, non li conosco :)

allelimo ha detto...

Romilar: il link c'è, vai e rimedia... ;)
E su YouTube si può ascoltare ad esempio la loro "No Future".

Stefania248 ha detto...

Prescindibili direi.
:)

allelimo ha detto...

Stefania: gusti. Qui c'è molto di più che nei Pink Floyd o nei Litfiba, a mio parere - poi ohè, mica è obbligatorio capire la differenza tra persone vere che tra le altre cose fanno musica e buffoni miliardari senza vergogna... :)

Stefania248 ha detto...

C'ho provato ad ascoltarli e finchè non si mettono a cantare va bene! Dopo mi cadono le braccia!
Che siano persone vere, non lo posso recriminare... Poi i gusti son gusti. Ti ricordo che a me piace la cipolla.
:-))

allelimo ha detto...

I gusti son gusti, sì - ma a volte si può anche concedere qualcosa di più di un ascolto da YouTube: se hai 10 minuti di tempo, fai un giro sul link a stella*nera e sulle pagine dei Franti, scoprirai una delle poche esperienze (non solo musciali) non prescindibili di questi ultimi 30 anni.

Stefania248 ha detto...

OK ci provo magari con calma stasera.
Ciaoooo
:)

brazzz ha detto...

i'm backkkkk

allelimo ha detto...

brazzz: computer riparato? Secondo me un video dei Franti sul tuo blog per festeggiare il ritorno sarebbe proprio l'ideale... ;)

brazzz ha detto...

mai ascoltati,ma rimedio subito

Harmonica ha detto...

viva i gronge viva claudio villa ! ;oD

allelimo ha detto...

Harmonica: Claudio Villa e i Gronge vabbè, ma cosa c'entrano entrambi con i Franti?

CheRotto ha detto...

grazie per lo spunto...
http://osirisicaosirosica.blogspot.com/2010/03/se-non-ho-una-parola-posso-solo.html

allelimo ha detto...

CheRotto: grazie a te per il tuo post - se qualcuno scopre i Franti grazie ai nostri blog, beh, è una cosa bella :)

Harmonica ha detto...

@allelimo
Nulla, semplice e sano cazzeggio ;o))

allelimo ha detto...

Harmonica: per curiosità, li hai mai ascoltati i Franti?

Harmonica ha detto...

sarò sincero; ne ho sentito parlare all'epoca, ma non ho mai avuto occasione di ascoltarli. Ho rimediato cinque minuti fa con "No Future" sul tubo; il pezzo mi è piaciuto, a prescindere dal canto, cosa però che è sempre stato un limite per i gruppi rock italiani, ma in questo caso la voce è secondaria rispetto alla validità della proposta musicale.
Da approfondire, thanks.

allelimo ha detto...

Su YouTube ci sono anche:
Preachin' Blues
Il battito del cuore
Every Time
Acqua di Luna
L'uomo sul balcone di Becket

E poi ricordo che il triplo cd "Non Classificato" lo trovate su stella*nera per 16 euro - invece del settantesimo album dei Pink FLoyd o del duecentesimo clone di Springsteen, vedete un po' voi...

allelimo ha detto...

Invece non ho capito cos'hanno che non va le voci: Lalli è una delle voci più belle e vere della musica italiana, e Stefano è un ottimo cantante, che è risucito a fare delle cover di Tim Buckley assolutamente dignitose - e fare una cover di Tim Buckley non è uno scherzo, eh!

Di Stefano Giaccone su YouTube ci sono, tra le altre cose, questi pezzi tratti da un concerto/reading a quota 2600, nel Rifugio Marmolada Pian dei Fiacconi, il 31 Agosto 2008.
No Man Can Find The War (Tim Buckley)
The Land of Plenty (Leonard Cohen)
Sing All Our Cares Away (Damien Dempsey)
Moon after moon
Questi anni (Kina)

Sempre su YouTube si trovano anche pezzi di Lalli, Environs, Ishi, Howth Castle.
Nel caso non si fosse capito, io penso tutto il bene possibile di tutti loro - e possibilmente niente download qui, è uno dei non molti casi in cui è giusto tirare fuori qualche euro per sostenere loro, stella*nera e "A".

Ernest ha detto...

non li ho mai ascoltati... cercherò qualcosa
un saluto

allelimo ha detto...

Ernest: avendo visto sul tuo profilo la musica che preferisci, mi sembra giusto avvertirti che qui di rock/punk/folk/jazz si tratta: come dice anche il post, siamo da qualche parte tra "Bob Dylan, Victor Jara e i Banshees, Robert Wyatt e John Cale, Patti Smith e Francesco Guccini, Fabrizio de Andrè e i Crass."

Però ci sono anche tanti link per provare ad ascoltare qualcosa... :)

Unknown ha detto...

Oggi è mancato, mentre era al lavoro, Toni il chitarrista degli Ishi.

allelimo ha detto...

E' una notizia veramente triste. Un abbraccio forte alla sua famiglia.

sull’amaca.it ha detto...

Ciao, ho pubblicato una sorta di racconto intervista a Marco Pandin, fondatore di Rockgarage e produttore di Stella*Nera, forse vi può far piacere leggerla. Grazie.
Complimenti per il blog, mi abbono ai tuoi rss.

http://www.sullamaca.it/musica/rockgarage-la-fanzine-e-lautoproduzione-ne-parla-marco-pandin-2/

allelimo ha detto...

Bellissimo racconto-intervista, e ottime cose nei tuoi blog - come già detto nella risposta al commento su "Vinile" :)

sull’amaca.it ha detto...

Grazie!