Proprio perchè è l'ultima puntata, faccio la seconda eccezione alla regola del "mai mettere due canzoni di seguito dello stesso artista".
E sempre perchè siamo alla fine, metto uno di quelli più importanti in assoluto per me: Stefano Giaccone.
Sono due pezzi tratti dal suo disco del 1997 a nome Tony Buddenbrook che in realtà ho già messo una volta qui sul blog, ma li rimetto pari pari.
Perchè anche "Il sarto" è una canzone d'amore.
Magari di amore quieto, senza più rabbia ma con ancora un briciolo di speranza:
"è solo un gioco di specchi, un gioco di specchi
un'altra estate che finirà
un altro temporale che passerà"
"Cosa ci siamo persi" è amore misto a rabbia e rancore. E mentre "Dio da lassù si mette a gridare", mentre riflettiamo su cosa ci siamo persi, c’è anche qui ancora un po’ di speranza:
"è l'amore che ci graffia e ci fa ammalare
o è la paura di non poterci lasciare
vedrai che domani anche questo cielo andrà bene
anche questo andrà bene, lo sai"
Sono due pezzi non facili, ma se dovessi tenerne solo due di tutta la compilation sceglierei questi due.
Che sono qui, alla fine, anche perchè dopo i diciotto precedenti magari non suonano così alieni come avrebbero potuto farlo all’inizio.
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