lunedì 17 dicembre 2012

Classic Rock Lifestyle

Copincollo da Media-Trek:

"E' uscito in Italia un nuovo mensile musicale, Classic Rock Lifestyle. Versione italiana del Classic Rock inglese. Salutiamo con gioia l'arrivo di un mensile musicale in un paese dove di musica si legge sempre di meno. Auguri."

Ora: in copertina solo notizie di stretta attualità: Led Zeppelin, The Beatles, Jimi Hendrix, Guns n'Roses, Jon Lord, AcDc.
In Italia si legge sempre meno di musica?
Beh, meno male, direi: se l'offerta per chi volesse farlo è questa[1]...


Note e links:
[1] E senza scordare la "concorrenza": Mucchi Selvaggi, Buscaderi e Suoni vari.

25 commenti:

TonyFace ha detto...

Give the people what they want !
Se metti Hendrix (Beatles, Who, Stones, deep Purple , Pink Floyd etc ertc)in copertina qualche centinaio di iper fans te li becchi e te lo comprano.
E' successo anche a me l'altro giorno.
Ho visto "Rolling Stone" con Joe Strummer e intervista a Pete Townshend in copertina.
Di Joe la solita storia che conosco a menadito, di Townshend intervista sul suo libro.
Ho comprato. Letto in due minuti e messo lì.
Però funziona !

allelimo ha detto...

Ma è proprio l'accoppiata "classic" e "rock" che non riesco a sopportare, mi sembra un ossimoro osceno...
:)

Anonimo ha detto...

Allelimo, con rispetto e stima: fatti i cazzi toi !
Per cui, 'nto culo a Classic Rock, e già che ci siamo, 'nto culo pure a allelimo!

allelimo ha detto...

Anonimo, grazie e altrettanto.

tony-face ha detto...

Classic rock è ormai un "genere".
Gli anni hanno appiattito tutto.
Vedi punk e new wave.
"Ai tempi" per noi le distinzioni erano enormi nello stesso ambito punk (Sex Pistols diversissimi da Clash, Germs da X, Vibrators da Exploited)
Adesso "quello" è punk.

Classic rock è Hendrix e Genesis, Pink Floyd e Beatles

brazzz ha detto...

condivido sul fatto che il tempo appiattisca..ho visto quindicenni comprare deep purple in rock e in the court of crimson king..nel 71 sarebbe stata una bestemmia..
venendo alla "nuova" rivista musicale..ho letto un gran bene di un tale di memphis,che rotea il bacino in modo strano..
niente a che vedere con il meraviglioso glenn miller,che campeggerà sulla prox copertina di suono,ma chissà..anche se penso che non durerà...

Anonimo ha detto...

Quindicenni che comprano In Rock e In the Court ben vengano...per arrivare a fracassarsi i maroni con i Red Crayola o gli Einstürzende Neubauten c'è tempo...

W

allelimo ha detto...

L'accoppiata "classic" e "rock" non mi piace per almeno due ragioni:
- perchè tende a dare un'aura di superiorità alla categoria (è rock, sì, ma "classic", eh!)
- perchè di solito chi apprezza il classic-rock pensa anche che la musica sia morta in quegli anni lì.
Probabilmente ce ne sono altre, se mi vengono in mente le scrivo.

Il tempo livella, vero.
E anche verso l'alto, perchè delle schifezze giustamente non si ricorda più nessuno, e quello di cui ci si ricorda di solito è effettivamente di buona qualità (al netto, ovviamente, degli amanti del trash e dei teorici della riavlutazione forzata di qualsiasi cosa si ricordino dei tempi in cui avevano sedici anni).
Meccanismo semplicissimo che è alla base di tutti i deliri sulla morte della musica e la qualità di qualsiasi cosa appartenga al tempo passato.

tony-face ha detto...

Inefetti è vero che il concetto di classic rock ha anche una forte (e voluta) connotazione elitaria che vorrebbe delimitare i confini del rock a "quegli anni formidabili" in cui si faceva vera musica.
Il resto è robaccia e rumore.

E' altresì vero che se fai i famosi 10/20/50 dischi per l'isola deserta (che prima o poi dovremo sapere dove si trova tanto così per informazione) un bel po' vengono dal Classic Rock . eh si...

Unknown ha detto...

E' vero, Classic-rock può dare fastidio, però è vero anche che ormai come dice tony ha "valore di genere". Io l'ho sempre inteso in senso "cronologico" cioè come rock del periodo 60-70: è luogo comune che quello sia un periodo classico? Probabilmente oggi, a 30-40 anni di distanza è così; chissà che tra 20 anni i primi anni '90 non siano loro ad essere classic rock!). Non voglio intendere classico = migliore.

Per il discorso riviste, credo che le copertine siano da sempre specchietti x allodole a fondo non perduto: qualche vendita in più l'assicurano e temo che in tempi come questi ogni "azienda" tiri a rischiare il meno possibile; è sicuramente scarso coraggio "artistico" e anche concretezza finanziaria... MA a volte mi viene da pensare che sia proprio l'intero formato "rivista-rock" ad appartenere anch'esso al periodo "classico", e che permanga ancora come in una sorta di "bolla temporale".

tony-face ha detto...

Alcune di queste riviste hanno finanziamenti (corposi) attraverso la Legge sull'Editoria (la stessa che finanzia quotidiani che non legge nessuno ma che sono organi di partito)
E così anche se vendono poco stanno in piedi

allelimo ha detto...

tony, vero, ne avevamo parlato a proposito dell'uscita di "Suono".
Per chi non avesse voglia di seguire il link, in sintesi: un giornale come il Mucchio Selvaggio ha preso, a titolo esemplificativo, 541.179 euro di finanziamento pubblico nell'anno 2007.
Cioè anche se non lo compriamo, il Mucchio Selvaggio lo paghiamo noi lo stesso, con i soldi delle nostre tasse...

