Terra, 20 Luglio 3127
Tutti conosciamo la storia del ritrovamento de “Il Vangelo secondo il Critico Rock Anzianotto”, che a sua volta è probabilmente la più affascinante delle storie narrate nei Rotoli del Lago Morto. [1]
Purtroppo pochi sono i frammenti ben conservati, e solo il lungo, laborioso e meritorio lavoro degli archeologi ci permette finalmente di poterne leggere alcuni.
A grandi linee, il libro narra le mirabili avventure di Bruzio Giovinfonte [2], figlio prediletto del Padre Suo Roberto Cameriere (o Robi Dilano?), intrecciate con altre figure quali Pietro Vediger, l’ultimo dei profeti, Veronica Luisa Ciccone (o Scicolone?) la madre
Ma ecco alcuni dei frammenti più comprensibili:
(frammento 1)
In quel tempo. Il signore Bruzio Giovinfonte andava per le terre del Nuovo Cotone [4] predicando la parola del Padre Suo, e sterminate folle si radunavano intorno a lui, per ascoltarne la parola. [5]
E Bruzio parlò: “Beati… (illeggibile)”
(frammento 2)
E lo Spirito Santo [6] discese su di lui, e cominciò a suonare assoli [7] molto lunghi e molto noiosi, più o meno sempre gli stessi – ma i discepoli, accecati dall’amore, pensavano che fosse… (illeggibile)
(frammento 3)
In quel tempo. Bruzio si rivolse al primo dei suoi discepoli con queste parole: “Tu sei Pietro, e su questa pietra [8] edificherò il mio… (illeggibile)”
Note e links:
[1] Così detti perché ritrovati negli scavi effettuati dove sembra ci fosse una volta un lago, detto “di Como” dal nome di una delle città – da tempo scomparse - che sorgevano sulle sue rive.
Non vogliamo qui riprendere le annose polemiche, ma quando, ormai più di mille anni orsono, la cosiddetta “Lega Nord” lanciò le sue bombe atomiche in effetti sembra che volesse colpire un po’ più a sud – ma le antiche testimonianze sono piuttosto imprecise e lacunose su questo punto.
[2] Come per tutti i nomi qui citati, diamo la traduzione in lingua corrente dal dialetto in uso al tempo.
[3] Detti anche “orchestrali” o “musicanti”, sembra che i due termini si riferissero ad una funzione svolta durante le adunanze rituali, probabilmente mediante l’uso di alcuni primitivi strumenti musicali (Cfr. anche le successive note 5 e 7)
[4] Non tutti concordano con il luogo, alcuni sostengono si trattasse del Nuovo Jeans, altri del Nuovo Jersey – comunque era una stoffa, nuova.
[5] Sembra che queste adunanze prendessero il nome di “concerzo” o “concherto”, sorta di baccanale sacro accompagnato da musiche e danze.
[6] Sulla natura dello Spirito Santo si fanno varie ipotesi, la più accreditata è che si trattasse non di una sola persona, ma di un gruppo di più individui la cui personalità individuale veniva assorbita dalla personalità comunitaria. Sembra che chiamassero sé stessi “Rosafluidi”, e c’è chi dice che l’assonanza con altri gruppi (“Rosacroce”) non fosse casuale.
Nel culto dei Rosafluidi (probabilmente di derivazione massonica, visto il loro insistente riferirsi ad un mitico e probabilmente simbolico “Muro”) sembra giocassero un ruolo importante anche l’astrologia e l’ipocrisia. In particolare si narra di una sorta di ossessione per la Luna e per il suo lato oscuro, e della loro forma di saluto rituale “Vorrei che tu fossi qui”, che veniva rivolta a membri estromessi dalla comunità, volendo significare però l’esatto contrario del significato letterale.
[7] Qui gli studiosi sono ancora incerti sul significato da attribuire a queste parole.
