giovedì 30 settembre 2010

Impressioni di (fine) settembre


- In questi giorni è arrivato un pacchettino postale dal mio spacciatore di cd preferito d'oltremanica, la Dead Pilot Records.
Con dentro i cd di Plurals, Seabuckthorn, Stray Ghost e Parallel Lines.
In realtà li avevo già ascoltati tutti in mp3, ma questi acquisti sono più che altro un modo per far sapere a queste persone che apprezzo il loro lavoro (e poi un rip "fatto in casa" è più sicuro di un download di qualità magari non certa...)

- Ehehe, ti sei salvato in corner con "il rip fatto in casa", ero già pronto a contestarti questo volersi procurare la "copia fisica" di un cd. Forse c'è un po' di collezionismo qui? Un po' di piacere nell'avere una cosa che hanno in pochi?
Oppure sei passato anche tu dalla parte degli annusatori di vinili?
- Sulla parte del collezionismo, può essere, mai preteso di essere perfetto: questi lavori in particolare mi piacciono molto anche per la loro parte "fisica", che trovo molto bella.
Ma è un "di più", la musica non cambia...
Poi certo, per chi è fermo alla fase orale questi cd si possono anche ciucciare, mentre per chi fosse ancora alla fase anale, consiglio prudenza, i bordi delle confezioni in cartone sono abbastanza taglienti.

- A me invece è arrivato l'ultimo cd della Sustain-Release, cioè Richard Skelton sotto l'identità di Clouwbeck. E questa è invece proprio una questione di oggetto-disco, la musica ma non solo, tanto per contraddire quello che tu sostieni di solito.
- Ehehe, ma va bene, tu non sei me e quindi hai il "permesso" di avere queste debolezze che io non ho (e che se avessi non confesserei mai!)
Volevo parlare anche velocemente del nuovo disco di David Sylvian ("Sleepwalkers"), caruccio ma un po' sfocato: è una sorta di "Everything and Nothing" parte seconda, cioè una raccolta di inediti e collaborazioni varie degli ultimi 10 anni circa, ma nel complesso è un lavoro frammentario, solo per completisti ed appassionati.

- Va beh, Sylvian a parte sono le tue solite menate ambient-drone inascoltabili. Ma un po' di sano rock, sudore e chitarroni?
- Direi che posso accontentarti: aggiungiamo i baffoni e voilà, Grinderman 2: un po' più moscio del debutto nelle "punte", ma in generale più solido, più cattivo, senza cose devastanti come "No Pussy Blues", ma anche senza pezzi che avrebbero potuto invece essere nei normali dischi dei Bad Seeds degli ultimi 10 anni.
Ha anche un pregio per me fondamentale: è un "album", 9 pezzi per quaranta minuti, senza sbrodolate e riempitivi (almeno fino alla futura "De Luxe/Del Cazzo" edition)
Un bel disco teso ed essenziale: quello che mi piace dei Grinderman è che mi ricordano la prima cosa in assoluto che io abbia ascoltato di Nick cave, cioè il mini-lp live "Drunk on the Pope's Blood", cover di "I Wanna Be Your Dog" incorporata.

- Hai altri argomenti per oggi?
- L'ultimo, ATPR ("Ater the post rock") è un forum dedicato, come da acronimo, a quello che c'è dopo il post rock (metà tà phisicà, direi, aristotelicamente parlando. E ti va bene che non so come si scrivono i caratteri greci sul web...)
- Beh un forum musicale non mi sembra un posto particolarmenete interessante, immagino una marea di sfigati nerd indie-snob (post-rock-snob? noisesnob? dronesnob?) che sbrodolano pareri sui loro eroi del cuore?
- E invece no. Qui ci sono almeno due sezioni del forum che sono particolarmente interessanti.
La sezione dedicata al "Your Own Material", in cui si trovano le produzioni di etichette come l'appena citata Dead Pilot e simili (Heath Death Records ad esempio, e millemila altre) e di singoli artisti come Ekca Liena e Message to Bears ad esempio.
Ovvero, in sintesi, le cose più interessanti che mi sia capitato di ascoltare negli ultimi tempi.
L'ultima "scoperta" qui è stata la Rural Colours, che si presenta così: "RC è una net label ibrida che si concentra su generi quali il folk sperimentale/ambient/drone. Facciamo release fisiche su cdr 3". Il download, gratuito o a pagamento (a scelta degli artisti) è disponibile per tutti dopo ogni relase fisica"
Il formato scelto dalla Rural Colours ha come conseguenza l'essenzialità delle produzioni: sul cd 3" c'è posto per non più di una ventina di minuti di musica, un limite che costringe alla sintesi anche chi sarebbe portato al suo opposto.
Tra le prime produzioni, ho trovato molto interessante la proposta dei Finglebone.
L'altra sezione che trovo molto interessante è "Gear & Musician Discussion", in cui si parla di "Music Gear/Equipment, Software, Recording, Headphones/HiFi, etc."
Soprattutto ma non solo per musicisti, vi si trovano molte discussioni interessanti sulla parte "tecnica" della musica.

