venerdì 2 marzo 2012

Pentalogo per ascolti recenti

Stavo ripensando alla nuova rubrica "Ascolti recenti" e mi sono accorto che parlo più spesso di dischi che non mi sono piaciuti piuttosto che di di dischi che mi sono piaciuti.
Ma ci sono le sue belle ragioni: vengo e mi spiego.

1 - Ho deciso di tenere traccia dei miei ascolti, e il blog, cioè una sorta di diario personale pubblico, mi sembra un posto adatto per farlo.
E quindi parlo di tutti i dischi che ascolto, mi siano piaciuti o meno, senza filtri. Ed è abbastanza scontato che ci siano in giro più dischi brutti che dischi belli.

2 - La decisione di tenere una traccia è senz'altro motivata anche dall'età: comincio a far fatica a ricordarmi di tutto, sapete quante volte scorrendo i titoli dei dischi sull'iPod o sul computer mi domando ma chi cazzo è questo? L'ho già ascoltato? Mi è piaciuto?
Avere una traccia dovrebbe evitarmi almeno per un po' di riflettere sul mio inevitabile rincoglionimento progressivo...

3 - In effetti, oggi c'è semplicemente troppa musica disponibile, più o meno facilmente e legalmente. Per fortuna, aggiungo, perchè tanto è meglio di poco, e la rivoluzione digitale ha permesso più o meno a tutti di pubblicare registrazioni decenti con una spesa irrisoria: 100 euro di scheda audio, 200 di microfono e basta lì.
Certo, c'è anche il rovescio della medaglia: la roba veramente bella è più difficile da trovare, e seguire quello che succede (la "scena") in un qualsiasi campo musicale è impossibile.
Una volta con cinque dischi al mese ascoltavi più o meno tutto quello che valeva davvero la pena di conoscere, oggi anche ascoltando dieci dischi al giorno riusciresti solo a scalfire la superficie di quello che sta succedendo.

4 - Di conseguenza, c'è meno tempo per "approfondire"?
Un po' sì, ma c'è soprattutto meno tempo per "farsi piacere" quello che a un primo ascolto non piace o piace così così.
E questo probabilmente non è un male, anzi.
Quanti dischi ci siamo fatti piacere perchè lo diceva un amico o il tale critico oppure avevi speso tutta la mancia per quel disco lì e cazzo, doveva essere bello per forza? E tanto per i successivi 15 giorni non avevi i soldi per comprarne un altro, quindi...

5 - Ma soprattutto, dopo più di trent'anni di ascolti musicali consapevoli, credo di essere in grado di capire quasi sempre al primo ascolto[1] se un disco "mi piace" o no, senza lasciarmi condizionare più di tanto da fattori esterni vari, primo fra tutti la relativa novità della musica ivi contenuta.
E quindi mi sento "autorizzato" a esprimere pareri sia positivi che negativi su una delle poche cose al mondo che credo di conoscere abbastanza bene: la musica.


Note e links:
[1] Stessa cosa sostenuta, ad esempio, da due personaggi tra loro diversi come Joyello e Scaruffi.
Certo, a volte le cose veramente nuove al primo ascolto possono non piacere, perchè non sei subito in grado di capirle: ti mancano i riferimenti.
Però l'esperienza ti consente di solito di capire che meritano un altro ascolto.

10 commenti:

Lucien ha detto...

Meno tempo per "farsi piacere": purtroppo è la verità, ma è anche vero che l'esperienza aiuta la selezione.
Ultimamente (negli ultimi due/tre mesi) però è un disastro: non mi piace quasi più niente! E' tutto un cestinare. Speriamo nella primavera. :)

brazzz ha detto...

molto carino il discorso sul "farsi piacere"...
comunque,per quel che mi riguarda,penso anche io di essere nella situazione tua..solitamente mi basta un mezzo ascoltoper capire se mi piace o no..
e sai una cosa?..quando ascolto un pezzo x la prima volta,e mentalmente mi accorgo di,come dire,anticipare quello che succederà..bè,tendo a non essere troppo soddisfatto...

Enri1968 ha detto...

Per me che sono un tuo lettore mi va bene questa impostazione sugli ascolti.

Resto In Ascolto ha detto...

Concordo. Anch'io nel mio piccolo per arrivare a postare la playlist di fine mese con una ventina di canzoni decenti ne butto via almeno un altro centinaio. Ma questo non ci fermerà, come sempre.
Vero Lucien, inizio d'anno con poche cose da ricordare.
Saluti.

brazzz ha detto...

ah..a proposito hai ascoltato heliocentrics in una qualche forma?...

Webbaticy ha detto...

Sempre meglio le vacche grasse rispetto alle magre di un tempo....aumenta vertiginosamente il livello di selezione, ma sai quanta roba bellissima ho scoperto che non avrei mai e poi mai sentito?

allelimo ha detto...

Lucien: qualcosa di decente invece io l'ho trovato in questi mesi, i nomi sono nei post precedenti, ma così al volo almeno quelli di Giampiero Riggio, Ilyas Ahmed e Message to Bears sono ottimi dischi.

brazz: vero, quando sai già cosa succederà "dopo" è segno come minimo di "maniera".
Heliocentris sono nell'iPod, settimana prossima li ascolto.

Enri1968: non vale, quale lettore? Tu sei un amico.

Resto in Ascolto e Webbaticy: sono d'accordo con tutti e due. Meglio adesso, anche se si fa più "fatica" a selezionare tra le migliaia di cose disponibili.

DiamondDog ha detto...

Quella del "primo ascolto" la condivido, è giusto che dopo anni e anni di onorata militanza tra i "nerd" del disco raccogliamo qualche frutto. :-)

gianf ha detto...

Le stroncature sono veramente divertenti,il modo in cui strapazzi certi dischi è sempre molto brillante. Ultimamente seguo con meno interesse le nuove uscite, diciamo che mi sono un po'rilassato, preferisco ascoltare sbobba latin rock jazz anni 60(una vera scoperta) alternata a veri massacri sonori avant rock prog jazz che ammazzerebbero un elefante.

enri1968 ha detto...

He he he, lo sai che sono un sincero e le tue recensioni non hanno mezzi termini, della serie "Prendere o Lasciare".