mercoledì 3 marzo 2010

I dischi che vi hanno cambiato la vita - parte 2


Seconda parte, la prima è qui sotto. E' venuta un po' lunghetta, ma volevo concludere l'argomento ;)

1987 – David Sylvian – Secrets of the Beehive
O la fine del periodo new-wave/dark.
Un disco con arrangiamenti di archi che suonano “bene”, che fanno parte delle canzoni e non sono appiccicati lì per far finta che si tratti di musica classica. Con un assolo di filicorno, persino – un vero cambio a 360° rispetto a quello che avevo ascoltato negli ultimi 4 anni.
E poi: chitarre acustiche! E chi aveva mai preso in considerazione una chitarra acustica dopo il punk? Subito comprata per cercare di imparare a suonarla…

1987 - Spacemen 3 – The Perfect Prescription
1987 - Flaming Lips – Oh my Gawd
1987 - Opal – Happy Nigthmare Baby

…ma la fase acustica è breve – perchè nel frattempo cominciano ad apparire cose ancora più nuove, e si confonde con, diciamo, la rinascita del “rock” fatto con chitarre elettriche e amplificatori a palla.
E allora via tutti i pedali Boss, via anche il distorsore, tra la chitarra e l’ampli al massimo c’è un wha-wha, il suono deve venire solo dalla saturazione del pre – magari a valvole, ad avere i soldi per un Twin Reverb della Fender o per un AC-30 della Vox.
Psichedelia moderna per Spacemen 3, devastanti dal vivo. Ma davvero. Un impatto che su disco si poteva solo intuire, tonnellate di feedback e rumore.
Psichedelia virata hard per i Flaming Lips, mica quelli patinati e furbini di adesso, ma quelli veramente innovativi che fino a “Transmission from Satellite Earth” non sono stati capaci di fare un disco brutto.
Psichedelia con ricordi anni ’60 per gli Opal di David Roback e Kendra Smith, forse il punto più alto raggiunto da tutto quello che fu definito Paisley Underground – poi diventeranno Mazzy Star e a me continueranno a piacere lo stesso.
Nel frattempo sta per nascere il “grunge”, e nell’area milanese il Bloom di Mezzago diventa il posto dove andare a sentire musica dal vivo. [1]
E subito dopo…

1990 – Sonic Youth – Goo
… esce questo dischino qui. Non è sicuramente tra i primi 5 dei Sonic Youth [2], ma è il primo da alcuni anni il cui tour tocca anche l’Italia. [3]
Suonano al Rolling Stone di Milano 24 settembre 1990.
L’ho già scritto un paio di volte: alla fine del concerto quasi tutti erano ammutoliti (un po’ per il rimbombo nelle orecchie visto il volume), ci si guardava dicendo “Ma che cosa abbiamo sentito stasera? Come è possibile suonare così?”.
Perché un conto è ascoltare un disco, un conto è vedere dal vivo i Moore e Ranaldo che reinventano la chitarra come strumento, almeno tanto quanto ha fatto Jimi Hendrix.
Non so quanti gruppi siano nati in seguito a quel concerto, ma immagino tanti (e di almeno uno ho notizie certe...)

1993 – Flaming Lips – Transmission from Satellite Earth
1993 – Mazzy Star – So Tonight that Might See

Dopo anni di noise-rock, grunge, e suoni duri vari, un ritorno a sonorità più “pop” con i Flaming Lips di “She don’t use jelly” e i Mazzy Star di “Fade into You”.

1995 – PJ Harvey – To Bring You My Love
La riscoperta della produzione come parte centrale nella realizzazione di un disco: abbassiamo un po’ il gain dell’ampli e cerchiamo un equilibrio diverso tra chitarre e altri strumenti.

1996 – 2000
Anni musicalmente bui per me… un periodo di stanchezza. A 35 anni forse non è più il caso di andare a suonare in giro nei “locali alternativi”. Basta con il gruppo, allora. Compro come al solito Rockerilla ma al terzo numero che non riesco praticamente a leggere per noia e mancanza di interesse decido che si può anche smettere di comprare riviste per un po’.
Poi cambio lavoro, faccio anche un figlio – le priorità cambiano, il tempo diminuisce.
Quando all’improvviso: internet.