15 commenti:

Maurizio Pratelli ha detto...

che aggiungere, ti sei detot tutto da solo, preliminari compresi Al massimo posso dirti che non sopporto i forum pipparoli, tanto per rimanere in tema amoroso.

Disco Boomer ha detto...

Che bello un forum di rin-drone-ati !
Riguardo ai Grinderman che dire, bello, suona come me lo ero immaginato. Ovvero le solite chitarre distorte e belle incazzate, dove sta la novità ? Non è più coraggioso un Neil Young che a settant'anni suonati prova ancora a sperimentare ?
O chi ha passato i sessanta va messo per forza a Montedomini?
p.s Montedomini, per chi non lo sa è un ricovero fiorentino per anziani.

skeltalellimo ha detto...

Allelimo, ma perché non scrivi qualcosa su "from which the river rises".
Vorrei conoscere il tuo parere.

allelimo ha detto...

Maurizio: il forum non è pipparolo (almeno non nelle due sezioni di cui ho parlato, le altre non le ho mai lette...)
Harmonica: e chi ha parlato di novità? Io no :)
Neil Young, non ho ancora avuto tempo di ascoltare l'ultimo disco, ma è in lista. Appena ho tempo, provvedo :)

"From wich the Rivers Rises" è il titolo del cd dei Clouwbeck cui si accenna nel post.
A me (uno dei due, almeno) piace.

skeltalellimo ha detto...

Alellimo, intendevo perché non scrivi diffusamente del cd dei Clouwbeck?
A me pure piace molto, mi interessa una tua analisi, così per confrontarla con la mia.

ReAnto ha detto...

Sylvian a me ,)

DiamondDog ha detto...

E' bello sapere che ci sono dei mondi lontanissimi altrettanto profondi dei tuoi.
Dà come una sensazione di "universale".
Come se del big bang della musica ne fossero scaturite palle di fuoco viaggianti in direzioni opposte e chissà dove andranno a finire.
E rileggendo il commento mi sento molto tangerine dream.

brazzz ha detto...

ho appena ascoltato clouwbeck..mooolto bello,caro amico..

Joyello ha detto...

Te la canti e te la suoni, eh?
Sul collezionismo, io non sono mai stato "attaccato" da questo morbo (sempre comprato musica e mai "monumenti".
Lo stesso "preferisco" la copia fisica dei dischi, piuttosto che quella meramente "audio". E una ragione c'è: io sono un nozionista, uno che ama sapere le cose, chi ha suonato il basso, chi ha scritto quel pezzo eccetera (un cagacazzi, in pratica)...
Nei dischi "scaricati" (anche legalmente), 90 su 100 queste informazioni non ci sono... e per me è come avere un disco a metà. Sono anni che insisto sulla "necessità" di fornire all'acquirente le stesse informazioni in qualsiasi formato.
La stessa guerra la facevo ai tempi delle Cassette: Quando volevi acquistare una cassetta originale, dovevi pagarla quanto un LP e nella cassetta mancavano praticamente tutte le informazioni editoriali. Senza contare che il rischio di "rompersi" era di molto superiore a quello di un disco. Venderle allo stesso prezzo era TRUFFA.
Oggi, è vero, i dischi scaricati costano molto meno che quelli comprati (e meno male, ci sono arrivati!) ma io se devo scaricare per "farmi un'idea" preferisco farlo illegalmente. Se poi il disco mi piace, passo all'acquisto, altrimenti siamo daccapo: se devo acquistare per sentire com'è l'album, poi mi tocca tenermelo anche se è osceno o al più rivenderlo al mercato dell'usato, rimettendoci la metà dei soldi: TRUFFA!
I dischi che compro adesso, sono solo quelli che mi piacciono DAVVERO...
Da quando hanno ricominciato a distribuirli con più facilità, ho ripreso ad acquistare le edizioni in vinile, per ragioni di "esterica". I vecchi LP mi piacciono di più e sono meno ingombranti dei CD. E comunque li suono poco così come suono poco i CD. A suonare, ormai, sono sempre e solo gli mp3.

Poi.
Nota da cagacazzo: Sylvian nuovo si intitola "SleepwalkerS" :-)

Infine:
Per Harmonica: Bellissimo "Le Noise", da me l'ho recensito oggi e gli ho dato un bell'8! Epperò, Neil Young è nato a novembre del 1945. Fa i conti da solo... E speriamo che quando compirà settant'anni si ricordi di fare un disco bello come questo, così potremo riciclare il tuo commento. :)

Joyello ha detto...

(...) ho ripreso ad acquistare le edizioni in vinile, per ragioni di "esteTica". (...)
ovviamente

allelimo ha detto...

skeltalellimo: tu, se sei sempre lo stesso, hai più nomi del Buddha.
Ma una volta che li avrai usati tutti ci sarà mica la fine del mondo, eh?
L'analisi del cd di Clouwbeck, va bene, comincia pure tu a scrivere qui quello che ne pensi, poi continuo io.

