domenica 28 febbraio 2010

I dischi che vi hanno cambiato la vita - parte 1


Quali sono i dischi che vi hanno cambiato la vita – o quanto meno il modo di vivere la “parte musicale” della vostra esistenza?
Due regole semplicissime da rispettare per partecipare al gioco, però: uno, devono essere dischi che avete ascoltato “in diretta”, diciamo al massimo entro un anno dalla loro uscita nei negozi; due, bisogna dare almeno una veloce spiegazione del perché li avete scelti.

Comincio io, ovviamente, in ordine cronologico: [1]

1976 – Pink Floyd – Wish You Were Here (1975)
Ce l’aveva il fratello maggiore del mio amico Andrea, eravamo in terza media e per un lavoro di Educazione Artistica (credo si chiamasse così) avevamo bisogno di una colonna sonora. La colonna sonora fu la “Shine on You Crazy Diamond” del lato B, e il disco fu praticamente il primo LP che ascoltai “consapevolmente”, senza peraltro capirci un gran che. Era troppo difficile per il me tredicenne :)

1977 – Queen – News of the World
Questo invece me lo sono proprio comprato, ed è stato il primo: c’erano dentro “We will rock you” e “We are the champions”, la prima è legata al ricordo delle prime birre con gli amici, la seconda alle prime feste organizzate in casa al sabato pomeriggio e i primi approcci con le ragazze (i lenti!)

1980 – The Doors – Greatest Hits
Era quello con la copertina bianca e rossa – per un ragazzo di prima liceo come me, Jim Morrison era un dio. Qualche anno dopo sarebbe diventato un mito da quattro soldi per i “freak” [2], ma quell’antologia fu la mia introduzione a un mondo magico, diverso da tutto quello che avevo ascoltato fino ad allora (Genesis, Queen, Pink Floyd, Led Zeppelin, CSN&Y, Fleetwood Mac, insomma tutti i dinosauri tipici di quegli anni).
Nella mia classe c’erano almeno quattro fazioni: Progressive, West Coast, Led Zeppelin, Doors.
Il punk e la new wave? In un liceo classico? Ovviamente no, ma…

1981 – Echo and the Bunnymen – Crocodiles (1980)
… ma ad un certo punto ho cominciato a vedere sui giornali musicali dell’epoca (Rockstar e Ciao 2001) degli articoli che si riferivano a questi sconosciuti E&B come ai “nuovi Doors” e allora quando l’ho preso per curiosità e con grande scetticismo, “vediamo un po’ come sono questi nuovi Doors, mah…”
E invece. E’ bastato il primo pezzo, “Going up”, e si è aperto un mondo che fino ad allora avevo solo sfiorato. Inizia con alcuni rumori indistinti, poi ci sono delle chitarre, poi arriva una batteria mixata in crescendo, ed al culmine esplode la canzone – fino alla rullata che precede il “goiiiing aaaaap – going daaun”.
E qui c’è la terza parte, un arpeggio di chitarra su un rumori di feedback, vocals mormorate, il basso in primo piano.
Sono passati meno di quattro minuti dall’inizio del disco, ma per me la musica non sarà mai più quella di prima. Qui era tutto nuovo, i suoni, la struttura delle canzoni, i testi, la copertina… Era tutti nuovo e lo sentivi vicino a te, ti pareva di farne parte: non erano mostri sacri inavvicinabili, erano ragazzi più o meno come te.
Erano le stesse sensazioni che probabilmente avrei avuto se avessi scoperto il punk prima della new wave, ma per ragioni anagrafiche per me è stato il contrario…
Poi da qui ho scoperto tutto il resto, compreso Rockerilla (il primo numero che ho comprato aveva E&B in copertina) che è diventata la mia Bibbia musicale di quegli anni :)
E proprio su Rockerilla ad un certo punto leggo che a Firenze esiste…

1983 – Diaframma – Altrove
… questo gruppo che ha pubblicato un EP, cantato in italiano (!) che si rifà alle sonorità della new wave inglese, Joy Division in primis.
E anche questo fu un vero colpo di fulmine, per le poesie in musica di Federico Fiumani, che erano si dark ma anche profondamente legate all’angst giovanile e culturale del me giovane neo-universitario – e senza neanche il fastidio di doverle prima tradurre dall’inglese…
E la musica, naturalmente: quegli arpeggi affilati tra chorus e riverbero così tipicamente new-wave/dark, la batteria secca e, come si diceva all’epoca, “tribale” – facevano passare in secondo piano la scarsa personalità del bassista e la voce “faticosa” di Vannini, uno Ian Curtis (più) stonato – anche se perfettamente funzionale a quel suono e a quei momenti.
Dai Diaframma il passo successivo sarà la scoperta della scena new-wave italiana che mi porterà prima a pubblicare una fanzine dedicata esclusivamente alla musica alternativa italiana e dopo a comprare un basso usato e cominciare a suonare la musica che mi piaceva.

