lunedì 7 ottobre 2013

Giornalisti

Dunque.
Aggiornamenti dal mondo dei "giornalisti musicali italiani".
Quelli che si tirano adosso palate di merda l'un l'altro, ma se ti permetti di criticarli in un blog è solo perchè sei invidioso e vorresti essere al loro posto.
Io, col mio solito fare incredibilmente offensivo, noto che le palate di merda continuano a essere tirate sul web.[1]

Penultima palata, ma era fuori a mezzo, l'ennesimo copiaincolla dell'ex direttore del Mucchio, che per la sua nuova rivista ruba le interviste dai blog.
Una figura pietosa, giustificata col fatto che "chi risponde alle interviste dice sempre le stesse cose", mica ha copiato niente lui.
I dettagli qui, giudicate da soli.
(Io naturalmente ne parlo male perchè sono invidioso, eh. Solo gli altri critici musicali ufficiali possono farlo per onestà intellettuale e non per invidia. Anche se lo fa solo chi collo Stefani Max ci ha litigato, quelli che lavorano con lui a "Outsider" non dicono nulla, fedeli al motto "cane non mangia cane")

Ultima palata, l'avvertimento di stampo mafioso fatto dall'ex caporedattore/direttore del Mucchio Extra, ex amico dello Stefani Max, attuale incriticabile critico musicale Guglielmi Federico, a chi volesse eventualmente collaborare alla nuova "iniziativa editoriale" degli attuali capobastone del Mucchio Selvaggio.
Che, criticabili fin che volete (ma non da noi "gente comune", eh! Solo dai giornalisti musciali ufficiali!) riprendono in mano il progetto del "Mucchio Extra", già inventato e diretto o redatto (mai letto una copia) dal Guglielmi.
Che si incazza di brutto e avvisa:
"Se pensano di farlo diversamente da come lo facevo io solo per non (finire di) perdere la faccia con gli abbonati, è un errore: la massima parte degli abbonati voleva quel giornale lì con quelle firme lì, e dubito che sarebbe soddisfatta da un surrogato. Se pensano di farlo come lo facevo io... beh, auguri... non troveranno mai uno staff all'altezza di quello da me guidato perché semplicemente non esiste, nessuno dei pochi collaboratori più o meno storici rimasti al mensile è disposto a muovere un dito, molti eventuali esterni si troveranno in difficoltà perché tutti sanno benissimo che, appoggiando questo ennesimo scempio, sarebbero automaticamente iscritti nel mio personale libro nero. Senza contare che il progetto, essendo precario come tutta la baracca dell'editoria musicale italiana, potrebbe morire dopo un solo numero... e allora, perché rischiare di far parte di una cosa brutta, di non essere pagati e di diventare miei "nemici" in eterno - precludendosi eventuali future collaborazioni con me - per qualcosa che non ha alcuna credibilità e presumibilmente non ha futuro?"

Io, nel leggere una cosa del genere, trasecolo.
Alla stampa musicale italiana nel suo complesso sono rimaste grosso modo 28.000 copie vendute al mese, e i suoi principali esponenti scrivono cose del genere?
Senza vergognarsi?
E se io lo faccio notare è solo per invidia?
Sono io che "scredito il loro lavoro" con quello che scrivo?

La pianto qui, che se no rischio davvero di passare il segno.


Note e links:
[1] Riassunto breve: Gli ex-mucchiselvatici, stufi di non essere pagati, un tre anni fa hanno fatto fuori Stefani Max.
Poi si sono accorti di essere passati dalla padella alla brace con la nuova direttora, tale Federico Daniela, che a seguire ha fatto fuori buona parte di loro, pagandoli (sembra) ancora meno. (E sui finanziamenti pubblici rubati nel frattempo, sorvoliamo che se n'è già parlato abbondantemente)
Da un annetto abbondante gli ex-mucchiselvatici ex-Stefani ex-Federico fanno la guerra con gli attuali sodali di Stefani e di Federico, che a loro volta si fanno la guerra tra di loro.
Vola merda ovunque, ma sembra che tra di loro si possa fare.
L'importante è non intervenire: tutti i non giornalisti musicali ex-mucchi selvatici, quorum ego, sono solo gente invidiosa.
Bisognerebbe proibire il web e i blog, accidenti: troppi dilettanti credono sia lecito esprimere la loro opinione.
Probabilmente ci stanno lavorando: speriamo che il parlare di musica torni in mano solo a loro, i "professionisti"...

