martedì 12 gennaio 2010

Richard Skelton



"Bisogna muoversi veloci, sempre più veloci: dribbling stretti, passaggi rapidi, tutto di prima. Bisogna spiazzarli, Elia."

La frase qui sopra è tratta da "Sud" - film minore di Gabriele Salvatores - ed è una delle poche cose che mi ricordo di quel film.
Ma è una frase che cerco sempre di tenere a mente: muoversi, sempre, per non rischiare di morire prima del tempo, congelati in un immutabile presente fatto di un passato che non diventa mai futuro [1].

Anche per quanto riguarda la musica, naturalmente: mai fermarsi, ma continuare a cercare stimoli nuovi (che non vuole dire ripudiare quello che ti piaceva prima, ma piuttosto costruire un percorso, un filo che lega il prima al dopo)

E io questo filo lo vedo ancora, e cerco di tenerlo sempre in movimento: il filo che lega nei miei ascolti Doors, Velvet Underground, Clash, Joy Division, Echo and the Bunnymen. E poi David Sylvian, Jesus and Mary Chain, Spacemen 3 e Loop, Sonic Youth/Nirvana/Dinosaurs Jr, e My Bloody Valentine, Yo La Tengo, Opal e Mazzy Star, PJ Harvey, Mogwai, Fennesz, fino al DYI di Message to Bears, Ekca Liena e Richard Skelton.

Lo stesso filo che in italia lega Gaznevada, Diaframma, Weimar Gesang, 2+2=5, Carnival of Fools e Afterhours, fino ai Giardini di Mirò.

In questo momento all'estremità del filo - che spero continui a dipanarsi ancora a lungo - ci trovo Richard Skelton.

L'ho già citato in risposta ad un commento di Lucien: trovo che le cose che lui produce - che non sono semplici dischi o cd, ma piuttosto un'esperienza artistica - siano molto belle e molto tristi.

Io vi consiglio di procurarvi almeno uno dei suoi lavori - la musica è una contaminazione tra ambient, musica classica, suoni acustici ed arrangiamenti non banali, lontana anni luce dall'approssimazione di troppa musica ambient oggi disponibile.
Sul sito di Richard è possibile ascoltare in streaming alcuni brani tratti dai suoi lavori, pubblicati sotto diverse sigle (Clouwbeck, Harlassen, A Broken Consort, Carousell, Heidika, Riftmusic) - non è probabilmente musica "per tutti", quindi provate ad ascoltare prima di comprare :)
Poi, se decidete di fare la prova e ordinate qualcosa via mail, vi arriverà a casa un'edizione "personalizzata" del CDr, con la data di realizzazione della vostra copia ed una dedica: a mio modo di vedere, una piccola opera d'arte.

P.S. Il titolo del blog è "Place to Be" con ovvio riferimento a Nick Drake - nella musica di Richard Skelton, che pure ne è stilisticamente lontana anni luce, io sento una sorta di vicinanza spirituale ed emozionale con la musica di Nick :)

Note e links:
[1] Chiedo scusa per il tentativo pseudo-poetico, in fin dei conti io ho sempre suonato la chitarra, i testi li scriveva qualcun'altro :)
Comunque, riferimenti:

Joy Division - Heart and Soul:
Existence well what does it matter?
I exist on the best terms I can.
The past is now part of my future,
The present is well out of hand.

Weimar Gesang - Light-Tight Place:
Future and past
I live no more
Where they touch each other

[2] Tutto il suo lavoro è dedicato alla moglie, Louise, purtroppo morta alcuni anni fa. Le confezioni dei CD fanno uso, tra le altre cose, dei lavori visuali lasciati da Louise e sono una delle più tenere dichiarazioni di amore che io abbia mai visto.

3 commenti:

allelimo ha detto...

Mi spiace non vedere neanche un commento qui - guardate che Richard è davvero una persona speciale, mi farebbe molto piacerebbe sapere cosa pensate della sua musica :)

nick buckley ha detto...

Scoperta da poco la sua musica, uno degli ascolti migliori degli ultimi mesi. Musicista profondo, emozionante, originale. Musica piena di vita e di dolore.

allelimo ha detto...

Vero. Sto facendo quello che posso per farlo conoscere a quante più persone possibile :)
Ho scritto anche un post su "Landings", forse il suo lavoro migliore fin'ora.