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("A mio parere, secondo me, io penso che, credo ma potrei sbagliarmi, la mia umile opinione è che, se non è troppo disturbo
mi azzarderei a sostenere che" - distribuire a piacere in ogni cosa da me scritta!)
sabato 20 marzo 2010
Leanan Sidhe - parte seconda
Conoscete Bandcamp?
E' una piattaforma attraverso la quale chiunque può mettere on line, gratuitamente, le proprie composizioni musicali [1], e renderle disponibili per il download, sia gratuito che a pagamento.
Su Bandcamp sono approdati molto recentemente i Leanan Sidhe.
E hanno messo a disposizione di chiunque li voglia scaricare ed ascoltare i lavori da loro realizzati dopo la fine dell’esperienza con la Spittle Records negli anni ’80, ovvero i due cd “Planesequence” del 1993 e “Calendario Arboreo Perpetuo” del 2000.
Ne avevo già parlato molto velocemente a proposito della ristampa su cd dei primi due lavori [2], ma adesso sono in grado di completare la storia che avevo appena accennato.
Nella ristampa ci sono due “bonus tracks”, ovvero i due pezzi che avrebbero dovuto comporre il terzo ep, mai pubblicato per il rifiuto della casa discografica – troppo “strani” anche per il mercato indipendente dell’epoca, “Polaris” e “The music of Erich Zann”, recuperati nelle loro versioni demo perché delle registrazioni originali si è purtroppo persa ogni traccia. [3]
Soprattutto i venti minuti di Polaris sono fondamentali per collegare i primi due ep a quello che verrà dopo. Banale citare i “corrieri cosmici” del kraut-rock, ma lo fanno gli stessi Leanan Sidhe sul loro sito MySpace…
Finiti i rapporti con la discografia “ufficiale”, comincia per i Leanan Sidhe una nuova fase artistica, che si concretizza in “Planesequence”, cd registrato, prodotto e pubblicato in proprio nel 1993.
Lascio la parola a loro:
“Dopo i due mini lp ed una serie di vicissitudini, per noi traumatiche, con la vecchia etichetta, decidemmo disgustati di abbandonare qualunque tipo di coinvolgimento con altri e decidemmo di fare tutto da soli, quindi comprammo un registratore Fostex a 8 piste, i microfoni, un mixer , costruimmo uno studio in un bosco nella campagna Toscana ed in molti mesi pianificammo e registrammo “Planesequence”.
Purtroppo non avevamo alcuna esperienza in merito e quindi, nonostante il grande impegno profuso, i risultati non sono stati tecnicamente all'altezza, tuttavia sinceramente questo lato “tecnico” non e' che ci appassionasse molto, eravamo più interessati al senso artistico del progetto, quindi il fatto che suonasse più o meno bene ci ha sempre lasciato piuttosto indifferenti , perchè il risultato coglieva appieno ciò che volevamo rappresentare.
Quell'esperienza è stata per noi molto forte emotivamente, ma anche gratificante, pensa che alla fine delle registrazioni abbiamo distrutto materialmente lo studio stesso...”
Ecco, “Planesequence” purtroppo soffre di questa realizzazione tecnica non impeccabile, registrazione e missaggi avrebbero potuto essere migliori: ci sono grandi pezzi qui, ma non sempre è facile riuscire a sentirli.
Nel 2000 esce il cd “Calendario Arboreo Perpetuo” l'ultimo - per ora - lavoro dei Leanan Sidhe.
E’ un disco bellissimo, senza esagerare: è la cosa migliore che abbiano mai fatto. E’ la logica evoluzione del percorso musicale del gruppo, e ancora oggi - dopo 10 anni! – suona meravigliosamente ricco, complesso e “avanti”. Avrebbero potuto finire di registrarlo ieri, e sarebbe ancora ugualmente attuale.
Lascio di nuovo la parola al gruppo:
“Calendario Arboreo Perpetuo” è un esperimento parecchio complesso, partito da basi che abbiamo registrato in giro per il mondo: Terra del Fuoco, India, Nepal, Marocco, Gerusalemme e molti altri posti in cui abbiamo viaggiato
Si tratta di registrazioni ambientali, fatte con un DAT lasciato acceso per diverso tempo in luoghi che ci ispiravano: ci sono voci, rumori e quant'altro… Per esempio, “Il viaggiatore incantato” e' stato registrato a Varanasi in India, su di una barca, mentre all'alba discendevamo il Gange.
Le rive si stavano animando, e piano piano si sono riempite di rumori, suoni, musiche...
Alla fine del ciclo delle registrazioni sul campo, che e' durato anni, siamo tornati al lavoro a casa per la fase successiva: abbiamo riascoltato tutto e ne abbiamo ritagliato dei pezzi con il computer, li abbiamo mandati in loop e abbiamo creato dei primi brani su questi utilizzandoli come base. Abbiamo suonato strumenti acustici di vario tipo, ma anche altri costruiti da noi, fino a farne dei brani veri e propri; finita anche questa seconda fase abbiamo unito le due basi e di nuovo tagliato il tutto, producendo nuovi pezzi del tutto diversi dai primi, poi siamo andati in studio e abbiamo suonato sopra quelle nuove basi aggiungendo un terzo strato, con gli strumenti elettrici.
Per le voci invece abbiamo usato una parte che e' sostanzialmente un racconto recitato, e prosegue da un brano all'altro; insieme a questo ci sono anche parti cantate vere e proprie.
Il tutto ha richiesto un lavoro enorme e lunghissimo, per finirlo ci abbiamo messo quasi 10 anni!
Non avendo nessuna scadenza da rispettare, abbiamo continuato a modificare e sperimentare fino a che non siamo stati assolutamente soddisfatti del risultato: le basi, nei loro passaggi prima della stesura finale, sono di fatto dei dischi a se stanti.
