Post annunciato qualche giorno fa in risposta a un argomento introdotto da W e SHRC
in questa discussione a proposito di Syd Barrett/Pink Floyd.
Sintetizzo la loro posizione:
SHRC: Dark Side of the Moon e seguenti in realtà sono la summa di quello che la musica rock/pop è stata; se lo dici su internet troverai sempre frotte di alternativi e freak purissimi pronti a darti addosso ed a dire che è merda commerciale.
Poichè ho imparato il trucco, quando parlo dei Pink attacco direttamente con Ummagumma e Atom Heart.
W: Su Umma e Atom, è vero! Quelli vanno bene anche agli alternativos, ma solo perchè - si sa - i primi dischi son sempre meglio di quelli successivi!
Ora, sulla parte su "alternativos e freak purissimi", nella quale la scelta dei termini è fatta proprio per significare che chi non apprezza "Dark Side" non lo fa perchè non gli piace (impossibile, è un disco bellissimo) ma solo per potersi identificare come freak purissimo e alternativo (?) non potrei essere meno d'accordo.
Mi limito a ribadire che per un fan di Shakira, Amici e simili i freak alternativi e purissimi siete voi due, che ascoltate i Pink Floyd di "Dark Side of the Moon" e "Wish you were here".
E' sempre questione di prospettiva.
E non è che cercando di sminuire le posizioni diverse dalle nostre le cose cambino...
Pink Floyd a parte, la parte che dice che i primi dischi son sempre meglio di quelli successivi non mi sembra necessariamente legata solo ai freak alternativi.
Per quanto ricordo io, quasta impostazione di fondo ha accompagnato tutta la mia vita di lettore di libri e riviste sulla musica rock e pop, a proposito di, grosso modo, chiunque: da Lucio Battisti ai Sonic Youth, da Pupo agli Who, da Umberto Tozzi ai Clash.
Che sia un clichè, son d’accordo.
Ma come tutti i clichè, mica è nato dal nulla.
Diciamo che non è poi così raro che un disco realizzato nei primi anni di carriera sia più (convincente?) di uno realizzato negli anni successivi?
Non è una regola, ovvio.
Però io terrei in conto alcuni fattori.
1. Il rock (passatemi il termine generico, tanto per chiarire che non stiamo parlando di soul, jazz o pop) ha molto a che fare con la gioventù, l'energia, l'immediatezza, e molto poco con la maturità, l'esperienza, il mestiere e la professionalità.
Tutte cose che esistono molto più facilmente nel primo disco fatto a vent’anni che nel ventesimo fatto a sessanta.
2. La relativa limitatezza espressiva della musica rock rispetto ad altre forme di espressione musicale: se ne era parlato - poco -
in questo vecchio post, soprattutto in rapporto al numero di canzoni "belle" che è possibile scrivere per un singolo artista.
3. L’aspetto “carriera” nella produzione di un musicista: se la musica diventa il tuo mestiere, non è poi così assurdo scendere a qualche compromesso tra le tue idee e la necessità di pagare la bolletta del gas.
Tanto è vero, a questo proposito, che la doverosa citazione per i pochi gruppi/artisti che hanno fatto il “percorso contrario”, dalla notorietà “pop” giovanile alla nicchia di appassionati di musica “di qualità” è sempre la solita: Scott Walker, David Sylvian, Talk Talk.
E, fuori quota, i Beatles: non nel senso della quantità di pubblico, ma della qualità della musica senz’altro.
Quindi, tenuto conto dei tre fattori qui sopra, passiamo a fare degli esempi: il primo (o uno dei primi) contro l'ultimo disco.
Una roba veloce, eh, scegliendo a caso tra diverse declinazioni del rock.
Pink Floyd: The Piper at the Gates of the Dawn / The Final Cut
Who: Who’s Next / Endless Wire
Doors: The Doors / Other Voices
Genesis: Foxtrot / Calling All Stations
Sonic Youth: Sister / The Eternal
Dinosaurs Jr.: Bug / I Bet on Sky
My Bloody Valentine: Isn’t Anything / m b v
Diaframma: Siberia / Niente di Serio
Secondo me, non c'è paragone possibile tra le diverse coppie di dischi.
Certo, non è una regola assoluta.
Non la possiamo applicare matematicamente (il disco nr.2 è sempre più bello del disco nr.4)
Ha le sue belle eccezioni, già citate negli esempi: per molti non ho preso il primo disco, ma uno dei primi.
Posso anche dire che “Sister” dei Sonic Youth (quarto disco) lo preferisco a “Kill Yr. Idols” (primo disco)
Il punto non è il primo o il secondo o il ventiquattresimo.
Il punto è che dopo un po’
tutti cominciano a fare dischi se non più brutti, meno interessanti.
Si dice che un gruppo ha a disposizione vent’anni per comporre e registrare il primo disco, dodici mesi per il secondo (usando però parecchie cose avanzate dal primo) e con il terzo si comincia a fare fatica. Aggiungerei: a utilizzare sempre più "riempitivi"...
E non mi vengono nemmeno in mente degli esempi completamente opposti.
Ditemi voi: c’è qualche “ultimo disco” di un qualsiasi gruppo che sia notevolmente superiore ai loro primi dischi?