Blog a chiusura estemporanea
("A mio parere, secondo me, io penso che, credo ma potrei sbagliarmi, la mia umile opinione è che, se non è troppo disturbo
mi azzarderei a sostenere che" - distribuire a piacere in ogni cosa da me scritta!)
mercoledì 20 gennaio 2010
Donald Fagen - The Nightfly
Era il 1982, si ascoltava un po' di tutto, e quindi anche questo disco di pop raffinatissimo che non c'entrava veramente nulla con tutto quello che stava succedendo in quel periodo (punk, new wave, dark) - l'unico altro disco di quell'anno vagamente accostabile a questo è "Night & Day" di Joe Jackson [1].
Ma “The Nightfly”, pur non avendo nulla a che vedere con la “rivoluzione” musicale di quei primi anni ’80, era un disco bellissimo, fatto di melodie orecchiabili, accenni jazz, produzione inappuntabile [2], e soprattutto quei suoni, carezzevoli ed analogici, che uscivano dal vinile – un’atmosfera, un mood richiamato alla perfezione dalla foto di copertina: un microfono a condensatore, un pacchetto di sigarette, un giradischi, il “dj” che parla e fuma nello stesso tempo, vestito in perfetto stile anni ’50 – insomma il trionfo dell’iconografia pre-cd, pre-mp3, pre-internet, addirittura pre-rock :)
Poi purtroppo dischi così se ne sono fatti sempre meno, sacrificando alla freddezza del suono digitale il calore inconfondibile di quel modo di fare artigianato pop. [3]
Note e links:
Un grazie ad Harmonica per avermi fatto ricordare di questo disco che non ascoltavo più da anni - è ancora molto bello :)
[1] Memorabile il concerto di quell’anno al Rolling Stone – da qualche parte ho ancora la cassetta!
[2] Come d’altronde erano – mi dicono – tutti i lavori degli Steely Dan. Prima o poi li ascolterò…
[3] In quello che ho scritto c’è una cazzata grossa come una casa – ricchi premi e cotillons al primo che indovina (ma non è poi troppo difficile!)
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19 commenti:
Grazie per la citazione ;o)
Sai, è forse l'unico disco che ho in tutti i formati dell'epoca, avendolo consumato dall'ascolto.
che dire di più di quel che hai detto tu; disco epocale che in molti hanno provato a rifare senza avere il background del buon Donald.
Io non l'ho scoperta la ca**ata! cmq ti posso dire che l'album di Joe Jackson l'ho consumato.
Dai, nessuno? Peccato, stavo già accarezzando l'idea di fare una serie di post "indovina la cazzata", tipo il quiz con la Susy sulla Settimana Enigmistica...
Tra l'altro avevo già pronto il premio, un buono-sconto da 10 € per l'acquisto di una Rolls-Royce :)
Disco epocale, hai ragione. Donald Fagen abbandonato per un po' Walter Becker si concesse il capolavoro. Gli Steely Dan c'erano andati vicino, ma The Nightfly è il disco perfetto. Ho visto la scorsa estate gli Steely Dan dal vivo al festival del jazz a Milano, all'arena civica. Quel Fagen con Becker e una super band ha dell'incredibile dal vivo, al di là di ogni immaginazione.
Se ti va: http://31canzoni.blogspot.com/2009/07/steely-dan-milano-jazz-in-festival-9.html
enjoy it!
ciao, silvano.
Grazie per il link, bella recensione :)
Così è più comodo: Steely Dan Live - Milano 2009.
Poi però ancora nessun tentativo di risolvere il quiz, dai!
Silvano: quando ho visto il tuo commento mi sono detto "ah ecco avrà risolto il quiz... :)"
Oltretutto c'è un premio mica da buttare via...
Son sempre stato scarso a risolvere i quiz. Per quel che mi riguarda non parlerei di artigianto pop ma si iper produzione digitale, per anni gli audiofili hanno considerato quel disco come il massimo della nuova audiofilia "digitale" delle potenzialità e della superiorità del suono digitale. Ma immagino non sia questa la cazzata...
Vedi che lo sapevo! Me ne ricordavo da qualcosa che avevo letto - credo - su Fare Musica, una rivista che mi manca molto.
Comunque, solita citazione da Wikipedia:
"In 1981, recording engineer Roger Nichols built a digital audio workstation of his own design, using a S-100 bus-based computer with a Micropolis 8" form factor 32 MB hard disk used for storage of digital audio data. It interfaced digitally to a 3M multi-track digital audio tape recorder in his studio, and was used to edit audio from the recorder. Nichols' system was used during the recording and production of Donald Fagen's 1982 album, The Nightfly."
Quindi, altro che "suoni carezzevoli ed analogici" e "freddezza del suono digitale" :)
"The Nightfly", con tutte le sue atmosfere morbide e jazzy è stato il primo disco realizzato interamente in digitale con la prima daw della storia :)
Ma in effetti ci voleva un audiofilo per risolvere il quiz, per chiunque altro associare "The Nightfly" al suono digitale è più o meno impensabile :)
Silvano, il buono sconto è tuo! Basta che lasci qui il tuo numero di conto corrente e la password per accedervi e ti faccio subito l'accredito ;)
Grande ho vinto, provvedo subito a mandarti iban e user e password.
;-P
ciao.
Oddio silvano, ad essere sinceri il capolavoro gli steely dan con "Aja" l'avevano già fatto..
Harmonica a dire il vero di capolavori gli Steely Dan ne avevano fatto parecchi ma The Nightfly è una parola definitiva, è un manuale estetico musicale su come si deve incidere un disco, su come si possono usare le collaborazioni, si pone come capolavoro di pop/jazz anni 80 ed infine è comunque un disco da ascrivere a Donald Fagen. Se poi mi dici che Fagen era ed è gli Steely Dan...questo è un altro discorso.
A scanso di equivoci, ribadisco che per me "The Nightfly" è un disco bellissimo di un genere che normalmente non mi interessa - il tempo è quello che è, e in qualche modo si deve scegliere, specialmente adesso che è possibile "trovare" particamente tutto aggratis... :)
Ma eventualmente, volendo ascoltare un solo disco degli Steely Dan, cosa consigliate?
Ti consiglierei o Aja o Gaucho, quelli che più avvicinano il mood di The Nightfly.
Va bene, allora provo con "Aja", grazie per il consiglio :)
ok per quelli che ha detto silvano, poi ti consiglio "the royal Scam"
Ma dei dischi così , non li fa più nesssuno ?
Non lo so, ma se esiste una risposta positiva la dovresti trovare su doctor wu, nuova creatura di Harmonica: "Questo mini blog vuole essere un mio personale omaggio a tutti quei musicisti sconosciuti della west coast americana e non che hanno realizzato dei dischi ispirati alla musica degli Steely Dan e sconosciuti ai più."
grazie per la citazione, purtroppo dischi così adesso li fanno in pochi, ma gli artisti che proporrò, per la maggior parte degli anni 70 ed essendo semisconosciuti spero che bastino ad incuriosire.
c'è poco da aggiungere... grande disco, grande classe.
gli Steely Dan poi...su tutti direi "the royal scam" e "can't buy a thrill".
è facile ma il quiz lo faccio...da dove deriva il nome della band?
Giro la domanda agli esperti di Steely Dan: Harmonica e silvano.
Però non c'è il premio...
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