lunedì 1 ottobre 2012

Angelis Labor Gabriel

Fantastico.

Stavo cercando un'immagine per il post precedente, quello sulla musica che gira, e ho trovato questo incredibile giradischi.
Il Gabriel della Angelis Labor.

Che fa concorrenza all'inneffabile Horomusic WJE 168 Arte, di cui si è parlato diverso tempo fa.

Per la modica cifra di 64.000 dollari.
E non è neppure il più costoso al mondo, sebbene sia ben piazzato nei primi dieci: il primo costa 300.000 dollari.

Ma qual è il colpo di genio?
I quattro braccetti.

Perchè si sa, differenti testine "suonano" in maniera differente.
E io mi chiedo, machecazzo, alta fedeltà a che cosa allora, se ogni pezzettino dell'impianto suona diversamente?
In teoria, se l'alta fedeltà è riprodurre esattamente un modello, tutti i prodotti non dovrebbero tendenzialmente suonare allo stesso modo, e non avere ognuno le proprie caratteristiche?
Boh.

Dicevamo, i quattro braccetti.
Con le loro belle quattro testine, risparmiandoti così il fastidio di dover montare la testina più adatta al disco o al genere di musica che vuoi ascoltare in un dato momento.

Perchè chi non l'ha mai fatto?
Io ho passato ore intere da ragazzo a cambiare la testina del giradischi tra un disco dei Pink Floyd e uno dei Genesis, come tutti, no?

In alternativa, potrebbero essere utili per ascoltare quattro canzoni diverse contemporanemante.

Oppure, "mixare" una canzone con un'altra dello stesso disco.

Gli usi creativi son millelmila, e visto il costo esiguo, cosa aspettate a sperimentare un po' nella vostra casetta?

Poi ci sono altre caratteristiche tecnico-fuffiche di tutto rispetto:

Costruito in allumino, bronzo e acciaio inossidabile, i braccetti sono prodotti a Modena, in una non meglio precisata fabbrica che "produce parti per la ferrari" (probabilmente gli stabilizzatori termoionici dell'impianto di trasduzione negativo del turbo-compressore)

Il piatto è a sospensione magnetica, così da ridurre le vibrazioni, che potrebbero ridurre la qualità del suono.
Praticamente levita, come i treni maglev giapponesi.
Non so quale sia la velocità del Gabriel, però i treni maglev viaggiano a oltre 500 Km/h.

Il telaio è costruito su misura, per ridurre ulteriormente le vibrazioni, e il tutto viene installato dai tecnici della Labor Angelis in una mezza giornata di laboro.

La ditta, dice il suo CEO Pappalardo (parente?) non ha interesse a vendere sul web, ma solo attraverso negozi che possano dimostrare il prodotto direttamente ai clienti.

Insomma, un prodotto italiano del quale andare fieri, una ditta che rientra nel campo delle eccellenze tricolori, nel solco dei venditori della Fontana di Trevi o del Colosseo.
Chiunque ami seriamente la musica, non può che procurarsene uno.

16 commenti:

brazzz ha detto...

oh signur...

allelimo ha detto...

...d'amur acès...

brazzz, non dirmi che non ce l'hai.

Joyello ha detto...

ordinato!
:-)

Leandro Giovannini ha detto...

sull'alta fedeltà la penso come te, sui giradischi no. :o)

allelimo ha detto...

Joyello, ma hai sostituito l'Horomusic WJE 168 Arte con questo, oppure li tieni tutti e due, per una maggiore flessibilità d'uso?

Harmonica, ti prego, illuminami: secondo te son quindi ben spesi 64.000 dollari per un giradischi con quattro braccetti?

fuzz ha detto...

Premesso che ciascuno è libero di spendere la pecunia guadagnata come meglio crede, e che comunque trovo quasi piu intelligente spendere quei soldi per un giradischi che per un orologio, ti illumino su alcune cose di cui l'appassionato Hi-Fi è in cerca visto che sull'argomento sembra tu brancoli nel buio.
Di giradischi con piu bracci se ne producono da molti anni, lo scopo principale è quello di poter utilizzare testine differenti per usi differenti. L'idea risale ai tempi delle fonovalige, ricordo ancora la fonovaligia garrard di mio padre, il braccio era ovviamente uno solo ma la puntina si poteva "ruotare" in modo da scegliere quella adatta per i 78 giri o quella per i 33/45. Alcuni modelli ne avevano addirittura tre.
Il doppio braccio serve principalmente per chi ascolta vecchie registrazioni mono, che abbisognano per una resa ideale di apposito fonorivelatore. Quattro bracci sono effettivamente tantini, ma ognuno è libero di proporre le soluzioni che vuole sarà poi il 'mercato' a decidere se c'è spazio o no. Personalmente ho optato per due giradischi, uno equipagggiato con braccio/testina per la maggior parte delle registrazioni, uno con una vecchia testina Decca degli anni 60 assolutamente indispensabile per gustarsi appieno i vecchi 33 giri decca london degli anni 60. No non è vero, suona comunque meglio l'altra, ma io mi diverto cosi.
E comunque hai scelto un modello di giradischi quasi economico.
http://www.bornrich.com/entry/top-10-most-expensive-turntables/

allelimo ha detto...


fuzz, premesso che sul spendere i propri soldi come meglio si crede sono d'accordo con te, su tutto il resto dissento.