(direi che probabilmente continua – non sono ancora arrivato neanche a metà degli anni ’80!)

Note e links:
[1] La prima data si riferisce a quando l’ho ascoltato, quella eventualmente tra parentesi è l’anno di pubblicazione.

[2] Che fastidio poi quel pezzo che diceva “Tanto so già che metterai su i Doors”…

28 commenti:

brazzz ha detto...

dischi che mi han cambiato la vita
ZAPPA UNCLE MEAT..ragazzino sedicenne che andava a led zeppelin o west coast,vengo sbattuto nell'unbiverso del genio,ascoltando in primis king kong..reazione..un amore mai finito
ROBERT WYATTT ROCK BOTTOM..quando un disco ti fa piangere bisogna metterlo
NO NEW YORK per la orecisione dish it out dei contortions--mai sentita una furia del genere.mi diede speranza che si potesse uscire dalla palude di metà ani settanta,con rinovato spirito rivoluzionario..
TALKING HEADS REMAIN IN LIGHT..soprire che oltre a testa e stomaco c'eran pure le gambe..il ritmo
IVA BITTOVA BILE INFERNO..dirado ho visto una musicista simile..disco incredibile

DiamondDog ha detto...

Così a caldo.

BLACK AND BLUE - Rolling Stones
Primissimo LP di musica seria comprato in assoluto. Amore a prima vista, mai sopito.

PRESENCE - Led Zeppelin
Quello dell'obelisco. Forse l'album più brutto degli Zep ma quello che me li rivelò.

HEROES - David Bowie
Scoprire che un cantante poteva, oltrechè avere una grandissima voce e scrivere eccellenti canzoni, avere la facoltà di guidare il mondo intero (complice Eno)

ALIVE II - KISS
Il mio "entry level" al mondo dell'hard & heavy.

ELTON JOHN - Captain Fantastic ecc.
La composizione pop ai massimi livelli, Elton (con Taupin) è "il" songwriter per eccellenza di musica leggera.

SEVENTEEN SECONDS - The Cure
Oddio, e adesso? Il mondo non sarà più party oriented come prima.

XTC - English Settlement
La scoperta che anche sotto i gruppi mainstream ci poteva essere il meglio del meglio.

Euterpe ha detto...

Pink Floyd- The Wall
comprato appena uscito,all'inizio però mi piaceva solo l'effetto sonoro del bombardamento in Thin ice ed Another Brick in the Wall, il disco l'ho capito tre anni dopo ( nel 79 ero in terza media )
Bruce Sprongsteen - Born in the Usa
avevo già comprato The river e Nebraska in tempo reale ma l'amore per il Boss sbocciò con questo disco.
Journey-Escape
disco che mi aprì le porte al mondo del rock ammericano da fm e poi anche all'hard and heavy
U2- Under a blood red sky
l'introduzione all'universo u2

Lucien ha detto...

I primi due che mi vengono in mente, legati agli anni in cui ho cominciato a suonare.

1979/80 Metal Box - Second Edition (PIL)
Il primo brano suonato dal vivo (cover di Socialist) con il mio primo gruppo (Aldo Morto e le BR). Il nome finto per evitare beghe a noi e agli organizzatori dei concerti però era "Tua Sorella"

1980 - Remain in light (Talking Heads)
Quando uscì questo disco letteralmente impazzii.
Ascoltandolo mi pareva di essere proiettato nel futuro. Volevo suonare quella musica.

brazzz ha detto...

lucien..la tua cover dio socialist la vorrei sentire!!!avevo dimenticayo metal box,in effetti
aggiungo il re cremisi di in the court..scoperta dell'universo frippiano..e discipline.dimostrazione che sarà anche stato prog all'inizio,mapoi,per fortuna,non è rimasto fermo...

unwise ha detto...

PARANOID - Black Sabbath: ero alle elementari, quindi fu una sorta di trauma infantile. li avrei apprezzati davvero solo diversi anni dopo.
OUTLANDOS D'AMOUR - The Police: la prima vacanza in inghilterra...
BACK IN BLACK - AC\DC: se non ti piacevano non eri normale...cmq ancora lo apprezzo.
KILL 'EM ALL - Metallica: avevo letto di loro su Rockerilla, ed era proprio la violenza di cui mi volevo nutrire
KIND OF BLUE - Miles Davis: la colonna sonora delle mie pulizie di casa :-)
fuori concorso (perchè ero troppo piccino quando è uscito), ma forse il più importante
TOMMY - The Who: per un quindicenne,un vero "amazing journey"

Simone Cavatorta ha detto...