Secondo la più accreditata teoria, “suonare assoli” avrebbe a che fare con uno strumento dell’epoca, detto probabilmente “ghitarra” o “citara”, rozzamente costruito in legno e budello, che produceva suoni strazianti e lancinanti molto apprezzati dai partecipanti ai “concherti”. (Cfr. anche la nota 5)
Sembra che alcuni adepti raggiungessero una competenza tecnica molto elevata, che veniva poi sfoggiata in gare di velocità dette “Campionato di Formula 1”.
O almeno è una delle ipotesi più accreditate, anche se mancano riscontri oggettivi: non si sono ancora trovati nomi in comune tra i frammenti che parlano di questo “Campionato” e quelli che parlano dei suonatori di “ghitarra” (o “citara”). Ma le ricerche continuano.
[8] C’è una curiosa ossessione con la parola “pietra” che attraversa tutti i frammenti ritrovati: oltre al nome (probabilmente simbolico) del principale discepolo di Bruzio (Pietro, il cui cognome non è purtroppo giunto fino a noi), i discepoli erano conosciuti con il nome collettivo di “Pietre Rotolanti” (sembra peraltro che fosse un modo di dire per “vagabondi”, probabilmente riferito al loro viaggiare incessante per le terre del Nuovo Cotone).
Anche la musica che faceva parte dei loro rituali veniva definita, da una parola del dialetto del luogo, “Roc” o “Rokc”, il cui significato è ancora una volta “pietra” o “roccia”.
[9] Sono scemo? Direi di sì, però è stato divertente scrivere ‘sta cosa qui :)
5 commenti:
Narra un frammento di vangelo, da considerarsi però apocrifo, che addirittura al tempo si produsse uno scisma. Nelle lontate terre del Nord durante l'ultimo episodio del rito della venerazione del lato oscuro (non si sa se della forza - ci sono molte testimonianze anche in questo senso - o della luna) in una cerimonia specifica chiamata del taglio finale - 4, anzi 3 sacerdoti si sarebbero dovuti evirare pubblicamente - una parte dei fedeli si ribellò alla corrente di pensiero principale dei wateriani dando luogo allo scisma poi detto dei davidiani. I wateriani si ritirarono allora in un eremitaggio pressochè definitivo mentre i davidiani per lungo tempo rimasero dominanti e padroni incontrastati del lato oscuro.
Grazie per la preziosa integrazione, purtroppo non avevo accesso a quelle fonti nel momento in cui ho steso l'articolo.
Ad uso di chi si trovasse disorientato dai nomi e dalla terminologia non tradotti dal dialetto antico riportati da silvano, è bene specificare che:
- i wateriani (o acquaioli) erano i discepoli di Ruggero delle Acque (secondo altre fonti, Ruggero de' Cessi)
- i davidiani erano i discepoli di Davide Gilmuro (e qui ritorna ancora una volta la simbologia massonica del Muro)
Rimane da dire che, evidentemente, le vicende qui ricordate sono molto più tarde rispetto a quello che è comunemente ricordato come il periodo aureo dei Rosafluido, nel quale gli individui erano ancora pienamente fusi nella comunanza di intenti del gruppo, e nel quale mai si sarebbe potuto verificare uno scisma basato sul culto delle diverse personalità.
oh dio mio..per cui il muro..è quello del pianto..dico bene?
Non ci sono testimonianze dirette nei frammenti strappati all'oblio del tempo, ma la teoria sopra esposta dall'esimio collega brazzz apre inquietanti scenari sulla storia dei Rosafluido.
Comunemente ritenuti sciolti da una Bolla Papale degli inizi del XXI secolo, potrebbero forse essere sopravvisuti sotto forma di setta segreta?
Paura, eh?
speriamo di no...
ah..non c'entra..quel pezzo di ridgeway e copeland a cui accenni è DON'T BOX ME IN il film è RUMBLE FISH di coppola..nel mio blog l' ho messo..pezzo bellissimo.-.
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