giovedì 18 ottobre 2012

The Doors - Live at Hollywood Bowl

I Doors, pensa te.
C'è tutto un loro concerto del 1968 all'Hollywood Bowl, su Youtube.

Che quando avevo sedici anni e volevo essere Jim Morrison (il primo che lo chiama Jimmone, sparo!) ci si sognava di mettere le mani su un bootleg dei Doors, altro che filmati dei concerti.

Ricordo che dal mio spacciatore di vinili del tempo, Il Carillon di Monza, c'era un bootleg doppio (Live in Svezia, forse? Con una copertina nera e azzurrina) dal prezzo assurdo per le mie finanze di studente.

Mai comprato, ma quanto tempo speso a sognare di farlo, e a sognare di poter ascoltare i Doors dal vivo senza trucchi.
Anche se avevo già naturalmente "Absolutely Live", ma l'idea dei bootleg era che ci si sarebbe potuto scoprire chissà quale segreto, quale variazione, quale pezzo sconosciuto.
Nel bootleg ci doveva essere qualcosa di non costruito, di vero, di rubato.

Più avanti sarebbe venuto il film di Stone, iconograficamente perfetto, ma che dipingeva un Jim Morrison mentecatto e praticamente idiota, e anche Samuele Bersani con la sua "Freak" e "tanto so già che metterai su i Doors, oh no, metti un bolero", perchè nel frattempo i Doors erano diventati il gruppo dei fighettini fricchettoni.

Mentre scrivo sto guardando il video.
Jim ha un orrido paio di pantaloni di pelle marroni (!) che io avevo sempre immaginato fossero neri, e un gilerino ricamato ad alamari francamente inguardabile, come il suo taglio di capelli.

Lui è praticamente fermo davanti al microfono, cui si aggrappa come se avesse paura di perdersi.

Uno spettacolo che dire statico è dire poco - eppure loro (lui) non era/no famosi per le performance infuocate e ribelli?
Boh.
Inquadratura laterale quasi fissa su Jim, di tanto in tanto Manzarek di fronte, con la testa reclinata di tre quarti, che suona in simil-trance artistica, e qualche inquadratura di Krieger di nero vestito che si confonde con lo sfondo.
Densmore, con la sua batteria, troneggia altissimo, sopra la testa di Jim.

Cioè, al confronto un gruppo shoegaze era uno spettacolo vario e coinvolgente.

E’ proprio vero che i miti giovanili si dovrebbero lasciare là dove li hai conosciuti, nella tua gioventù.
Perchè difficilmente sopravvivono allo scorrere del tempo.

Ho smesso di guardare il video a 17:54.
Preferisco affidare la memoria dei Doors ai miei ricordi e alla mia fantasia, nei quali sorpavviveranno meglio se non finisco di guardare sto video qui...

21 commenti:

Unknown ha detto...

La primavera scorsa ho avuto l'ardire di leggermi tutto "Jim Morrison - Vita morte leggenda": 500 pagine biografiche dai 2 anni alla morte a Parigi (<< pronunciare con tono alla Fantozzi).
L'impressione che ne ho tratto è di un grande artista (e performer) tra il 1965 e il 1968; poi tanti guai e concerti spesso disastrosi e inconcludenti. Magari questo rientrava nella seconda categoria

allelimo ha detto...

Evil Monkeys, boh, è del 1968, in teoria è uno di quelli buoni.
La leggenda del performer, certo, è proprio quello di cui volevo parlare: a vederlo la leggenda sembra quantomeno poco giustificata.
E Jim Morrison è uno dei miei miti musicali assoluti, eh!
Magari dopo il minuto 18 (dove io mi sono fermato) diventa epico e leggendario, ma non è che ci conti molto...

saluzzishrc ha detto...

Tra l'altro poco tempo fa ho rivisto anche il film di Oliver Stone a distanza di una quindicina di anni e l'ho trovato quasi imbarazzante per la lentezza e l'ingenuità dei personaggi.

Non so però quanto sia semplicemente un problema di "linguaggio video".
All'epoca bastava che un sensualone salisse sul palco e dicesse di volersi sc*pare la madre per incendiare le persone.
E se lui e le telecamere che lo riprendevano erano fisse non fregava niente a nessuno.
Oggi audiovisivamente ne abbiamo viste di tutti i colori (nel vero senso della parola) e per dare lo stesso effetto abbiamo bisogno di un montaggio epilettico da spot pubblicitario, un cazzone che fa delle facce da deficiente e musica che pompa a 200 bpm con chitarroni distorti sotto.