Anonimo ha detto...

Anch'io tendo a interpretare "classico" in senso cronologico...ma certo capisco le motivazioni del tuo fastidio...

Non solo i 10-50 dischi da portare sull'isola sono in gran parte sempre "classici", ma anche il meglio delle novità in campo "rock" non prescinde mai da ingredienti classici...Poi conoscere i "clssici" è sempre utile, se no ti ritrovi non solo dei quindicenni ma anche dei trentenni convinti che You Really Got Me sia un pezzo dei Van Halen o Everybody's Gonna Be Happy una bonus track dei Queens Of The Stone Age...

W

allelimo ha detto...

I dischi dell'isola sono "classici", ma certo, son d'accordo.
Che non è la stessa cosa di classic rock, però: per me dischi classici sono London Calling e Daydream Nation, ma anche "Venice" di Fennesz o "Dance Hall" di PJ Harvey.
(Vedi la mia top ten qui di fianco)

W, aggiungo ai tuoi un altro classico delle richieste "da birreria": Knocking on Heaven Doors dei Guns 'n Roses...
:)

Unknown ha detto...

Faccio una domanda di pura curiosità: si può trovare da qualche parte la liste delle riviste sovvenzionate e le cifre delle sovvenzioni?

Io mi ricordo che da qualche parte lessi che addirittura una rivista di nicchia e iperspecialistica come "chitarre" (ma posso sbagliare il nome...) percepiva un finanziamento corposo...

Joyello ha detto...

Epperò, ha ragione Tony. "Classic Rock" è solitamente considerato un genere. Il che non vuol dire che sia relegato ad un periodo storico ma che si rifaccia "esteticamente" ad un certo modo di suonare il Rock. L'ho già detto da queste parti: in America chiamano Rock'n'Roll TUTTA la musica giovanile (in UK la chiamano pop-rock) e poi suddividono in vari sottogeneri come Rhythm & Blues, Hard Rock e Punk. Quello che in italia (nella nostra solita esterofilia) chimiamo "Classic Rock" in USA si chiama AOR (che sarebbe Adult Oriented Rock), vale a dire quel Rock che piace agli adulti, quello meno indirizzato ai teenagers (Bon Jovi, Boston, Brian Adams ecc...) che è tale anche nel momento in cui viene prodotto, cioè NON è musica per ragazzini che poi diventa vecchia e piace a quegli stessi ragazzini quando diventano adulto: E' proprio prodotta per un pubblico adulto. Qui da noi lo chiamano "Classic Rock".
Epperò sono d'accordo sul fatto che Hendrix, Zeppelin e AC-DC non siano AOR, quindi nemmeno "Classic Rock", dunque la rivista avrebbe un titolo un po'... sbagliato.
Però diamogli il beneficio del dubbio. Forse vogliono fare un magazine destinato a chi si è fermato alla musica rock di 40 anni fa ed hanno usato quel nome. I passatisti (tu lo sai!) sono tanti e sono contenti di esserlo... a noi che ci frega? :)

allelimo ha detto...

Evil: c'è pure il link al post in cui ne ho parlato, e lì ci sono i link che ho trovato sul finanziamento pubblico all'editoria... un piccolo sforzo: in un paio di click trovi tutto.
:)

enri1968 ha detto...

Ne sentivo la mancanza di una rivista così, corro in edicola ! ;-)

Cmq potrebbe essere che scrivano qualcosa di nuovo o sono ottimista?

TonyFace ha detto...

Di nuovo non credo che riescano a scrivere (se non qualche aneddoto in più qua e là).
Ma per il 15enne o 20enne che si accosta al "rock" (classic !) leggere la storia di Hendrix da una rivista di qualche euro è nuovo...

allelimo ha detto...

Vero: "qualcosa di nuovo" dipende da chi legge.
Ci sarà sempre qualcuno che ascolterà per la prima volta un disco di Hendrix o dei Led Zeppelin.
Il problema della rivista in oggetto è però che, visti i nomi citati in copertina, chi scoprirà Hendrix e Led Zeppelin attraverso di essa, probabilmente lì si fermerà...

allelimo ha detto...

Come dice Joyello, in America e in Inghilterra i generi musicali hanno nomi diversi, è vero.
Ricordo ancora il mio stupore quando avevo cercato di parlare di "musica dark" con alcuni inglesi, che, a loro volta molto stupiti, avevano risposto ai miei esempi con un "ah, vuoi dire la Goth music!".

Anonimo ha detto...

"Qualcosa di nuovo" dipende da chi ascolta: per questo si dice "classic rock" ;-)

Comunque, sì, è vero che - in generale - per 'classic rock' si intende un vero e proprio genere, in pratica...

Stavo pensando alle definizioni musical-rocchettare e a come solo a partire dagli anni post-punk è iniziata l'esplosione di sotto-para-generi in campo rock...cioè, prima tutto era rock'n'roll, pop o rock music e basta, nonostante le differenze (esclusi i generi folk-razziali: country, soul, ecc)...forse anche per questo ha senso indicare 'classic' un certo modo di roccheggiare e un certo periodo del rock?...

W

Anonimo ha detto...

Volevo dire per 'classic rock' si intende ANCHE un vero e proprio genere, in pratica...

Classic Cock ha detto...

Contributo alla discussione:
http://youtu.be/8j963BoHRFE

Anonimo ha detto...

Il signor Paviglianiti! Un mito! Anzi, un classico!

W