Un solo album: Dirty Work dei Rolling Stones (1986).
E' il primo disco in assoluto che ho comprato (nell'86 avevo 13 anni) e mi fece capire una cosa: tutti i dischi che mi avrebbero cambiato la vita dovevo andarmeli a cercare nel passato della musica. E in effetti è stato così.

Cannibal Kid ha detto...

i queen? e ammetti pure di averlo comprato?
teribbile!! :D

per me, comunque:

"(what's the story) morning glory" degli oasis. 1995, prima cassettina acquistata (le sigle dei cartoni animati cantate da cristina d'avena sono state un regalo, lo giuro..)

"blur" dei blur, 1997. la scoperta che i blur sono 1.000 volte meglio degli oasis.

"a thousand leaves" dei sonic youth, 1998. la mia svolta alternative

"kid a" dei radiohead, 2000. la mia svolta electronica

allelimo ha detto...

brazzz: per tutti i tuoi ero troppo piccolo... - Bittova a parte, naturalmente :)
DiamondDog: XTC mainstream?
Lucien: chissà perchè sul tuo "Remain in Light" ci avrei scommesso tranquillamente lo stipendio :)
unwise: ohè le regole! Non siamo mica alla presentazione delle liste per le regionali del Lazio :)
E poi quanti anni hai? Se "Tommy" è fuori concorso, come daivolo hai fatto a mettere "Kind of Blue" che è del '59...? :)
Simone: dopo l'86 niente?
Marco: niente auto-censure - e niente giudizi di merito, anche... :)

Webbatici ha detto...

Piuttosto che citare i classicissimi (come dice Ale, i mostri sacri), preferisco menzionare quelli che sono stati gli approcci agli amori più duraturi, alla musica che mi è rimasta dentro col passare degli anni senza ammuffire come invece ha fatto quella dei suddetti.
-CURE "Faith" scoperti a 12 anni, in un freddo inverno, sicuramente il mio primo grande portone su ciò che era alternativo agli orrendi eighties.
-NIRVANA "Nevermind" scontatissimo, ma una botta di vita impressionante in piena adolescenza, per dar fuoco agli orrendi eighties
-GOD MACHINE "Scenes from the second storey", subito dopo la botta di vita, iniziavano gli scavi verso forme artistiche superiori.
-VAN DER GRAAF GENERATOR "Pawn hearts", serve dire altro?
-RED HOUSE PAINTERS "Rollercoaster+Bridge" la meraviglia dello slow-core.
-ARAB STRAP "Philophobia", autentici soundtrackers delle mie storie d'amore.

Simone Cavatorta ha detto...

Allelimo: diciamo niente che mi abbia cambiato la vita, ma devo ammettere una grande ignoranza sulla musica dagli anni '80 in poi... in linea di massima ho seguito, e seguo ancora oggi, più che altro gente che ha iniziato nei '60 o nei '70.

ReAnto ha detto...

I miei dischi sono. The Doors -The Doors
CSN&Y -Four Way Street
The Clash- London Calling
Ultravox- Rage in Eden
This Mortal Coil- Filigree &
Shadows
Scusa se mi permetto ma Wish you were here è un vero discodimerda altro che the dark side....
:-D

allelimo ha detto...

Webbatici: le regole! Oppure sei estremamente più vecchio di quello che pensavo, visto che "Pawn Hearts" è del 1971... :)
ReAnto: da quello che scrivi sul tuo blog, quando è uscito "The Doors" avevi 7 anni... e vuoi farci credere di averlo comprato? :)
"Wish you were here": qui si parla di dischi che ti hanno cambiato la vita, mica devono essere per forza belli o piacerti ancora... :)

allelimo ha detto...

ReAnto: ...e guarda che c'erano due regole, la prima era sull'ascolto "in diretta", la seconda sulla veloce spiegazione delle scelte fatte... ;)

brazzz ha detto...

allelimo
eri troppo giovane per no new york e rtemain in light?

allelimo ha detto...