2001 – Audiogalaxy
Che non è un disco, ma è il primo programma p2p in cui era possibile trovare di tutto. C’era già stato Napster, vero – ma lì l’accento era sulle canzoni [4], qui c’è una miniera, c’è tutto – basta cercarlo e metterlo in lista (e aspettare giorni per completare il download, vabbè…).
Con Audiogalaxy rinasce per me l’interesse per la musica – soprattutto però per il recupero di tutte quelle cose che non ero riuscito ad ascoltare nei 20 anni precedenti, per problemi di disponibilità monetaria o disponibilità fisica dei dischi, lasciando in disparte la scena contemporanea.
Morto Audiogalaxy si passa a WinMX, dove comincia a essere possibile la ricerca di album completi, e il discorso qualità comincia ad avere una certa importanza…

2005 - Bittorrent
… fino alla nascita dei Bittorrent – ed in particolare di quelli che diventeranno in seguito le comunità private, dove si entra per invito, dove si scaricano gli album completi [5], dove la qualità tecnica diventa fondamentale, dove insieme all’ADSL si comincia a parlare ad esempio di file FLAC - un nome per tutti è Oink. [6]

2003 – David Sylvian - Blemish
2004 – Fennesz – Venice

E finalmente, ricominciamo con la musica “di oggi”.
“Blemish” è una rivelazione quasi immediata: musiche finalmente nuove. Mai sentite prima, davvero.
Da lì nasce la curiosità per Fennesz, che si occupa direttamente di un pezzo come “Fire in the forest”. E quando esce “Venice” cominci a capire da dove viene l’ispirazione per “Blemish”.
Da qui ricomincia l’esplorazione [7], e naturalmente diventa difficile fermarsi: si trovano etichette come la Not Not Fun (Robedoor e Pocahaunted), la scena DIY inglese (Dead Pilot e Sustain-Release), la scena delle net labels. [8]

2009 – Message To Bears – Departures
2009 – Richard Skelton – Landings
2009 – David Sylvian – Manafon

L’ultima citazione non poteva che essere per questi tre dischi – con i quali vi ho già tediato abbastanza nei post precedenti :)


Note e links:
[1] Quasi tutti i concerti importanti tra la fine degli anni ’80 e la metà degli anni ’90 si tengono qui: a memoria Spacemen 3, Loop, Shamen, Nirvana (2 volte), Tad, Dinosaurs Jr., Screaming Trees, Opal, Young Gods, Motorpsycho, Carnival of Fools, Afterhours e tutti quelli che non ricordo adesso.

[2] Cito in ordine sparso: Daydream Nation, Evol, Sister, Bad Moon Rising, Confusion is Sex

[3] Avevano già suonato anche a Milano alcuni anni prima, credo al Leoncavallo nel 1986. Io purtroppo non c’ero.

[4] Anche perché tutta ‘sta storia degli mp3 era proprio nuova: la qualità dei file era un concetto ancora sconosciuto, le limitazioni tecniche dei collegamenti erano enormi.
Chi si ricorda i modem a 28k? Poi la rivoluzione dei 56k, e negli uffici le linee ISDN accoppiate andavano veloci come la luce, 128k!

[5] E non si fanno più pastrocchi assemblando le canzoni di un album prese da fonti diverse, magari con diversi bit-rate (!)

[6] Ed è anche l’unico nome che farò qui… Oink è il primo ed il più importante, chiuso nel 2007. C’è un link nella colonna qui di fianco, chi volesse saperne di più può partire da questo articolo di Wikipedia. Ma la comunità creata da Oink non si è dispersa…

[7] Touch e Mego due etichette cardine per capire dov’è la “musica nuova” di questi anni.

[8] Di tutto questo si è già parlato qui – netlabels a parte, rimedieremo quanto prima, non preoccupatevi (o anche sì...)

11 commenti:

Lucien ha detto...

Torrent è stato un "voltone" epocale anche per me. Nuova vita e linfa musicale (insieme al blog).
Ormai il 99% della musica che cerco e ascolto proviene da lì; poi eventualmente si compra il cd.
Curioso: quello che è capitato a te alla fine degli anni '90 è successo anche a me in fotocopia alla fine degli anni '80! Fine del gruppo e dei concerti "suonati" e qualche anno dopo la nascita di mio figlio. :-)

Cannibal Kid ha detto...

i sonic youth segneranno pure me, qualche anno più tardi

per quanto riguarda internet, la svolta l'ho avuta con napster. ho comprato il mio primo pc pur di poter scaricare! ma pure audiogalaxy non scherzava, ci si trovava qualunque gruppo sconosciuto

sassicaia molotov ha detto...

