lunedì 22 febbraio 2010

Richard Skelton - Landings


Dopo cinque post di fila rivolti al passato, è ora di ritornare al presente: venerdì sera, tornando a casa, ho trovato nella cassetta della posta il pacchettino con dentro "Landings" di Richard Skelton.
Lo so che a quasi tutti quelli che passano di qui di Richard Skelton [1] non gliene frega una beata mazza, ma io insisto, hai visto mai...

La confezione al solito è bellissima - io ho comprato la versione senza libro, che purtroppo è andata esaurita troppo in fretta.
Ma c’è la musica: tra classica, ambient, drone, folk, minimalismo, serialità... - trovo questa miscela di linguaggi una delle cose più interessanti e nuove che sia possibile ascoltare oggi.
Non per tutti, va da sè, e non subito - ma c'è la stessa sensazione di scoperta che ricordo di aver provato al primo ascolto dei Velvet, di Nick Drake, dei Joy Division, dei Sonic Youth, di Fennesz. [2]

C'è un mondo musicale nuovo qui dentro, fatto davvero di paesaggi sonori impressionisti che Richard Skelton è riuscito a racchiudere in queste registrazioni [3], attraverso l'uso di strumenti esclusivamente acustici: chitarra, violino, dulcimer, mandolino, harmonium e concertina.
Il tutto ha sullo sfondo elementi ottenuti da field recordings, ed è suonato, registrato e controllato [4] dal solo Richard.

Qui non trovate il rock, il country, il blues, l'Irlanda, il New Jersey. Io personalmente non ne sento proprio la mancanza...


Note e links:
[1] Del quale ho già parlato in questo post, e comunque qui sotto ho rimesso i vari links :)

[2] Intendiamoci: non troverete riferimenti musicali a nessuno dei gruppi citati in "Landings", se non in modo molto marginale. Sto parlando dello spirito, della sensazione di ascoltare qualcosa di non ancora ascoltato, del piacere della scoperta.

[3] Quattro anni di lavoro, tra il 2005 ed il 2008, muovendosi nel Lancashire, tra Anglezarke e West Pennine Moors, registrando i suoni della natura e i suoni nella natura.

[4] Dove per “controllato” intendo la sensazione che nulla stia accadendo per caso e che ogni suono sia intenzionalmente usato in quel preciso momento.

Il sito web di Richard Skelton
La pagina di “Landings”
Ascolti in streaming
Sustain-Release, la “Private Press” di Richard

8 commenti:

Leandro Giovannini ha detto...

sulla stessa linea ti consiglio i "South China", coppia, anche nella vita, di Biddeford nel Maine con il loro ultimo cd "Washingtons" anche se personalmente per questi artisti uso il metodo "pasticca"; una canzone al mattino e una la sera. ;o)

allelimo ha detto...

Vabbè, dai, già ti ho "inoculato il virus dei post sui gruppidimmerda", non potevo anche pretendere che ti piacesse così, senza anestesia, un disco di ambient/drone... :)

brazzz ha detto...

me lo hai fatto scoprire,assieme a message to bears..grazie.

allelimo ha detto...

Così come tu hai fatto scoprire a me, ad esempio, Iva Bittova: scambi proficui per tutti :)

brazzz ha detto...

gli aspettipostivi della rete..trovi simili a distanza..se vuoi altro da sentire..prova ad ascoltare jessica lurie ensemble..favolosa..e le tipton sax quartet..quartetto di sassofoniste al femminile.

Anonimo ha detto...

Lo sto ascoltando in questo momento... sono al secondo pezzo. Dopo ti dico.

Anonimo ha detto...

Ho messo Radio Deejay

allelimo ha detto...

Beh, se non ti piace, hai fatto bene a smettere di ascoltarlo :)