19 commenti:

brazzz ha detto...

mamma mia..sentivo la nausea salire mentre leggevo...sarà un effetto collaterale dell'invidia..ma in fin dei conti..a parte il linguaggio in stile mafioso di alcuni..si tratta,pare,di una guerra fra bande..oltretutto bande di poveretti,per cui li lasceri nel loro mesto brodino, eviterei di leggere una sola singola riga che possano scrivere,e mi afiderei alle rece e ai commenti di quel branco di dilettanti che "infestano" i sogni dei "professionisti"(della cialtroneria,direi),di cui sopra...che dici,è una buona idea la mia?..

allelimo ha detto...

brazzz, esatto: è un effetto collaterale dell'invidia.
la tua idea è pessima, invece: solo i professionisti hanno facoltà di parlare di musica, tutti gli altri sono cialtroni che vorrebbero fare i giornalisti musicali.
blog e simili di dilettanti, da evitare come la peste.

brazzz ha detto...

mi cospargo il capo di cenere,ammetto di aver sbagliato,ma l'ho fatto in buona fede,per entusiasmo..eh....detto questo, pensando a questa categoria,e pensando alle possibilità del web,mi sale alla memoria un ritornello,che nel 76 andava tanto..NO FUTURE...dai,che futuro vuoi che abbiano ste rivistucole e sto modo di affrontare la musica,seriamente?..o sbaglio ancora?

DiamondDog ha detto...

Le riviste musicali sono anacronistiche come la maggior parte delle riviste di critica. Il consumo di musica odierno è usa e getta e non lascia spazio a riflessioni e quant'altro. Restano agonizzanti le riviste di gossip musicale, aggrappate alle prodezze del porno-pop. Ma fra poco non resteranno neanche quelle. Basta non cagare più niente e rivolgersi alla rete per cercare info e musica. Ormai la rivoluzione è avvenuta, anche se qualcuno fa finta di non accorgersene.

allelimo ha detto...

brazzz, niente scuse: quale buona fede, quale entusiasmo?
è tutta invidia per il mestiere più bello del mondo: il giornalista musicale.

DiamondDog, non è che fan finta.
secondo me non se ne accorgono proprio.
d'altra parte, l'alternativa è andare a lavorare, e quindi come dargli torto?

A margine ci sarebbe il discorso, già letto più volte, sull'età e sul numero di dischi ascoltati (che non vuol automaticamente dire "capiti", ma sorvoliamo), in base al quale chiunque sia più giovane del giornalista X non ha diritto a non essere d'accordo con lui.
"non vorrai mica tu spiegare a me cos'è il [punk-rock], vero? io, solo di [punk-rock californiano] ho ascoltato 14.000 dischi"
(a [punk-rock] sostituire qualsiasi altra corrente musicale/nome di gruppo, a seconda del giornalista X)

URSUS ha detto...

La cosa più assurda,oltre tutte le cose che avete qui elencate (e che condivido) è l'eleganza con cui questi signori in declino stanno mettendo in piazza le loro beghe,nei social forum più letti e frequentati...è come se chiunque di noi si mettesse a sindacare con altre centinaia di sconosciuti,questioni di lavoro,economiche o problemi familiari strettamente personali. Fino a che si parlava di comunicazione,di critiche e di altro che possa interessare anche un comune lettore,queste esternazioni avevano un senso...ma ora siamo arrivati al punto di far sapere A TUTTI che non c'erano soldi,perchè ipoteticamente c'era qualcun altro che li faceva sparire...domanda semplice e concisa : ma cosa ce ne frega a NOI ? Oltre a tutti gli sproloqui sulla classe politica e sui problemi economici globali (che ormai sono diventate discussioni da bar,come lo erano un tempo il calcio e le corna vissute) ci stanno regalando pure questo bello spettacolo.

allelimo ha detto...

E infatti, Ursusu:_ l'eleganza del dibattito mi tira fuori dalla tastiera posizioni che non avrei mai immaginato di condividere, tipo "andate a lavorare tutti quanti in miniera".

silvano ha detto...

Sono abbastanza fuori da queste beghe, è un mondo che come lettore ho lasciato da parecchio tempo. A suo tempo lo lasciai quando mi accorsi che (non tutti - ma..) la stragrande maggioranza dei professionisti della critica musicale erano dei somari fatti e finiti. Gente che ne sapeva meno di me e di parecchi amici/conoscenti, che pure nella vita facciamo tutt'altro che mastubare carta stampata millantando che siamo giornalisti. E così purtroppo anche in altri campi - come ben sa Ale - ho una polemica aperta con i lestofanti che hanno preso per il fondoschiena migliaia di appassionati delle riproduzione musicale hifi, e ancora lo stanno facendo, belli impuniti e renitenti alla vanga.

