Lucien ha pochi giorni fa annunciato la sospensione temporanea della Teiera Volante, il suo blog di musica ed altro che è stato per me la porta di ingresso nel mondo dei blog[2] e una lettura imprescindibile in questi anni.
Non è l'unico dei "miei"[3] blog ad avere interrotto le pubblicazioni: basta verificare nel blogroll qui di fianco quanti sono quelli che non pubblicano post nuovi da più di 15 giorni. Sette, più un paio che ho cancellato in quanto chiusi definitivamente.
Non voglio dire che quello che sto scrivendo possa valere in generale per tutto il mondo dei blog: vale forse per il mondo piccolo [4] che gira intorno ai blog appena citati, quella ventina di posti su cui faccio un giro tutti i giorni e un'altra ventina su cui capito una volta alla settimana.
Mi sembra una fase di stanca: pochi post, pochi commenti, poche discussioni interessanti.
E forse è una cosa che riguarda solo questo blog, ma in pochi giorni le visite sono passate da una media tra le 200 e le 300 al giorno a meno di 100, e i post senza commenti sono sempre di più.
Può ben essere colpa mia, che non scrivo più cose interessanti, se mai le ho scritte.
Però mi sembra di vedere la stessa situazione anche in altri posti.
E mi domando, è una cosa naturale? Forse una comunità virtuale che si sviluppa intorno ad alcuni blog ha una vita media limitata, e questa è arrivata alla fine?
Oppure sono alti e bassi ciclici?
Perchè a me quello che mi ha appassionato nel mondo dei blog sono state le discussioni con gli altri, gli scambi di idee anche aspri ma spesso interessanti, mentre ora questi blog stanno ritornando a essere quello che erano i blog originariamente, un diario on-line. E per un diario la discussione non è necessaria.
E mi viene anche il dubbio che i blog stiano diventando uno strumento obsoleto: in questi stessi giorni sto "scoprendo" Facebook.
Ne ero sempre rimasto alla larga per la sua nomea, molto diffusa tra i blogger, di posto stupido, pieno di ragazzini idioti che scrivono con la k e non riescono ad andare oltre al "mi piace questo o quello".
E invece (e naturalmente, aggiungerei) il posto in sè non è per forza più stupido di un blog: dipende tutto dalla gente che lo usa e soprattutto da come lo usa.
Il mezzo è neutro.
Più veloce di un blog perchè permette di condividere immediatamente diverse informazioni, ma non è necessariamente meno approfondito: non ci sono limiti alla lunghezza di quello che si può scrivere in un singolo post.[5]
Boh. Grande è la confusione sotto il cielo: la situazione è eccellente. Abbastanza, almeno...
Note e links:
[1] Ovvero, buona parte di questo post ha visto la luce sotto forma di commento lasciato da Lucien, vedi il link seguente. Però c'erano dentro un paio di argomenti che mi fa piacere riprendere qui.
[2] Che capisco possa essere considerata una colpa più che un merito...
[3] Virgolette, voglio dire: "dei blog che seguo perchè appartengono a questa sorta di comunità virtuale".
[4] Il riferimento a Guareschi è voluto: a me Don Camillo è sempre piaciuto fin da quando l'ho letto la prima volta, e se Guareschi era reazionario, pace.
I suoi libri sono divertentissimi anche oggi, a più di cinquant'anni di distanza dall'uscita.
E "mondo piccolo" è quello dei blog: a volte capito su un blog "nuovo", e nel suo blogroll ci sono link a decine di blog per me completamente sconosciuti.
La comunità che si sviluppa attorno ai blog mi ricorda un po' le compagnie che si riunivano intorno a un bar, ognuna diversa e ognuna uguale. Qui mi fermo, che sento odore di Vasco Rossi e questo proprio no, eh...
[5] Il che mi fa venire in mente che forse anche Tweeter può essere un cosa che vale la pena di esplorare, mi riprometto di farlo al più presto.
[6] Se nemmeno qui nasce una discussione, direi che si conferma la tesi del post.
Se invece nasce una discussione sulla tesi, la tesi si dimostra falsa.
Son curioso di vedere cosa succede... :)
26 commenti:
Facebook è sicuramente un "sostitutivo" ammazza blog. Abitualmente segnalo su FB il contenuto del mio blog e sempre più spesso le discussioni si sviluppano su FB piuttosto che sul blog, meno veloce e più obsoleto come mezzo.