Al Leoncavallo a vedere i Sonic Youth io c'ero.
Io però non ho quei nomi fra quelli che hanno segnato il passare del tempo.
I miei sono Old Time Relijun, Liars, Oneida, Wolf Eyes, Boredoms, Black heart procession, sì insomma leggevo prevalentemente Blowup quantunque la maggioranza dei suoi giornalisti andrebbe presa a nocchini per quanto se la tirano, ma devo ammettere che le migliori dritte degli ultimi dieci anni le ho avute da loro.

Euterpe ha detto...

Caspita anch'io ho avuto la crisi di fine millennio,mi sa allora che era un virus.Poi anche a me piacciono i Mazzy star e i Sonic Youth,soprattutto daydream natiion,e per concludere ero anch'io un aficionado del Bloom,soprattutto per i film.

allelimo ha detto...

Lucien ed Euterpe: la crisi della mezza età-rock? Non pensavo proprio di trovare altre persone cui fosse successa la stessa cosa... :)
Marco: tu sta attento, che visto il tuo "post di compleanno" potresti essere il prossimo...
sm: che invidia per i Sonic Youth al Leoncavallo... come erano nell'86? Io ero ancora in piena sbornia dark, avevo ascoltato "Bad Moon Rising" ma non mi era piaciuto abbastanza da convincermi ad andare al concerto...
Poi a parte i Boredoms, citi tutti gruppi degli anni '00, e i vent'anni precedenti? Mi sembrava che avessimo più o meno la stessa età :)

Disco Boomer ha detto...

La mia crisi è arrivata con la fine dei Nirvana, poi è arrivata mia figlia, poi un maschietto, in pratica fino al 2002 o giù di li, pochi soldi = poca musica. Poi grazie all'avvento dei torrent e di Totally Fuzz insieme alla crescita dei due giovincelli, ho ripreso alla grande. Non ci crederai, ma "Black Sea" di Christian Fennesz è stato un disco che ho amato e che ascolto ancora con piacere. Con Sylvian sono rimasto mooolto indietro pur essendo un artista che ho adorato ai tempi dei Japan; proverò ad ascoltare "Manafon" sperando che non mi provochi troppo rin-drone-amento. :o)

brazzz ha detto...

la crisi è stata latente nei 90..il grunge non mi piaceva,la wave è stato l'ultimo momento di libetà..poi ho scoperto la musuca che viene dall'est,tipo la bittova,o un certo nuiovo jazz,tipo jessica lurie,o le billy tipton sax quartet..poi l'etinca alla laswell,con zakir hussein,per fare un esempio..ho riscpoerto il dub..e i file..e sontornato alla musica..

allelimo ha detto...

Sta diventando una confessione della crisi di mezza età-rock - anche se la parte bella mi sembra il fatto che, se siamo qui a parlarne, l'abbiamo tutti superata :)

DiamondDog ha detto...

Mi accodo alla crisi.
Io ho rallentato la "ricerca" dopo i primi due tre anni dei '90, poi ho quasi smesso di ascoltare musica verso la fine sempre dei maledetti novanta e poi, COMPLICE INTERNET (non solo per scaricare e ascoltare ma anche per i blog in cui scambiarsi pareri) ho avuto una ripartenza che neanche DelNeri.
Quello che mi chiedo è: siamo tutti molto vicini come età? E se sì, il calo d'interesse è coinciso con l'aumento delle priorità personali (figli, mutui eccetera)? Oppure (e secondo me) negli anni '90 c'è qualcosa di indefinto e da focalizzare che ci ha respinto?
Me lo chiedo spesso e questo topic rinfocola i dubbi.

allelimo ha detto...

DiamondDog: non credo che dipenda dagli anni '90, Lucien parla di fine anni '80, brazzz di inizio anni '90, tu, Euterpe ed io di fine anni '90.
Credo sia una cosa legata molto più a motivi interni e soggettivi che al periodo "storico" oggettivo.
Però è un argomento interessante, come ho già detto prima non pensavo fosse così comune!

Simone Cavatorta ha detto...

Anch'io verso la metà dei '90 mi sono allontanato dal rock... pur non avendolo abbandonato del tutto, ho cambiato completamente genere (grande sbandata per la musica classica).
Ho ricominciato ad amarlo profondamente quattro o cinque anni fa, proprio grazie ai forum e blog su internet, grazie ai quali ho rivitalizzato vecchie passioni e scoperto tanta musica nuova che mi ero perso... a proposito, grazie per Secrets Of The Beehive :-)