Una volta ce la potevano anche dar a bere i critici musicali, perchè avevano il faldone con le informazioni su discografie e nozionismo vario che magari il semplice appassionato non aveva il metodo ed il tempo di salvare e consultare, ma oggi con l'avvento del web il nozionismo è alla portata anche dell'ultimo dei fessi e se non si ha un cazzo, una virgola in più da dire, un'opinione degna di nota, si sgamano i somari in tutta la loro imponenza e sterile prosopopea.

Amen.

Lucien ha detto...

"Basta non cagare più niente e rivolgersi alla rete per cercare info e musica"
Cosa che peraltro faccio regolarmente e felicemente da ormai 15 anni! :)

allelimo ha detto...

Eheh, ho in serbo l'ode del dilettantismo come alternativa onesta al professionismo.
Almeno per quello che riguarda, genericamente, il campo artistico.
Prossimamente su questi schermi...

sassicaia molotov ha detto...

Guglielmi è uno dei wuming vero? Mi fermo qua e vado a sganasciarmi con calma in bagno.

Joyello ha detto...

Non ci ho capito un cazzo :)

allelimo ha detto...

sassicaia molotov, più che dei Wu Ming direi dei Tong, visto il tono...

Joyello, beato te.
Si vede che non li conosci, o che giustamente te ne fotti di loro.
Io invece questi li ho letti per anni, scoprire tutte 'ste meschinerie mi fa una grande tristezza.

Joyello ha detto...

Conoscerli li conosco. Anche io li ho letti per anni ma non ho mai avuto opinioni su di loro.
Non compro giornali musicali dal 1996, salvo BlowUp che ho letto per un anno, quando mi hanno regalato un abbonamento. Scaduto il quale ho ripreso a smettere. Mi è mancata una rivista che parlasse dei Throbbing Gristle e anche di Patty Pravo, dei Marlene Kuntz e di Tiziano Ferro, di LaMonte Young e di Lucio Battisti. Poi è arrivato internet. E ho trovato tutto. Anzi, di più. Molta piú competenza e preparazione. La grammatica latita come latitava sulla carta ma ci si passa sopra. :-)

enri1968 ha detto...

Alle, mi associo, veramente nauseabondo e schifoso leggere il post in cui hai pazientemente raccolto tali dichiarazioni.
Mi spiace veramente cmq "chi è causa del suo mal pianga se stesso".

Vorrei aggiungere una piccola polemica sperando di farmi capire, "alla luce" della mia passione e degli anni di letture e ascolti. Molti "luminari" del giornalismo musicale recente non mi hanno mai fatto amare un disco.
Meglio andare a sentimento e sentire altri dei dilettanti.
Posso riportare un esempio recentissimo su Grant Hart - The Argument?
Ho trovato una recensione che iniziava con paragrafi e paragrafi sulla poca voglia di recensire l'album da parte del giornalista, ... bla bla bla ... ma a me che me ne frega della tua poca voglia d'ascoltarlo ?!? E poi nel finale cambi idea?
Vabbè mi fermo perché mi prudono le mani, perché nella recensione di un album così complesso, non un accenno sulla genesi, sul lavoro dei testi, sull'interpretazione vocale e musicale.


Alle, curioso di leggere il post sul prof VS dilett.

SigurRos82 ha detto...

Sob, che tristezza :(
Il Mucchio ha rappresentato per me la fase della scoperta tardo-adolescenziale di un certo tipo di musica, in una fase simil pre-internet e pre-download. Sigh, leggere queste cose da Federico Guglielmi, poi...

allelimo ha detto...

Joyello, vedi, io invece avevo opinioni su di loro: alcuni erano più vicini ai mie gusti, altri meno, ma per anni li ho pensati come amici con i quali si condivideva l'interesse per la musica.
Tu hai smesso un po' prima di me, io devo aver tirato avanti fino al 1998/1999, qunado mi sono reso conto che continuavo a compare Rockerilla e Rumore senza più leggerli.
Poi è nato il web, che per fortuna ha ravvivato una passione per la musica che si era un po' spenta.

enri1968 e SigurRos82, come ho detto qui sopra Joyello: la delusione è tanta, ma sicuramente è colpa mia che mi aspettavo da loro cose un'onestà e una coerenza che non era giusto aspettarsi.

allelimo ha detto...

Dovremmo fondare un'associazione però, tipo Alcolisti Anonimi, per gli ex-lettori di Riviste Musicali.
Un gruppo di auto-aiuto, tipo: "ciao, mi chiamo Alessandro, ho cinquant'anni e non leggo più riviste musicali da 13 anni e 10 mesi"
;)

enri1968 ha detto...

Effettivamente consideravo alcuni del mucchio "quasi" degli amici, poi come hai ben scritto le cose sono cambiate.

Va bene per l'associazione di supporto per gli ex lettori ... vedrai che andrà a finire che servirà una anche per gli audiofili... Ciao!