Facebook è più "leggero", puoi scrivere la tua minchiata e in tempo reale avere una risposta.
Piace di più, c'è un platea più vasta.
Ma io credo che Facebook prima o poi perderà appeal e forza (vedi MySpace). Un blog o un sito rimangono.
Comunque è vero, è un periodo di stanchezza e gli accesi e l'attenzione stanno diminuendo anche per me.
"Forse una comunità virtuale che si sviluppa intorno ad alcuni blog ha una vita media limitata, e questa è arrivata alla fine?"
Forse è vero, o più precisamente diciamo che queste comunità sono fluttuanti: se penso al giro di bloggers del primo anno in cui ho cominciato a pubblicare, sono quasi tutti spariti o di punto in bianco hanno misteriosamente smesso di commentare (vedi Silvano di 31 canzoni). Nel frattempo dei nuovi si sono aggiunti e così via...
Per me è abbastanza calzante il paragone del bar. Accade come le compagnie e i gruppi di amici e conoscenti nella realtà fisica. Per quanto riguarda facebook non riesco ad appassionarmi; come google plus del resto: al massimo ci sto sopra 2 minuti d'orologio al giorno.
La forza e la bellezza del blog è forse anche questa.
Il ricambio ciclico di persone che dopo un po' perdi per strada per acquistarne altre.
Non so se un blog abbia caratteristiche proprie che gli permettano di "rimanere" più di Facebook o di qualsiasi altra comunità on-line.
Il caso di MySpace è in effetti interessante: ha perso forza ed utenti perchè ci sono adesso altri siti che offrono lo stesso servizio (condivisione di musica) in modo più comodo, immediato e completo (Bandcamp, Soundcloud, lo stesso YouTube)
E' lo stesso discorso del vinile, cd e file digitali: le cose cambiano. Certo, non sempre in meglio, ma mica necessariamente in peggio...
E quindi, comunità fluttuanti, ricambio ciclico, esatto, ci sta tutto, proprio come nella vita reale: alcune persone le perdi di vista, altre ne conosci. Il cambiamento e la confusione in fondo sono sintomi di vita.
Su Facebook: secondo me vale la pena di dargli una possibilità.
Ma non per ritrovare i vecchi compagni di scuola o gli amici di trent'anni fa: si può fare, ma non è (o non è più) lo scopo principale di FB, che è invece ottimo per avere notizie in tempo reale su quello che ti interessa. Ad esempio, rimanendo in ambito musicale: concerti e serate dei circoli Arci, dischi in uscita per piccole etichette dyi, attività dei gruppi musicali. Sono tutte cose che puoi scegliere di "seguire", il tutto riassunto comodamente nella tua pagina di notizie.
Se poi FB ammazzerà i blog, come dire: fa niente.
Prevedo frange di resistenza, appassionati che si rifuteranno di abbandonare il vecchio media per il nuovo, magari utilizzandolo attraverso apparecchiature rigorosamente d'epoca, computer 486 e modem a 28.8 k
La frase di Tony, che evidentemente non è prevenuto nei confronti di FB visto che lo usa regolarmente ("puoi scrivere la tua minchiata") rappresenta però bene il pregiudizio che avevo anch'io verso FB.
In realtà puoi scrivere la tua minchiata ovunque, dai blog ai muri dei cessi, mentre molti sembrano pensare che FB ti obblighi a scrivere minchiate, e questo non è evidentemente vero.
Per minchiata intendevo anche le cose che scrivo sul mio blog eh...solo che FB coinvolge più persone, sei visibile a N persone contemporameamente che mai verrebbero a vedere il mio blog perchè non sono interessate a quell oche scrivo. Lì ci inciampano e partecipano.
Sono legato al mio blog per question iaffettive ma se domani nessuno lo leggesse più o semplicemente mi stufo e trovo di meglio da fare, buonanotte e fa lo stesso
tony-face, era chiaro che tu per minchiate non intendevi riferirti in particolare a Facebook :)
Però la frase, anche se l'intenzione era diversa, funzionava perfettamente come esempio di un atteggiamento molto diffuso nei confronti di Facebook.