Chi spende 64.000 dollari per un orologio, non lo fa per la funzione dell'orologio (sapere che ore sono) ma per una serie di puttanate aggiuntive (diamanti, oro, materiali preziosi, etc) che non hanno nulla a che vedere con la misurazione del tempo ma con lo status symbol.

Chi spende 64.000 dollari per un giradischi come status symbol è pirla uguale a chi li spende per l'orologio.
A meno che non li spenda perchè convinto che così sentirà la musica molto meglio che con un giradischi da 1.000 dollari, e allora è molto più pirla.

Giradischi con più bracci se ne producono da anni, non lo sapevo e son contento di ciò.
Io sono stato appassionato di Hi-fi tra i quindici e i quindici anni e mezzo, poi ho cominciato a comprare dischi e dello stereo non me ne è più fregato niente.

Il tuo link ai modelli più costosi, accipicchia, c'è già nel post, insieme alla considerazione che questo Gabriel qui non è nemmeno il primo.
Sicuro di averlo letto bene, il post?
:)

Leandro Giovannini ha detto...

no, son soldi buttati via, amo il giradischi come oggetto in se, oltre che per ascoltarci la musica. lo uso sempre meno, il mio è costato 100.000...lire, ma forse anche meno, non ricordo. adesso vado di i-pod, ma uso cuffie da schifo. visto che tra i tuoi lettori c'è gente che se ne intende, ne approfitto per chiedere una cosa: qualcuno sa consigliarmi delle buone cuffie, del tipo ear-in, per un ipod classic?

allelimo ha detto...

Harmonica, è anche un bell'oggetto, sono d'accordo: a me mica mi sta antipatico il giradischi generico.
Le sue versioni da 64.000 euro un pochino sì...

fuzz ha detto...

ovvio che son soldi buttati via 50.000 dollari, ma sono abituato a giustificare gesti apparentemente folli per chi non è addentro la materia. Per me è folle uno che compra una bicicletta in titanio, o una canna da pesca in carbonio e cosi via, ma sono consapevole che non essendo appassionato della cosa non posso capire. E nemmeno mi interessa farlo. Ma non me la sento di criticare chi lo fa, io non ho mai provato a pedalare su una bici in titanio, magari è un'esperienza che ti cambia la vita, non lo so. Uno che compra una Gretsch 6121 è un folle?

@Harmonica: sperando di non venir linciato visto il costo esoterico dell'oggetto, io mi son preso le Yamaha EPH-100 da amazon ed ho fatto pace con le iem.

allelimo ha detto...

Gesti apparentemente folli è una cosa, 64.000 dollari (circa 50.000 euro) per un giradischi è una completa pirlata.

Vengo e mi spiego:

La Gretsch 6121 costa attorno ai 2.500 euro.
Tanto, certo.

Ma quanto costano le chitarre?
Ti faccio un esempio con una chitarra che mi piace molto e conosco bene: la Telcaster.

Una "entry level", diciamo una Squire viene un po' meno di 200 euro.
Una ottima chitarra, diciamo una Fender USA standard, viene circa 800 euro.
Una Fender USA custom, diciamo 2.500 euro, tipo la Gretsch.

Ora: il top di gamma costa circa 12,5 di più dell'entry level.

Diciamo che un giradischi base costa 300 euro (sto abbondante) e uno decente 1000 euro.
L'Angelis Labor Gabriel costa 213 volte di più!
Duecentotredici (in lettere, casomai non si fosse capito)

Una chitarra di pari stupidità dovrebbe costare 42.000 euro.
Ti assicuro che non esistono chitarre di questo prezzo.
Neppure nel mercato collezionistico.

E' una questione di proporzioni.
Chi compra una Gretsch a 2.500 spende parecchio per una chitarra.
Chi compra un giradischi a 50.000 euro è completamente pirla.

saluzzishrc ha detto...

Dai Allelimo dillo che sotto sotto stai rosicando di non avere 50mila euro per portarti a casa questo gioiellino e fermarti a vedere i vinili che girano!
Comunque a giudicare dalla foto deve essere scomodissimo; la probabilità che mentre metti un disco dai una botta ad una delle puntine che inevitabilmente ti cade sul piatto é altissima.

allelimo ha detto...

saluzzishrc, non è scomodissimo per nulla.
La possibilità che mentre metti un disco etc è pari a zero: nessuno usa davvero un giradischi da 50.000 euro per ascoltare dischi...
:)

silvano ha detto...

@Harmonica: delle buone cuffie ear in possono essere le sennheiser da poche decine di euro a qualche centinaio. Quelle costose non le ho mai provate, ho provato quelle di un amico che venivano ca. 50/60 euro e la differenza con le mie sony "in dotazione con lettore mp3" c'era e parecchia.
Se invece ti va di aggiornare il giradischi da 100.000 lire, vai sui modelli base Rega e Project 200/300 euro e ti porti a casa un già più che buon giradischi.
ciao.

DiamondDog ha detto...

sono totalmente d'accordo su tutto, ma perchè dare del "pirla"? magari uno ha fatto il mutuo ventennale per comprarlo....

allelimo ha detto...

DiamondDog, hai ragione tu: se uno ha fatto il mututo ventennale per l'hi-fi, definirlo semplicemente "pirla" è eccesso di buonismo.
:)