Eh si - "No New York" è del 1978 e avevo 15 anni, ero in fase-Queen.
"Remain in Light" è del 1980 ed ero ancora fermo a "The Doors - Greatest Hits".
Avevo sentito "Once in a Lifetime" a Mr. Fantasy, mi piaceva anche, ma l'album l'avrei recuperato un paio di anni più tardi, insieme a "My Life in the Bush of Ghosts". Escluso qui come da regole... :)

Mr Montag ha detto...

Sono del 79, la prima regola elimina il novanta per cento almeno dei dischi che mi hanno cambiato la vita :-)

comunque, direi

Queen - Greatest Hits II del 1991. Quella cassetta è stata la prima di musica che consideravo mia, non ereditata da mio padre.

Nirvana - Unplugged in New York del 1994. Ancora oggi lo trovo ottimo. Fu il primo album dei Nirvana per me, entrai in modo soft nel loro mondo e nel grunge in genere (qualsiasi cosa si intenda per grunge).

Blur - The Great Escape del 1995. Il britpop è stato il "mio" movimento, i Blur presero a spallate gli Oasis nei miei gusti. Ora ci camminano pure sopra.

Franco Zaio ha detto...

Leggendo i vostri e pensando ai miei penso alla sfiga che hanno le generazioni di ragazzini attualmente: il panorama non è esaltante. Ma questo è un discorso da vecchio coglione, che non sa neanche usare l'iPod.

DiamondDog ha detto...

Ale, gli XTC sono artigiani del pop, ma non sono mai stati nè indie nè alternative.
Sono sempre stati mainstream, anche se non esattamente di massa.
E lo dico amandoli alla follia, o quasi.
Anche perchè per me la parola mainstream non ha un significato negativo.

brazzz ha detto...

concordo che xtc..che amo alla follia da sempre,non han nulla di inide o alternative..mainstream non saprtei..se li chiamassimo semplicemente i FAB THREE'?

Leandro Giovannini ha detto...

-Deep Purple: Made in Japan
la scoperta che esisteva altro dai camaleonti
-Ramones: Leave Home
l'incazzatura adolescenziale
-Bruce Springsteen: Darkness on the edge of town
l'inizio del sogno americano
-Joy Division: Unknown Pleasure
la paura di mettersi a nudo
Donald Fagen: The Nightfly
la scoperta di una rivoluzione in musica senza chitarre distorte

Webbatici ha detto...

Pawn Hearts non è del 1971, in realtà deve ancora uscire e forse non uscirà mai....timeless!
Comunque dovremmo essere più o meno tutti squalificati :-)

ReAnto ha detto...

..ooops , fretta maledetta fretta ..allora la posto dei Doors metto: TRAFFIC-SHOOT OUT AT THE FANTASY FACTORY.
e al posto di CSN&Y , PATTI SMITH -EASTER
PS. Wish You Were Here, non mi è mai piaciuto ;-)

allelimo ha detto...

Franco: ma no, dai, guarda che negli anni '70 si dicevano esattamente le stesse cose rispetto agli anni '60, negli anni '80 rispetto ai '70 e via di seguito... cerchiamo di non fare discorsi "ai miei tempi si che..." :)
Credo che in ogni periodo storico ci sia grosso modo la stessa percentuale di buona e cattiva musica - solo che quella cattiva del passato non se la ricorda nessuno.
Quella cattiva di oggi, invece, la conoscono tutti - e questo fa la differenza di percezione con i periodi ormai "storicizzati".
Sull'iPod invece: penso sia una delle più grandi invenzioni di sempre in campo musicale. Poi se vuoi giocare a fare quello che "la tecnologia che cosa brutta", va bene, però non puoi dire seriamente su un blog (cioè usando un computer collegato a internet) che non sei capace di usare un iPod... :)

DiamondDog e brazzz: per me gli XTC sono new wave - ma in ogni caso è solo questione di etichette, ne stiamo parlando anche nel post precedente a questo :)
Harmonica: i Joy Division citati da te non me li aspettavo!
Webbatici: o forse è già uscito in ogni tempo ed in ogni luogo, o forse è semplicemente trascendente ed immanente, un disco sul quale si potrebbe quasi fondare una nuova religione...
ReAnto: vabbè, correzioni accettate... :)

unwise ha detto...

Allelimo...quando Kind of Blue è uscito su CD c'ero già...ok ok...glass climbing!

allelimo ha detto...

unwise: per te, premio "Arrampicatio Specchiorum" Marzo 2010... :)

Maurizio Pratelli ha detto...

butto la a caldo: Desire Bob Dylan, Thick as a Brick Jethro Tull, London Calling Clash, Dire Straits

Blue Bottazzi ha detto...

Sex Pistols: Pretty Vacant
Bruce Springsteen: Winterland 78