Che, una volta conosciuto, mi ha sorpreso in senso positivo :)
Penso che dopo un po' che si frequentano blog, ma anche altri social network, ci si ritrova con la scoperta che tante belle discussioni di fatto portano a poco o nulla. Raramente (è successo, questo sì) mi è capitato di vedere una discussione approdare a qualcosa, un mutamento di opinione o qualcosa di simile, segnale che alla fine il tutto è quasi solo un parlarsi addosso senza molto costrutto. Quindi dopo un po' si evita la fatica, almeno io la evito, e il proprio blog di fatto diventa luogo dove leggere se stesso, e se qualcuno commenta bene, se no bene lo stesso.
Un saluto.
bè su FB una percentuale altissima è di minchiate ("oggi sto male" "Monti merda", "Berlusconi merda", "Vendola culo" , "sono arrabbiato", etc etc)
I blog cercano (cercano...) in genere di essere più ponderati e articolati di affermazioni estemporanee buttate lì per noia
Per me resta fondamentale il blog, specialmente perché è su un mio dominio e non devo rendere conto a nessuno.
FB è utile ed lo utilizzo per veicolare maggiori contatti per far leggere i post del blog, però devo dire che raramente chi arriva da FB commenta. Non so Alle, per me restano più importanti i blog e personalmente preferisco leggere un post di un blog che una "pappardella" di FB.
Aggiungo che leggere su FB ci vuole più tempo e francamente credo che dopo circa 5 minuti ho di meglio da fare, però questa è una mia idea.
Rouge: secondo me quello che dici è vero fino a un certo punto.
Ovvero, le discussioni fatte sui blog e quelle fatte di persona direi che portano a poco o nulla nella stessa misura: convincere qualcuno solo a parole rimane sempre difficilissimo. Scrivere su un blog dove nessuno commenta mi sembra più un andare in giro per strada a parlare a voce alta. Si può fare, eh, ma io preferisco di no
tony-face: quando parlavo del fatto che Facebook mi ha sorpreso in positivo. mi riferivo proprio al fatto che le minchiate che citi ("oggi sto male" "Monti merda", "Berlusconi merda", "Vendola culo" , "sono arrabbiato") ci sono sì, ma non sui profili di Facebook delle persone che seguo io.
Ovvero, non sono minchiate obbligatorie indotte dal mezzo, ma minchiate dovute alle persone che le scrivono. Se uno scrive su Facebook "Vendola culo" non è che poi su un blog scrive un trattato di filosofia morale...
Enri1968: anch'io per il momento preferisco leggere un post su un blog, però avevo letto così tanto e così male di Facebook che per me rimane una scoperta positiva.
E' che se cerco di guardare avanti, probabilmente tra Facebook e i blog sopravviverà il primo, e allora tanto vale cercare di capirlo e prendere quello che c'è di buono anche da lì.
non so,una cosa che detesto di fb è che sei regolarmente inondato da qualsiasi cosa venga in mente a chi ti scrive..e la cosa mi irrita..oltre al fato che diffido di un mezzo che,per regola sua,diviene proprietario di quel che pubblico..
continuo quindi a preferitre il blog..la discussione credo pssa essere più approfondita,e un inimo di flitro esiste..poi avrà i suoi periodi di stanca come tutto,mi par normale..anche io in questo periodo ne ho poca voglia,in effetti...
Il problema della proprietà di quel che viene pubblicato, certo, può essere irritante, ma può essere aggirato pubblicando link a contenuti esterni.
Comunque non ti ho trovato su FB, brazzz. Ci sei?
Pensavo erroneamente che FB e i blog fossero alternativi mentre invece li trovo assolutamente complementari.
La "stanca" dei blog è dovuta alla stanca di ciò che ci piace di più, la Musica, che si estende anche ai luoghi dove la musica si parla e si fa.
I blog di cucina ad esempio non sono mai andati così forte come adesso che i cuochi sono diventati le nuove "rockstar".
no non ci sono e al momento non credo di "infilarmici"...non so devo pensarci...
la stanca non credo sia questione di argomenti..penso ci vorrebbe qualche new entry,qualche blogger nuovo che porti novità col suo pensiero..insomma,credo sia solo un momento così...
Da un po' di tempo gira questa storiella: sapete quali sono le aziende che hanno più impiegati al mondo? Google e FB,perché hanno gli utenti che lavorano per loro.
FB è un mezzo.
Poi c'è chi lo utilizza per pubblicare ogni giorno la foto del suo bambino, chi per farci sapere cosa ha mangiato, chi per postare opinioni, notizie o video interessanti.
