Anoice - The Black Rain (2012)
A poposito di copertine brutte, questa è veramente orrenda.
Il disco è bello ma non all'altezza del precedente lavoro: hanno virato decisamente sul versante classico dell'accoppiata "modern classic", e ci sono un paio di interventi vocali simil-operistici che mi fanno accaponare la pelle.
Autori Vari - Danza Meccanica vol. 2 (2012)
Alcune cose molto belle, altre molto meno. Naturalmente solo su vinile e/o download digitale.
Però il volume uno era molto più interessante, qui in particolare c'è una cosa che non capisco proprio: il pessimo remix di "A gift of tears", bellissimo pezzo dei Jeunesse d'Ivoire che stava già su Body Section di Rockerilla e su Milano 1983 o qualcosa del genere della Spittle.
Si vede che non faccio più abbastanza giri "lì fuori".
Olafur Arnalds - Living Room Songs (2011)
Modern classical, pianoforte e archi, qualche intervento elettronico.
Parte benissimo con due pezzi notevoli, poi si sgonfia un po' nei clichè del genere.
Comunque un buon disco, di quelli che mi piace ascoltare in questi giorni.
Autori Vari - Without You Without Wool (2012)
Nuova raccolta di sei pezzi per la Woolshop Records: tre per i già "conosciuti" Giampiero Riggio, Caligine e Claudio Cataldi, e tre per nuovi arrivi nel catalogo. Tutto molto bello, e gratuito.
Purtroppo è una pessima abitudine di gentaglia come loro, regalare le cose, magari con un download gratuito appena la copia fisica del cd è esaurita, come era già successo per "Summary of Symbiosis" di Riggio, "Ter" di Caligine e adesso di nuovo per "Ghost Town" di Cataldi.
Mi raccomando, non supportate gente di tale risma, che contribuisce alla libera diffusione di idee e musica, senza pensare alle case discografiche che fallicono e ai poveri negozianti che sono costretti a chiudere.
Mulatu Astatke & The Heliocentrics - Inspiration Information (2009)
Bello ma non è il mio genere, tra jazz, funk e musica africana. Una canzone alla volta mi piace, due di seguito uhmm, dopo tre mi addormento.
Visto che la musica la ascolto praticamente solo in macchina, meglio evitare il rischio.
Ilyas Ahmed - The Vertigo of Dawn (2008)
Si può fare musica sperimentale con una chitarra acustica?
Sentendo questo disco, la risposta è sì.
Ilyas Ahmed continua a salire nella scala della mie preferenze, e dopo aver ascoltato questo disco ho rispolverato la mia vecchia chitarra acustica, che non usciva dalla sua custodia da una bella decina d'anni.[1]
Note e links:
[1] poi nella custodia ci è tornata subito, avete mai provato a suonare una chitarra acustica in un appartamento verso mezzanotte? E' un po' come se atterrasse un jumbo in salotto per il rumore che si riesce a fare...
10 commenti:
Mulatu è un grande ma va ascoltato in sottofondo possibilmente NON durante un GP di Formula uno.
ps ma poi lo avevi scaricato quello di Lilith & the SS ?
Per curiosità
Lilith & the Sinnersaint nella prossima puntata di "ascolti recenti", diciamo tra una decina di giorni...
@ Tony (re: Mulatu): la percezione figura/sfondo è molto soggettiva: io adoro ascoltarlo con volume a palla e in modo tale da esaltarne bassi e sfumature ;) Visto un paio d'anni fa, anche senza Heliocentrici: spettacolare, un tiro formidabile.
Non so, l'ethio jazz e Mulatu in particolare (che fa ben altro ora) lo amo in sottofondo.
Che si sia reinventato, grazie anche all'apporto di altri musicisti, lo trovo un punto a favore, nonché aspetto strettamente connesso all'arte dei geni :)
Assolutamente. Un grande in questo senso.
Un personaggio che dimostra che probabilmente cercando cercando qualcosina di "nuovo" si trova ancora.
Non in ambito rock ormai.
esatto..qualcosina di nuovo si trova, cercando,e non in ambito rock inteso nel senso "classico" del termine..
d'altronde,c'è chi si agita(bagna) ancora per il nuovo album del boss...
Beh, ci si dovrebbe prima mettere d'accordo sul significato della parola "rock".
Se rock è Springsteen, è musica morta da decenni, se rock è qualcosa di diverso dal pop, ci sono ancora molte cose nuove da scoprire.
Rock è quello là...Elvis, Beatles, Bruce, Stones, Hendrix etc.
Poi si è contaminato mille volte, riscaldato la zuppa, rigirato, messo questo, tolto quello e allora vai dai King Crimson ai Red Hot Chili Peppers, via Zappa e Cpt Beefheart.
Non so se i Kraftwerk sono "rock" (anche se bene o male finiscono lì dentro, subito dopo Paul Kossoffdei Free...)
rock è molto di più e poi bisogna considerare che la musica è in continua evoluzione, dare etichette a caso mi sembra stupido!!
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