mercoledì 9 novembre 2011

Cose intelligenti dette sulla musica - prima parte

Dunque, rubrica nuova: "Cose intelligenti dette sulla musica".
E' una scommessa, d'accordo: il materiale a prima vista non sembra poi così abbondante, probabilmente la rubrica non avrà una lunga vita.

Cominciamo con Julian Cope.
La citazione esatta non ce l'ho, dovrei andare a spulciare in cantina, tra i vecchi Rockerilla dei primi anni '80 e non ne ho molta voglia, però a memoria ricordo una cosa del genere:
"Io chiamo la mia musica "soul spastico"[1], perchè non sono tecnicamente abbastanza bravo per rifare esattamente i pezzi che mi piacciono, così ne suono una versione approssimata che diventa poi una mia canzone".

E' una citazione che trovo, trent'anni dopo averla letta, ancora bellissima: c'è dentro tutto quello che per me vuol dire "suonare": provarci. E fanculo la tecnica strumentale.
Che poi serve, d'accordo, ma è un mezzo, non il fine: è la differenza fondamentale tra estetica punk ed estetica metal, e per quanto mi riguarda, mille volte meglio la prima.
Come diceva in un'altra occasione Bernard Sumner dei New Order:
"Io non sono bravissimo a suonare la chitarra o il synth, se voglio ottenere qualcosa magari ci metto più tempo di uno tecnicamente più bravo, ma alla fine ci arrivo"[2].

E c'è anche la descrizione di come spesso nascono le canzoni: certo, l'ispirazione miracolosa e la sofferenza creativa dell'artista fanno molta più scena, ma chi ha suonato in un gruppo e ha provato a scrivere canzoni lo sa, è successo così milioni di volte: senti un pezzo, ti chiedi come è fatto, mentre cerchi di riprodurlo ti viene in mente qualcosa di simile ma diverso, che diventa il "tuo" pezzo. Lo hanno fatto tutti, anche se mica tutti sono abbastanza onesti per ammetterlo.


Note e links:
[1] L'espressione può sembrare forse un po' forte adesso, ma si parla dei primissimi anni '80, un periodo pre-politically correct.

[2] Qui forse ho esagerato, due citazioni per lo stesso post di cose intelligenti dette sulla musica sono effettivamente uno spreco di risorse...

4 commenti:

brazzz ha detto...

[2] Qui forse ho esagerato, due citazioni per lo stesso post di cose intelligenti dette sulla musica sono effettivamente uno spreco di risorse...
condivido e toglierei quel "forse"..
bella rubrica, vedrai che se ne leggeranno di ogni,eh eh..
sulle citazioni, le trovo assolutamente in linea col mio "sentire"..d'altronde sai cosa mi piace, per cui non credo di stupirti
fra le cose intelligenti, ovviamente Zappa è una miniera,per cui ti presto quella che ho nell'home page del blog..è strafamosa,ma va bene lo stesso

SENZA DEVIAZIONE DALLA NORMA IL PROGRESSO NON E' POSSIBILE..I CRITICI MUSICALI SONO PERSONE CHE NON SANNO SCRIVERE, CHE INTERVISTANO PERSONE CHE NON SANNO PARLARE PER UN PUBBLICO CHE NON SA LEGGERE..
anzi..2 al prezzo di una..eh

Lucien ha detto...

"mentre cerchi di riprodurlo ti viene in mente qualcosa di simile ma diverso"

Non facevamo mai cover, però quando suonavo nel mio gruppo succedeva almeno un pezzo su tre. Riprodurre i Talking Heads era piuttosto complicato, nonostante (per fare un esempio) Tina W. non fosse tecnicamente un fenomeno. E ciò avvalora la tua tesi e cioè che contano soprattutto le idee.

Overthewall91 ha detto...

Concordo con le citazioni, soprattutto con quella di Sumner, puoi essere bravissimo tecnicamente e comporre musica banale.

sull’amaca.it ha detto...

Non mi ha mai appassionato il virtuosismo e sbadiglio quando mi parlano di certi gruppi come Opss non voglio fare nomi che no si sa mai come va a finire.

Julian Cope ci ha svelato una sua sorta d'ispirazione.