Joyello: sai, in quanto strimpellatore di chitarra, suonare e cantare insieme viene piuttosto naturale... :)
Però la forma-dialogo per il post è interessante, ti permette di usare un numero maggiore di sfumature rispetto al solito.
Collezionismo, copia fisica e mp3: tutto vero quello che dici, anch'io ho passato anni a leggere le note dei dischi per sapere il nome del tecnico del suono e dello studio in cui era stato fatto il mastering.
Ma è anche vero che queste informazioni adesso sono più o meno liberamente recuperabili dal web.
Finchè non si parla di qualità audio ma di semplici preferenze personali, mp3, cd o vinile, non fa differenza, sempre musica è :)
Poi certo, chi dice che compra solo il vinile perchè la "qualità sonora" è più elevata rispetto al cd e all'mp3, oppure perchè così può annusare la copertina ed assaggiare il cellophane, non sono d'accordo...
Cassette, mai comprata una. Solo dischi prima e cd poi, proprio per il problema delle rotture.
A parte, naturalmente, le centinaia di demo-tape e produzioni "solo su cassetta" della prima metà degli anni '80 - ma qui non c'era possibilità di scelta tra i formati :)

Casualmente, discutevo via mail con Enrico proprio dell'argomento download/vendite fisiche.
Ne riporto una parte qui, è perfetta in questo contesto (cioè, nel senso che parla esattamente dello stesso argomento, non nel senso che quello che dico sugli argomenti trattati etc.)
Si parlava della chiusura del blog indieitalia e di questo interessnte post sull'argomento download più o meno legale.

Dunque, sull'argomento avevo già scritto qualcosa qui.
L'articolo da te linkato è interessante, la chiusura di indieitalia è stata una brutta notizia anche per me, però io continuo a credere che il "saldo netto" della pirateria sia comunque negativo per "l'industria" musicale in senso lato.
Fino a non molti anni fa per "conoscere" un gruppo (al netto di programmi radio e concerti) nuovo dovevi o comprare il disco o registrarlo da qualcuno che conoscevi e l'aveva già comprato.
Adesso anch'io compro la copia fisica solo dopo aver ascoltato lo streaming piuttosto che l'mp3.
Ma di copie fisiche ne compro una frazione di quelle che compravo vent'anni fa: mi limito ormai a quello che mi piace davvero tantissimo.
Tutti quei dischi belli ma non bellissimi, ascoltabili ma non fondamentali, interessanti ma non appassionanti: non li compro più.
Sarà anche che adesso con i soldi devo pagare le bollette e fare la spesa, ma non credo: senza gli mp3 illegali, comprerei una valanga in più di musica.
Proprio su indieitalia ho recentemente scaricato i dischi di Beatrice Antolini e di Lara Martelli, dopo averne letto bene in giro: messi sull'ipod, ascoltati un paio di volte, rimossi dall'ipod e dal hard disk.
Due dischi anche "carini" ma inutili, che non avrei mai riascoltato in tutta la mia vita.
Qualche anno fa li avrei probabilmente comprati :)
Se vado a guardare la mia collezione di dischi e cd, posso vedere ancora un discreto numero di album che oggi farebbero la stessa fine di quei due qui sopra...


(Ho corretto il titolo, l'avevo scritto a memeoria, senza controllare...)

brazzz: ho visto ed apprezzato il video sul tuo blog :)

DiamondDog: hai scritto una cosa molto vera e per nulla banale, grazie.

allelimo ha detto...

Errata corrige:
Casualmente, discutevo via mail con Enrico proprio dell'argomento download/vendite fisiche.
...
Si parlava della chiusura del blog indieitalia e di questo interessante post sull'argomento download più o meno legale.

Buddhalellimo ha detto...

Sono come Skelton, che cambia sempre nome! (ma se ti da fastidio che continuo a scherzare storpiando il tuo nickname dimmelo che smetto).
Sull'argomento download più o meno illegale hai proprio colto nel segno. Anch'io vivo la tua stessa identica esperienza :-(
Compro poco e scarico di tutto. Mi sento in colpa ma non posso smettere.
Che dici ci sarà una clinica per disintossicarci? :)
Riguardo "From which the river rises":
disco molto ma molto particolare. Skelton a mio parere ha realizzato un'opera parecchio diversa dalle ultime (decisamente più ricche di registrazioni ambientali).
Ho letto che questa volta ad ispirarlo sarebbe stato un fiume....Boh?
Ma al di là di tutto, io percepisco una triste solennità, che vive e si alimenta nella sua ciclicità.
Mi sembra uno dei suoi lavori più dolorosi, ma di un dolore nascosto, ambiguo.
Questo volere ossessivamente, più volte, ripetere con piccole variazioni la stessa partitura mi è sembrato volere dire qualcosa, un messaggio oltre la musica. Mah!
Per non dire della particolare alchimia sonora. Io realmente non ho mai ascoltato nulla di simile. Riesce a conferire alla complessa miscela di suoni che, non si sa come, interseca, uno spessore unico. Non so realmente come spiegarlo.
Pensaci tu, allelimo!

Disco Boomer ha detto...

@Joyello
Cazzo, ne dimostra più di 66. Ma come si è ridotto !

allelimo ha detto...

Buddhalellimo: non mi da nessun fastidio, mi spiace solo di non poter sapere se sto parlando con la stessa persona.