Io però continuo a pensare che i Doors su disco nella maggior parte dei casi ancora reggono la botta.

brazzz ha detto...

i miti sopravvivono se li lasci al loro posto..se li ripensi e li rivedi con gli occhi di allora..altrimenti il rischio della delusione è forte...
il film di stone è orrendo..trovato orrndo da subito..banale retorico e stupido..specie quando il buon jim,povera anima ingenua e solare,dalla clifornia arriva da quelli della factory,brutti sporchi cattive e amorali...penoso...

parlando di miti personali..se rivedo il buon davidino byrne nei concerti di 30 anni fa ,continuo a trovarlo incredibile,idem zappa..

Lucien ha detto...

Molto meglio (di sicuro del film di Stones e mi sa anche del live che descrivi) il documentario uscito l'anno scorso: When you're strange.

allelimo ha detto...

Oops, ho corretto il link al video che non portava da nessuna parte, adesso funziona.

tony-face ha detto...

Va ovviamente contestualizzato.
I Rolling Stones dei 60's venivano additati (al pari dei Beatles !) come corruttori della gioventù, per non parlare delle movenze di Elvis nei 50's.
Viste adesso vien da ridere.

Devo invece dire (nostalgia? senilità ? amen) che rivedere i filmati dei Sex Pistols, Clash o Germs di fine 70's fanno ancora una bella impressione. Temibili davvero.

joyello ha detto...

A me ha fatto lo stesso effetto quando ho visto "The Song Remains The Same", che m'ero sempre perso quando ero cinno.
Visto circa dieci anni fa, rimasi sconvolto dalla noia, dalla rottura di palle, dall'immobilità di Plant (anche degli altri ma è meno grave) che mi aspettavo essere una specie di Tigre e invece era un babbalone. :)

allelimo ha detto...

Capitolo cinema/film di Oliver Stone: l'ho visto quando è uscito e poi più (e poeu pu, sull'ultima u ci andrebbe la dieresi), ma a me di massima il cinema non interessa.
Ricordo che visivamente i Doors erano quasi perfetti, e Jim Morrison sembrava un povero pirla.

Capitolo filmato del concerto del 1968.
Ieri sera mi son messo lì con la cuffia, ho detto alla famiglia "non ci sono per un'ora" e l'ho visto e ascoltato tutto.

Intanto prendevo appunti.
Riassumo:
a 09'25" Jim fa un ruttino nel microfono (!) e la gente ride
a 09'53" Jim fa un saltino
a 14'45" Jim fa una passeggiatina, dal microfono alla batteria e ritorno
a 16'11" Jim fa un secondo saltino
a 34'35" Jim suona le maracas, poi si accende una sigaretta, mostra il culo al pubblico e fa un saltino all'indietro (!)
Su "Unknown Soldier" mi aspetto di tutto, anche perchè ricordo un video in b/n che si vedeva all'epoca con la fucilazione del soldato Jim.
Ebbene, scena della fucilazione e Jim si sbatte per terra con l'asta, poi canta addirittura senza aggraparsi all'asta per quasi un minuto (poi la recupera e ritorna ad aggrapparsi)
a 51'58" fa finta di raccogliere una cavalletta dal palco e dice una battuta che non sono riuscito a decifrare
a 56'08" balla una specie di danza indiana intorno all'asta per una trentina di secondi.

Per tutto il resto del concerto lo spettacolo è il seguente: due musicisti seduti, uno che si confonde con lo sfondo e un cantante impalato al microfono.

Non è questione di montaggio o di inquadratura fissa: è che non succede un cazzo.
Anche se lo contestualizziamo.
Anche se lo paragoniamo a Beatles e Rolling Stones d'epoca.
Anche se lo paragoniamo a "The song..." degli Zeppelin (che io avevo visto nel 1980 circa, provando lo stesso senso di noia infinita di cui parla Joyello, e in seguito al quale non avevo più voluto sentire parlare di Led Zeppelin per svariati anni)

Anche se tutto, questo dei Doors è uno dei filmati di concerto più noiosi da vedere di cui io sia a conoscenza.
I leggendari e infuocati concerti dei Doors erano una palla mostruosa dal punto di vista spettacolare.

Poi la musica non si discute, anzi.
Anche Jim canta molto bene, quando parte "Celebration of the Lizard" che non sentivo da una vita spunta la lacrimuccia, quando si sveglia il killer di "The End" è grande musica.
Ma che noia di spettacolo, con 'sto cantante che a volte sembra quasi imbarazzato di essere sul palco e sorride nervosamente...

rcrd sklt ha detto...

Io il film l'ho visto tanti anni fa e ricordo che l'impatto fu ottimo. No, non il film in sé, ma le canzoni la facevano da padrone. Grandissimi pezzi, grandissima musica. Tutto il resto per me restò sullo sfondo. Ma ricordo che alla fine del film pensai "ah però, che gruppo fantastico sono stati!".

allelimo ha detto...