Tutti i pezzi di “Calendario Arboreo Perpetuo” sono costruiti con questo sistema “a strati” tranne l'ultimo, “Facce nella stanza del rabbi”, che invece e' registrato live in diretta in studio senza alcuna sovraincisione.”
Che altro devo dirvi? I due lavori sono disponibili, completamente gratuiti, su Bandcamp: andate lì, schiacciate “download” e li scaricate, completi delle copertine per chi volesse realizzare i cd fisici.
Se non lo fate, beh, ci perdete solo voi… [4]
Note e links:
[1] E la cosa migliore di Bandcamp è l'attenzione alla qualità tecnica della musica: è possibile scaricare file FLAC, mp3 di diverse qualità, e una serie di diversi formati per tutti i gusti.
[2] Ovvero “Ash Groove Primroses” e “Our Early Childood Sky”, raccolti nel cd della Spittle “Blue And Gold (And Yellow) a Collection 1986-1988”.
[3] Tutti i dettagli li trovate sul loro MySpace.
[4] Devo lasciare l'ultima parola ancora ai Leanan Sidhe:
"Quando abbiamo finito "Calendario Arboreo Perpetuo" ne abbiamo spedita una copia ad alcuni giornalisti Italiani, una decina, credo, ho ancora la lista con i nomi e le date della spedizione.... nessuno ci ha mai neanche risposto."
Seguirà post sulla stampa musicale ed i giornalisti italiani - a breve, promesso...
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17 commenti:
Ho scaricato "Calendario Arboreo Perpetuo" ed ho effettuato un primo ascolto, sembra molto buono anche se ha bisogno di essere ascoltato più volte. Azzardo una suggestione, basata in realtà su un ricordo colpevolmente sbiadito (devo assolutamente riascoltarli dopo tanti anni di oblio), ma mi hanno ricordato i Clan of Xymox, adesso onestamente non potrei dire che gli assomigliano (non sono molto dark al primo ascolto) ma solo che me li hanno fatti ritornare in mente.
ciao, silvano.
"Calendario arboreo perpetuo" è un disco sicuramente complesso, che merita - ed ha bisogno di - più di un ascolto attento.
Come riferimento però i Clan of Xymox direi di no: per quello che ricordo, erano un gruppo di dark-dance (batteria elettronica, sequencer, etc.) con elementi "gotici".
Di quell'estetica, qui non trovo traccia: nemmeno l'ombra di temi dance, non c'è neanche una vera batteria (tutte le parti percussive sono campionamenti in loop di suoni vari ed eventuali...)
Dovendo dare dei riferimenti musicali direi:
- new wave, psichedelia e folk per i primi due ep (Joy Division/Pink Floyd/Breathless/Nick Drake)
- aggiungere kraut-rock e "avanguardia" per il terzo ep (Can, Popol Vuh, Ash Ra Temple)
- per "Planesequence" aggiungere tribalismo percussivo e tematiche oscure (ma non "dark"), e qualcosa dei Jane's Addiction magari?
- Per "Calendario", mettere tutti i precedenti insieme e filtrare attraverso suggestioni ambient, field recordings e sperimentazione.
Ho ritrovato la cassettina con su i Clan of Xymox con l'album "Medusa" da un lato e dall'altro i Breathless con l'album "The Glass Beads Game". Ecco spiegato l'arcano.
Fai un salto qui che ti potrebbe interessare se ti piace il grande Zorn:
http://fard-rock.blog.excite.it/permalink/510635
ciao, silvano.
ciao, silvano.
Ah, direi proprio di si: sembra impossibile parlare dei Leanan Sidhe senza citare i Breathless :)
Credo che - pur non essendo in realtà musicalmente troppo simili - entrambi cercassero di ispirarsi a modelli non rigidamente omologati alla scena loro contemporanea, finendo così per avere una sorta di "spirito comune".
Grazie per il link, "Fard Rock" è già presente nel mio blog-roll: mi piace quello che scrive Joyello, e trovo bellissimo il titolo del blog!
Quel concerto non lo conosco, stasera metto in download.
Concordo è un tipo in gamba.
P.S. tanto per non smentirmi mi fa impazzire l'immagine del Linn Sondek Lp12.
Ci ho messo un po' ma poi ho capito (è la foto del giradischi in alto a destra su "Fard Rock"...)
Che mi fa venire in mente due cose:
- ho ancora tra le bozze del blog il post sull'audiofilia, prima o poi lo tiro fuori...
- sarebbe bello che i commenti qui riguardassero i Leanan Sidhe ed i loro dischi - perchè sono dischi molto ma molto belli :)
Fammelo riascoltare per un commento...
Ascoltato ieri sera, vista una raccomandazione così sostenuta :-)
Da risentire con più attenzione, molto ma molto valido alla prima impressione.
scusa,ma dove le trovo le loro cose?
brazzz, accipicchia, tutto il post è strapieno di link - segui i primi tre ed ecco fatto :)
lascia stare..ho visto un attimo dopo aver postato..
interessanti..li provo. grazie per la segnalazione!
non è roba per me, anche se la tipa sembra caruccia :)
tutti: al primo link del post è possibile anche ascoltare in streaming i due cd, non solo fare il download :)
i leanan sidhe hanno da poco perso il loro leader... credo che la loro musica resterà una pietra miliare. Forse sarà complessa, forse dovrà essere ascoltata più volte, ma nessuno aveva grato il mondo raccogliendo suoni naturali e voci su cui costruire una mistica che va sotto il nome di "Calendario Arboreo Perpetuo". Grazie per questo dono.
Anonimo: puoi mandarmi una mail?
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