Non succede niente ad avere un profilo FB.
Se qualche "amico" è molesto lo cancelli, se non lo vuoi utilizzare per un mese non lo utilizzi.
E' come il telefono cellulare, mica lo devi tenere sempre acceso...lo utilizzi quando vuoi.
Sono d'accordo con DiamondDog e quindi probabilmente ho torto... :)
Però penso anch'io che blog, Facebook, Twitter (ma anche Bandcamp, Soundcloud, YouTube, Flicker, etc.) siano molto più complementari che alternativi, e che presi nel loro insieme offrano possibilità di comunicazione che fino a pochi anni fa erano semplicemente impensabili.
E, brazzz, come dice giustamente tony-face: le utilizzi quando vuoi tu, mica ti vengono a cercare loro.
Enri1968: della storiella però non capisco il senso.
FB e Google forniscono servizi senza costi diretti per gli utenti, e per farlo si finanziano con la raccolta pubblicitaria
O il contrario, per poter raccogliere i soldi della pubblicità forniscono servizi agli utenti. E sì, lo so che anche senza costi diretti alla fine paghiamo noi lo stesso, quando compriamo i prodotti pubblicizzati.
Però, qual è il punto? Se pensiamo che il servizio offerto sia utile, lo usiamo. Se no, ne facciamo a meno.
Sulla "storiella" di cui parlava Enrico ci sono fior di articoloni seri in giro. Il succo è che nonostante Google e FB siano sostanzialmente gratuiti per gli utenti, alla fine sono gli utenti che creano i "contenuti".
Quindi, da un'altra prospettiva, lavoriamo per loro aggratis.
E questo secondo alcuni economisti accreditatissimi sarebbe una nuova e pericolosa forma di capitalismo.
bisogna ammetterlo: fb (e poco dopo google)è il software più grandioso mai concepito, se poi pensiamo che è gratuito per gli utenti..
Bè credo che sia OVVIO e PALESE che FB e Google siano contenitori in cui noi gratuitamente mettiamo i contenuti.
Poi c'è anche il discorso di che tipo di contenuti ovvero tutte (o comunque molte) informazioni sulla nostra vita che possono essere utilizzate ad hoc per veicolare un certo tipo di pubblicità o vendute a chi vuole veicolare questa pubblicità.
Di questo ne siamo, suppongo, tutti consapevoli.
Personalmente me ne frego, prendano pure tutte le informazioni e veicolino pure tutte le pubblicità adatte al mio profilo. chemmefrega.
Come dice tony-face: mi pare inutile dire che i contenuti li mettiamo noi, sia su Facebook che su Google (inteso immagino come proprietario di Blogger.com), perchè mai dovremmo usarli in caso contrario?
Come ho già detto ieri, la proprietà dei contenuti di FB (il problema su Blooger non c'è) si aggira mettendo un link (e se FB è diventata proprietaria di un paio di mie foto e di qualche commento, vabbè, pazienza...)
D'altronde se l'alternativa a usare Google/Blogger per pubblicare un blog è acquistare un proprio dominio, boh, non mi sembra una cosa così grave che qualcuno che mi offre un servizio gratuito cerchi in cambio di guadagnarci.
Io non sto criticando, sto citando ragionamenti (magari campati per aria ma neanche tanto) di economisti che sostengono che la new economy si basa sullo sfruttamento occulto della manodopera che viene "retribuita" con l'intrattenimento. Certo che ne siamo consapevoli e ci sta bene così. Ma siamo anche in qualche modo "usati" e anche questa è un'evidenza.
Personalmente non mi sento "usato" ma uso degli spazi gratuiti che mi permettono una comunicazione veloce.
Soprattutto di far conoscere ( e talvolta perfino vendere) mie produzioni letterarie e musicali.
Se poi ci tengono tanto, in cambio, alla mia mail, miei gusti e mie foto se le tengano pure.
Boh, "sfruttamento" non mi sembra la parola adatta: c'è uno scambio reciproco, se la cosa sta bene si accetts, se no si rifiuta. In fin dei conti stiamo parlando di superfluo, nessuno ti obbliga a fare niente su Blogger e FB.
Non mi sento particolarmente "usato" per questo, mi girano molto di più se qualcuno prende i miei (soldi, tempo, etc.) e non mi da in cambio niente.
comunque,leggendo il tuo punto 6..il blog è bello vitale..eh
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