Uella, Richard Skelton!
Non sapevo che avessi imparato a scrivere in italiano!

Ne approfitto per dire che il discorso sul film di Stone mi interessa molto poco: è un film, ci sono degli attori che recitano, pace e amen.
Quello di cui si sta discutendo invece è il filmato dei veri Doors del 1968, e della differenza tra la leggenda delle performance di Jim Morrison e la realtà lì documentata.

riccardo ha detto...

Eh???
Io sono riccardo scelto, ho sbagliato a digitare la k.

Sui live dei Doors: forse si dovrebbero visionare altri concerti, magari anche degli anni precedenti, prima di dare un giudizio definitivo.
Inoltre condivido che con gli occhi del 2012 molti dei performer degli anni '60 sarebbero distrutti.
E comunque, si, la mia sensazione è che il buon Morrison, nel bene e nel male, è ormai oggetto di estremismo.

allelimo ha detto...

Certo, "riccardo scelto", e io sono la mi' nonna in carriola.

Harmonica ha detto...

Non importa fare paragoni con il punk, anche Mimmo Modugno era più energico di Jimmino.
Uen de mjuuuuusics ouver, uen de mjuuuuuusics ouver ieeeee, torn aff de laiz, torn aff de laiz....

Comunque qui c'è il resto della storia:

http://ferrara.blogautore.repubblica.it/2012/05/17/egeo-people-are-strange/

allelimo ha detto...

Harmonica, storiella davvero geniale e originalissima, li immortacci tua...

Ar Tuscolano ce sta er Chitara conosciuto come er Vuducialdaro, mentre ar Testaccio ce trovi er Mafrodito che nun smette de cantacce "Li campioni semo noi".

A Murotorto an vedi er Rastamanno cbe ce da' le vibbrazioni rastamanne: lui je dice a 'na pischella de nun piagnere pecche' se fumamo er sigaretto con l'amico Selassie'.

A Centocelle troneggia er Pelvicaro che bappaluba e magna tutti li frutti. C' ha na fija che j'attizza er Trilleraro che se chiama Micheletto ma er negretto nun vo'ffa'.

Ma a Primaporta ce sta er Lucertolaro che co'su'madre vole fare du'zompi; cor Quattrocchi immagginaro, con er Tromba e cor Vedraro , l'Impiccato e er Fucilense se ne vanno la' per la' a Freggene dar Piscina a fa' li sassi rotola'.

fuzz ha detto...

Quel video dei doors lo ho in vhs, e ricordo ancora che visto allora (1987) mi aveva parecchio esaltato, proprio per il modo di Jim di stare sul palco. Ne ho un ricordo piacevolissimo, che non ho intenzione di rovinare riguardandolo 25 anni dopo

allelimo ha detto...

fuzz, direi saggia decisione: conservati il ricordo.
(Ma quel video era già in giro nel 1987? Non ne ho nessun ricordo. E' anche vero che nel 1987 avevo finito da tempo la mia fase-Doors...)

saluzzishrc ha detto...

Stamattina sono finito sul video di Paranoid, l'inno generazionale dei Black Sabbath, una delle band più eccentriche ed eccessive della storia del rock; i precursori dell'Heavy metal e del filone satanico-spaccatutto della musica. Adrenalina pura! Mentre lo guardavo ripensavo ai commenti di questo post:
http://www.youtube.com/watch?v=NZyVZFJGX5g
Ciao :)

allelimo ha detto...

Scusami tanto saluzzishrc, "adrenalina pura"?
Il video? Questo qui?

Cioè un cantante fermo davanti al microfono che scuote appena appena la testa e bassista e chitarrista che fanno alcuni passettini avanti e indietro?
Non sto parlando della musica, eh: a me i Black Sabbath non piacciono, ad altri sì, pace e amen.
Ma prova a togliere l'audio e a guardare il video: è di una piattezza incredibile, non succede davvero nulla!
Al confronto il Jim Morrison del video di cui stavamo discutendo è un demone invasato, fa addirittura alcuni saltini!

saluzzishrc ha detto...

Appunto,
nel post ci si chiedeva come avesse fatto Jim Morrison a farsi una fama di animale da palcoscenico stando praticamente fermo sul palco?

In realtà Jim non stava fermo ma ogni tanto faceva dei saltini, una cosa che neanche quei diavolacci dei Black Sabbath all'epoca osavano fare.

E se il mito del Re Lucertola venisse da lì?
:)

allelimo ha detto...

Ah ok, non avevo capito, pensavo che il tuo "adrenalina pura" si riferisse al video...

Poi, se il mito del Re Lucertola viene dai tre saltini in un'ora di concerto, accipicchia... era meglio non saperlo!