giovedì 16 febbraio 2012

Cose intelligenti dette sulla musica - quarta parte

Nella foto: Lou Reed appena dopo essere stato licenziato dalla nazionale di calcio inglese, oppure Fabio Capello appena dopo aver finito di cantare "Take a Walk on the Wild Side"

"Lou Reed sosteneva che il difficile riguardo allo scrivere canzoni comincia quando ne hai già scritte un centinaio"

Frase trovata su Sentireascoltare, all'interno di una recente intervista con Federico Fiumani dei Diaframma.[1]
Non ho idea di quando l'abbia detta, ma Lou Reed (almeno fino al probabile rincoglionimento che gli ha fatto incidere l'album con gli inutilissimi Metallica) è sempre stato una persona più intelligente della media.
In questo caso, ancora di più, visto che ribadisce una cosa che era venuta in mente a me a proposito dei Flaming Lips (ahem...) e quindi non posso che essere completamente d'accordo con lui, no?

Seriamente: il rock è quello che è, sicuramente non la musica più complessa del mondo; tu (impersonale) musicista hai anche le tue idiosincrasie (questo accordo non mi piace, questo non mi viene bene, questa sequenza armonica o melodica è più adatta alle mie capacità, etc.) e quindi sì: non è ancora stata scritta tutta la musica possibile (e mai lo sarà, per fortuna) ma forse qualche artista ha già scritto tutta la musica (bella, interessante, etc.) che gli era concesso scrivere.
Magari non sono 100, ma con tutta probabilità c'è un numero massimo di belle canzoni che una singola persona può scrivere. L'importante sarebbe rendersene conto prima di diventare ridicoli, ma non è mica facile. Nemmeno per un Lou Reed[2]...

Naturalmente sull'altro corno del dilemma c'è sempre la solita questione, sintetizzabile in "bollette e pagnotta".
E allora si possono anche scrivere canzoni inutili rendendosene perfettamente conto, e accettando una dose di ridicolo in cambio dei soldi necessari a vivere.
Non c'è nulla di male nemmeno in questo tipo di scelta, però a me interessa la musica, non lo scoperto di conto corrente dell'artista: libero di sputtanarsi, ma senza i miei soldi.


Note e links:
[1] Protagonista della prossima puntata di "Cose intelligenti dette sulla musica"

[2] Che è, maledetto lui, un vero genio. Pigro e un po' rincoglionito, vedi il già citato disco coi Metallica, ma è quello che ha scritto "Heroin", "Waiting for the Man", "White Light/White Heat", "Sweet Jane", "All Tomorrow Parties", posso continuare ma dovrei aver reso l'idea.
Poi ha scritto anche una serie di cagatine, e va bene lo stesso: basta sapere che sono cagatine e non farle passare per fantastici "pezzi minori" di Lou, che gli altri ci avrebbero fatto sopra una carriera. Un cazzo, non avesse scritto "Heroin" non sarebbe diventato Lou Reed, punto.

5 commenti:

Enri1968 ha detto...

Più che condivisibile.

fuzz ha detto...

si, il rincoglionimento alla fine viene un po a tutti quelli che hanno la fortuna di sopravvivere, i morti sono gli unici che non deluderanno mai.
Piu che un numero di canzoni massime, io la vedo come un periodo massimo. Lou Reed negli anni buoni poteva probabilmente scrivere il doppio delle canzoni (fosse stato meno pigro) e probabile che gli riuscivano tutte ottime. Adesso anche se ne scrive 3 in un anno, non ne esce una buona manco se si droga

allelimo ha detto...

E a dir la verità, che i morti non ci deludano dipende dalle qualità morali di chi gli sopravvive.
Quante ignobili puttanate di Hendrix/Morrison/Joplin/Cobain/etc ci siamo sorbiti in questi anni?

DiamondDog ha detto...

Tutto vero però è anche vero che "chi non fa non sbaglia".
Io preferisco che zio Lou insista, chissenefrega se ci riempie di fregnacce magari prima o poi fa di nuovo qualcosa di memorabile.

allelimo ha detto...

"Chi non fa non sbaglia" è una giustificazione davvero molto debole, sia in generale che in questo caso particolare.

Per il caso particolare, facciamo così: qual è l'ultima canzone "bella" di Lou Reed che vi ricordate?
Per quanto riguarda me, devo purtroppo dire "Kill your Sons", che stava su Sally Can't Dance (1974). Di tutti quelli dopo, anche di quelli decenti come "New York" o "Songs for Drella", non mi ricordo nemmeno una canzone.
Fanno 38 anni di fregnacce, a mio parere decisamente un po' troppo per chiunque, anche se ti chiami Lou Reed.